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Attualità, Politica

Elezioni, il giornalista comasco Paolo Emilio Russo candidato in Sicilia per Forza Italia

Ha iniziato la carriera al quotidiano La Provincia sotto la guida di Sandro Sallusti. Poi per 20 anni è stato uno dei protagonisti delle cronache parlamentari, con Libero e Il Foglio. Quindi portavoce di Mara Carfagna, prima come ministro delle Pari Opportunità e poi come vicepresidente vicaria della Camera. Dal 2019 è consigliere per la comunicazione di Silvio Berlusconi. Cioè nel cerchio strettissimo, quello che va oltre la fiducia e incarna il patto di sangue.

Classe ’77, liceo Volta, laurea in Scienze Politiche, ormai romano d’adozione. Una carriera mica male quella del giornalista comasco Paolo Emilio Russo. Oggi l’ufficialità del balzo, da narratore e retroscenista delle faccende profonde di questo Paese a candidato (azzurro, ça va sans dire) in vista delle politiche del 25 settembre. Ci conosciamo dal ginnasio, evitiamo il lei di prassi.

Perché ti candidi, Paolo?
Berlusconi mi ha chiesto di candidarmi e ho accettato di buon grado. Da più 20 anni racconto politica da fuori facendo questo lavoro, ho una passione tramandata e l’ho assecondata.

Tramandata dal tuo papà, Emilio Russo. Storico esponente e dirigente – Pci, Pds, Ds, poi Articolo Uno – della sinistra comasca e lombarda scomparso nel 2020. Come avrebbe preso l’abbraccio al Silvio?
Papà arrivava da un’altra parte, vero, ma il nostro confronto è sempre, sempre, stato sereno. Avrebbe riso di questa cosa così come quando ho iniziato a lavorare per Forza Italia. Ci siamo confrontati costantemente con punti di vista divertenti.

Paolo Emilio Russo con Ronzulli, Schifani, Mulè e Salvini oggi al teatro Politeama di Palermo

Dove ti candidi?
In due collegi della Sicilia, sono capolista a Siracusa e Ragusa e secondo di lista a Catania (Plurinominale, Ndr). Frequento e amo quella terra che peraltro ha una forte classe dirigente che mi ha bene accolto. La sfida è difficilissima ma ho deciso perché me lo ha chiesto Berlusconi.

Meloni vince, è un fatto.
Sono elezioni importanti. Forza Italia ha un ruolo di garanzia, nei contenuti e nel linguaggio. Magari saremo la forza più piccola ma posizionata a tutela, anche a livello internazionale, perché questo sia un centrodestra moderato e non sovranista.

Peccato tu non ti sia candidato a Como, no?
Mi sarebbe piaciuto per molte ragioni, magari un’altra volta. Ci sono Berlusconi e Ronzulli e altri ottimi candidati che sono miei amici.

 

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4 Commenti

  1. ….è solo un articolo di informazione, che un comasco sia candidato in Sicilia per Forza Italia, figlio di un esponente del PCI…ok…il tutto non ha molta rilevanza. Degno di nota sarebbe stato appunto se fosse candidato a Como… già si sarebbe potuto commentare diversamente.
    Comunque ora lo sappiamo. Informazione che CON o SENZA la quale uno rimane TALE E QUALE. In bocca al lupo per le elezioni. Cosa dobbiamo dire?

  2. Strano. Ronzulli che non è di Como è candidata da noi, il giornalista comasco Russo candidato in Sicilia. Perché un siciliano dovrebbe votare Russo che è di Como e ha fatto perfino il Volta? Dimenticavo. La scorsa tornata i comaschi hanno eletto la cuneese Ravetto che Como l’ha forse solo vista in cartolina e il monzese Galliani che ci è venuto solo da tifoso della squadra ospite. In Forza Italia non è importante il candidato, figuriamoci l’elettore… 😊

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