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Campus scuole superiori al San Martino, lo studio c’è. Bongiasca: “Ora Sovrintendenza, poi accordo di programma”

Un Campus per le scuole superiori nell’area dell’ex ospedale psichiatrico San Martino. L’idea, targata 2020, del presidente della provincia di Como Fiorenzo Bongiasca è tutt’altro che tramontata. Anzi, propri oggi, nella tradizionale conferenza di fine anno, il numero uno di Villa Saporiti ha fatto un importante annuncio. “Proprio in questi giorni ci è stato consegnato lo studio di fattibilità da noi commissionato – dice Bongiasca – Documento che abbiamo immediatamente trasmesso alla Soprintendenza in attesa del parere preventivo”.

Fiorenzo Bongiasca

Il progetto nacque, era il 2019 dalla necessità di trovare una nuova sede per il Setificio e poi si ampliò l’anno successivo con l’ipotesi di concentrare le scuole superiori su quell’area di otto ettari già individuata come sede perfetta, in passato, per un campus universitario. “Attendiamo la risposta già a gennaio o al più tardi a febbraio. Arrivato questo parere, che confidiamo sia favorevole, scatterà la parte burocratica. Bisognerà subito puntare alla realizzazione di un accordo di programma con tutti i soggetti interessati da Ats Insubria, ad Asst lariana a Regione e, per la parte spettante al Comune di Como”.

area ex ospedale psichiatrico San Martino ph: Carlo Pozzoni

Da li si passerà poi dunque alla progettazione vera e propria dell’intervento “che punterà innanzitutto alla realizzazione della nuova sede del Setificio e poi, visti gli ampi spazi anche all’eventuale insediamento oltre che di altre scuole superiori anche di servizi vari. Oltre naturalmente a restituire uno spazio così bello alla città. Siamo molto fiduciosi e anche lo studio di fattibilità realizzato è stato molto accurato, andando ad analizzare l’evoluzione di questo polo nel corso degli anni a ritroso nel tempo fino al 1860”, spiega Bongiasca. “Superati questi passaggi a mio avviso le risorse necessarie saranno trovate, vista l’importanza di un progetto simile”. Proprio questo piano, fortemente voluto da Villa Saporiti, era stato al centro di un ordine del giorno al bilancio 2021-2023 presentato dal consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo e votato favorevolmente dal consiglio della Lombardia nel dicembre del 2020.

Del sogno di Bongiasca sulle superiori al San Martino abbiamo parlato diverse volte, ecco una piccola cronistoria:

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4 Commenti

  1. Una grave errore è una vera follia, che può nascere solo da una amministrazione provinciale di politici e burocrati senza idea di città e di valori urbani.
    Le scuole superiori sono da sempre un valore storico dei nostri centri urbani, ed è in città che portano ogni giorno vita, identità civile dei giovani, presenza e relazioni urbane.
    Il modello anglosassone del Campus esterno e’ una formula del tutto aliena e antiurbana, per luoghi che non hanno un centro storico a forte identità civica, e quindi decentrano le funzioni senza evidenti conseguenze sociali e culturali.
    Un progetto insulso, costoso e con evidenti conseguenze sull’assetto sociale della città.
    E con nuove prospettive per il mercato immobiliare che attende nuove occasioni per prosperare.
    Sembra proprio che Como sia sotto un maleficio politico amministrativo che perdura e continua a creare danni, senza che nessuno si opponga a questo incantesimo senza futuro.

  2. Letta così è una proposta interessante ma solo a patto che la volumetria degli edifici che saranno costruiti o ristrutturati sia equivalente se non inferiore a quelli abbandonati dall’ex-Ospedale psichiatrico e che i nuovi edifici siano costruiti nel rispetto del verde e in linea con le più evolute tecniche di risparmio energetico. Inoltre, qualche perplessità il Presidente della Provincia deve concederla. L’idea di un campus scolastico è una buona idea ma il rischio che le buone idee diventino patrimonio degli speculatori è sempre in agguato. Come il rischio, qualora non ci sia un attento controllo, che frotte di spacciatori si appostino nella boscaglia in attesa dell’intervallo. Non parliamo poi della viabilità cittadina. Sarà necessario modificare il sistema di trasporto pubblico. Un campus scolastico che raccolga tutte le scuole superiori, Setificio e Caio Plinio più i diversi Licei, avrà qualche migliaio di studenti. Se fosse, via Castelnuovo all’inizio e alla fine delle lezioni rischierebbe di diventare un girone dantesco. Bisogna lavorare bene per evitare che un’opportunità crei più problemi che soluzioni. Una bella proposta ma il difficile, come sempre, è trasformare il sogno in realtà.

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