Dopo il comizio di due settimane fa, Matteo Salvini è tornato anche questa mattina a Como a Porta Torre per sostenere il candidato del centrodestra Giordano Molteni.

“Ogni volta che vengo a Como mi si apre il cuore”. “Abbiamo qualcuno che il sindaco lo ha fatto – ha detto parlando di Molteni – è competente, onesto, ha le idee chiare”.

“Tanti lavori sono stati sbloccati, penso alle paratie, alla Pedemontana, alla Variante della Tremezzina e a tante altre scelte per il futuro di Como, grazie alla collaborazione tra Comune, Regione e Stato. Sono orgoglioso di quello che ha fatto la Lega in questi anni nonostante il Covid e abbiamo la persona giusta [per continuare]. Non rispondo alle polemiche degli altri, a sinistra sono nervosetti e passano il tempo a insultare. Questo vuol dire che non sono convinti delle loro posizioni. Ricordo a tutti i comaschi che domenica di voterà anche per il referendum. Non potevo non ripassare per Como, se poi ci sarà il ballottaggio, cosa che probabilmente accadrà, ci rivedremo anche più avanti”.

Emerge poi il tema delle mascherine ai seggi: “Siamo riusciti a evitare che ci fosse l’obbligo domenica per votare, con 40 gradi all’ombra e senza l’aria condizionata. Credo anche che sia indegno che centinaia di migliaia di studenti, che faranno la maturità, dovranno mettere la mascherina con questo caldo. E’ una tortura senza una ragione scientifica. Quindi poter andare a votare senza mascherina è una conquista di civiltà”.

Prende poi la parola il candidato del centrodestra Giordano Molteni: “Andare alle urne è un dovere e un diritto – sottolinea – Per fare il sindaco bisogna aprire non solo il cuore ma anche la testa. Voglio conoscere i problemi e dare delle risposte concrete ai cittadini. La cosa più importante, oltre i vari interventi, sono le persone. Se sarò eletto questo sarà il cardine della mia giunta”.

Oggi è il penultimo giorno di campagna elettorale e il fatidico giorno del voto si avvicina sempre di più.