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Elezioni provinciali, i dati definitivi: Paolo Furgoni (Pd) l’uomo preferenza con 7.497 voti

Dati definitivi per il nuovo Consiglio provinciale comasco. A urne chiuse e esito sostanzialmente certo, prima dell’ufficializzazione di oggi, abbiamo scritto offrendo anche un’ampia analisi politica: Elezioni provinciali: il “suicidio” di FdI, il colpo Fermi, l’immortale Sassi, la Lega ok e i venti civici sul Pd.

Ora sono arrivati i numeri finali tra affluenza, eletti e percentuali. Il più votato risulta essere l’ex sindaco di Cernobbio, oggi consigliere di minoranza, Paolo Furgoni (Pd) con 7.497 preferenze.

Paolo Furgoni

CONSIGLIERI ELETTI:

Lista Centrodestra in Provincia – voti 45.033 = 7 seggi
Giuliana Castelnuovo – voti 6.357
Mario Pozzi – voti 5.223
Giovanni Alberti – voti 5.093
Maria Grazia Sassi – voti 4.851
Sofia Guanziroli – 4.426
Daniele Maggi – 3.827
Elvio Colombo – 3.818

Lista Candidati Civici per la Provincia di Como – voti 30.271 = 5 seggi
Paolo Furgoni – voti 7.497
Ettore Antonio Pelucchi – 6.226
Valerio Perroni – 5.819
Vincenzo Latorraca – 4.650
Francesco Cavadini – 3.434

Nella nostra provincia sono stati chiamati al voto 1.778 amministratori

DATI AFFLUENZA:
Seggio centrale (Villa Gallia): 72,85% – votanti 510 su 700
Sottosezione 1 (Villa Gallia): 66,52% – votanti 457 su 687
Sottosezione 2 (Menaggio): 61,64% – votanti 241 su 391
Affluenza totale: 67%

IL COMMENTO DI FURGONI:

“Non posso che essere lieto di questo importante risultato. Ringrazio chi mi ha sostenuto durante questa tornata elettorale. Si tratta di un dato molto significativo, per me come amministratore e per la nostra lista: testimonia la bontà del lavoro svolto in questi anni, spesso in silenzio, lontano dai riflettori. Nonostante la tentazione possa essere forte, le elezioni provinciali non sono però il termometro politico attraverso il quale misurare la popolarità di un partito sul territorio. Le importanti sfide elettorali dei prossimi mesi in tutta la provincia sono partite che si giocano su altri campi, dove il centrosinistra è pronto a dare battaglia. Ciò detto è importante sottolineare che l’attuale normativa penalizza enormemente l’ente locale provincia che è vicina ai cittadini in molte, importanti questioni come la viabilità stradale e l’edilizia scolastica. È tempo che le province riacquistino quelle competenze perse negli anni. A dimostrazione dell’impatto dell’ente sulla quotidianità di ciascuno, non dimentichiamo la mozione per la revisione dell’accordo di programma relativo al vecchio Sant’Anna passata in consiglio con soli tre astenuti e nessun voto contrario. Il consiglio provinciale è un luogo dove è possibile lavorare bene, insieme, anche tra schieramenti diversi. Una collaborazione che mi auguro si possa ripetere anche durante il prossimo mandato”.

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