Proprio all’inizio della due giorni di banchetti per sondare direttamente i cittadini sul punto specifico, l’assessore all’Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Marco Butti, cala nel dibattito politico pre-elettorale un primo accenno generale, ma tutto sommato definito, su ciò che secondo Fratelli d’Italia dovrebbe essere il destino dell’area San Martino a Como (oggi divisa tra Ats e Asst Lariana).
Della questione, ci eravamo occupati giusti ieri con una riflessione sulla necessità che politica ed elettori avessero finalmente qualche spunto concreto di discussione sul destino delle aree cruciali del capoluogo, al di là delle classiche per certi versi inevitabili enunciazioni di principio.
Dunque, ecco che Butti traccia qualche linea, pubblicando peraltro un piccolo stralcio del questionario che sull’area in questione verrà proposto ai comaschi oggi e domani.
“Sull’area di San Martino abbiamo le idee chiare – puntualizza dunque l’assessore all’Urbanistica, per qualche tempo in lizza anche come candidato sindaco del centrodestra – ma riteniamo importante confrontarci con i cittadini. In attesa delle scelte definitive di Ats riteniamo di escludere una destinazione residenziale, puntando alla creazione di un grande parco urbano attrezzato”.
Mancano, ovviamente, i riferimenti progettuali e la stima degli investimenti economici per dare forma a questa prospettiva, ma almeno si coglie un orientamento di fondo. Orientamento che, peraltro – impossibile non notarlo – con il no a una destinazione residenziale sembra escludere ogni riferimento all’ipotesi di campus universitario rilanciata invece più volte dal presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, negli ultimi anni (anche se, come si vede dalla foto sopra, il punto è sottoposto tra le facoltà di scelta del questionario di FdI).
5 Commenti
Basta che sia fatto qualcosa…
Ma se ha fatto costruire l’ospedale a San Fermo ora si accorge che c’è il San Martino. Ma basta, ormai non ti crediamo più.
L’area del San Martino poteva ospitare il nuovo Ospedale ma è cosa vecchia , non capisco poi perché si è abbandonata l’idea di un campus universitario ma l’idea di un parco attrezzato non è sbagliata se ricomprende anche uno spazio culturale che recuperi tutto l’archivio del vecchio ospedale psichiatrico e la creazione di un luogo della memoria legata a quella sofferenza .
Bene bene ora metta in forma scritta quello che promette con salatissime penali in caso di vuoti di memoria.
Mi piacerebbe potergli credere…ma sarebbe un insulto ai miei neuroni