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Elezioni provinciali i nomi degli eletti: vince il centrodestra, FdI rimane fuori

AGGIORNAMENTO (20 DICEMBRE): il conteggio finale e ufficiale, che non ha cambiato la sostanza dei pesi, ha visto una diversa distribuzione delle preferenze: qui i dettagli

Ieri il voto (riservato solo a sindaci e consiglieri comunali), oggi i nomi ufficiosi, domani la proclamazione.

Si sono chiuse le elezioni per il rinnovo del solo consiglio provinciale (il presidente resta ancora Fiorenzo Bongiasca): sette i consiglieri di centrodestra (dove colpisce il fatto che Fratelli d’Italia non abbia eletto nessuno dei tre candidati Claudio Ghislanzoni, Anna Dotti e Valeriano Maspero: vendetta degli alleati, tramite voto ponderato, per la frattura di due anni fa?) e cinque al centrosinistra.

L’elenco di seguito, con i nomi e i voti ponderati relativi.

Il centrodestra ha eletto:

  • Giuliana Castelnuovo (quota Lega) 6.357
  • Mario Pozzi (Lega) 5.223
  • Giovanni Alberti (Lega) 5.093
  • Maria Grazia Sassi (Forza Italia) 4.851
  • Sofia Guanziroli (Lega) 4.426
  • Daniele Maggi (Forza Italia) 3.827
  • Elvio Colombo (Forza Italia) 3.818

Il centrosinistra ha eletto:

  • Ettore Pelucchi (area Italia Viva) 6.226
  • Valerio Perroni (civico area Pd) 5.819
  • Paolo Furgoni (Pd) 5.436
  • Vincenzo Latorraca (Pd, Civitas, M5S, Lic) 4.659
  • Francesco Cavadini (civico) 3.434
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4 Commenti

  1. Vorrei informare, e rassicurare, che le funzioni esercitate dalle Provincie verrebbero redistribuite “ovviamente” insieme alle risorse umane ed economiche già esistenti.

    AD ESSERE SOPPRESSA SAREBBE UNICAMENTE LA GREPPIA POLITICA
    (presidente della provincia, consiglieri provinciale ecc. ecc.)!!!

    Forse è proprio questo che rende tutto molto più confuso e difficile…

  2. La Provincia un Ente inutile?
    E la gestione delle strade Provinciali, ex statali comprese, a chi la affidereste? La variante della Tremezzina, per esempio. L’edilizia scolastica di secondo grado (istituti superiori) chi potrebbe gestirla? I Comuni forse? E dove le troverebbero competenze e risorse?
    I Piani Territorriali di Coordinamento? Le Politiche Attive per il Lavoro e il Coordinamento Mirato? I trasporti pubblici? Le autorizzazioni agli impianti di trattamento rifiuti? Meglio la Regione? Poi però non venite a dire che lo Stato deve essere vicino ai cittadini e non lamentatevi se la burocrazia opprime e i tempi si allungano.
    Via, prima di spararle grosse informatevi e riflettete.

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