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Politica

Elezioni Como, anche la Lega frena su Molinari. FdI: Marco Butti in pole, Alessio Butti in caso di impasse

Attorno alle 16.30 arriva una nota alle redazioni comasche. E’ di Fratelli d’Italia e recita:

“È partito ieri il percorso di confronto tra Fratelli d’Italia e le associazioni di categoria. La delegazione composta dall’onorevole Alessio Butti, Stefano Molinari coordinatore provinciale, Marco Butti Assessore Commercio, Enrico Avalli coordinatore cittadino ha avviato questo percorso di ascolto e confronto, al fine di raccogliere suggerimenti, esigenze, problematiche che, quotidianamente, gli associati delle varie realtà affrontano. I primi incontri si sono svolti in un clima disteso che ha consentito di affrontare non solo le problematiche più attuali legati alla pandemia ma anche temi di ampio respiro che dovranno caratterizzare l’agenda dei prossimi anni. La delegazione di Fratelli d’Italia ha risposto alle sollecitazioni e domande pervenute e saprà fare tesoro di quando andrà a raccogliere, cosi da arricchire il programma elettorale che è in fase di definizione”.

Due elementi: di fatto, il centrodestra – o almeno una sua singola componente – avvia formalmente la campagna elettorale; in più, nella nota si notano i nomi del drappello meloniano scelto per questo percorso. Un quartetto inappuntabile, stando ai gradi. Ma forse, politicamente, c’è di più: difficilmente il nome del candidato sindaco di Como per il centrodestra sarà diverso da uno di quelli citati, che in realtà si possono limitare a tre (Alessio Butti, Marco Butti, ormai più staccato Stefano Molinari).

In queste ore, infatti, i pesi della bilancia dicono cose nuove. La prima: rumors molto più che insistenti, infatti, danno in ribasso le quotazioni del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari. Si apprende che l’apparente “morbidità” della Lega nei suoi confronti, almeno a livello locale, non sembra corrispondere a una stessa linea nelle stanze più in alto. Anzi, tra i salviniani sembrano essere decisamente aumentate le perplessità su Molinari, che se proprio non si possono rappresentare come un veto, ci somigliano molto. Situazione di gelo, peraltro, che si respira anche dalle parti di Forza Italia (che non a caso tiene “in caldo” il nome soprattutto di Anna Veronelli).

Per un piatto della bilancia che si alleggerisce e sale, però, ce ne deve essere per forza un altro che sale. E con esso, le quotazioni di chi vi sta sopra. In questo caso, però, sono in due a stare in pochi centimetri quadrati: il già citatissimo assessore al Commercio e all’Urbanistica a Palazzo Cernezzi, Marco Butti, ma – a sorpresa – anche il deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti. Perché se è vero che da ogni parte del centrodestra, in generale, un possibile accordo sul primo viene ritenuto possibile, c’è chi si azzarda a ipotizzare che in realtà l’obiettivo finale di tutte le trattative possa portare fino al parlamentare comasco. Magari, dietro un accordo che davvero affondi le radici più a Roma che a Milano.

Ricapitolando: il nome forte, oggi è ancora quello di Marco, che ormai da giorni rimbalza tra le segreterie politiche del centrodestra senza trovare no pregiudiziali e che, anzi, ha il favore dell’esperienza dentro e fuori Palazzo Cernezzi a cui si associa una notorietà che potrebbe annullare in buona parte il clamoroso ritardo accumulato finora dall’alleanza (mentre Barbara Minghetti per il centrosinistra e Alessandro Rapinese in solitaria sono già da un pezzo in piena attività).

Ma se i riottosi e potenziali compagni di viaggio di Fratelli d’Italia dovessero inchiodarsi ancora alla prima trattativa, allora la palla passerebbe direttamente ai vertici romani dei partiti di centrodestra: e in quel caso, tenendo sempre conto che la città di Como nello scacchiere è “assegnata” almeno sulla carta ai meloniani, il nome del deputato Alessio Butti potrebbe diventare il big a fare da collante per chiudere la partita e puntare alla successione di Mario Landriscina nella prossima primavera.

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3 Commenti

  1. Bene dai..gli stessi Butti che ormai lavorano nelle varie giunte da anni….i risultati da loro
    Conseguiti sono già evidenti….IL NULLA….
    Ora pure sindaci?? Sembra una barzelletta

  2. Interessante! Nel centrodestra abbiamo avuto fino a ora in lizza: per FdI, Molinari e Butti uno e due; per la Lega, Landriscina due e forse Negretti; per Forza Italia, Veronelli; poi, non si sa proposto da chi, il farmacista Tassone, e poi forse Annoni, e prima ancora Megafono, ma aveva altro da fare, e durante c’era anche Caldara e c’era anche Fermi! C’è da chiedersi perché nell’elenco non ci sono Turba e Pettignano. C’è da chiedersi, non certo da rispondersi…..

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