Riconteggi e ricalcoli, un classico. C’è voluto un po’ dopo le Politiche del 25 settembre ma oggi il giornalista comasco Paolo Emilio Russo (Forza Italia, già consigliere per la Comunicazione nello staff ristretto di Silvio Berlusconi) ha saputo definitivamente di essere stato eletto alla Camera dei deputati. Della sua candidatura avevamo parlato lo scorso 10 settembre: Elezioni, il giornalista comasco Paolo Emilio Russo candidato in Sicilia per Forza Italia.
Oggi dunque la conferma, per quanto non eletto nel collegio lariano un altro comasco siederà in Parlamento. Nel pomeriggio ha partecipato al super-vertice di Arcore con Berlusconi, Meloni e Salvini. Poi ha commentato:
Finalmente è ufficiale: sono stato eletto alla Camera dei deputati. Dal 14 ottobre potrò sedere dentro quell’Aula che ho presidiato – da giornalista – per più di 20 anni. Questo passaggio – in fin dei conti di pochi metri – è un grande onore e al tempo stesso una enorme responsabilità: lo affronterò come ho sempre fatto, con tutto il mio impegno e la mia energia, cercando di imparare da chi è venuto prima. Se ho raggiunto questo traguardo, – che poi, in verità, è un nuovo blocco di partenza – lo devo a molte persone e innanzitutto a quel 10,56% di elettori che hanno votato Forza Italia nei collegi della Sicilia dove ero candidato. Ricambierò la loro fiducia.
Il mio grazie va al presidente Silvio Berlusconi, che è un uomo davvero straordinario, che mi ha prima insegnato molte cose, poi mi ha voluto nelle liste di Forza Italia e infine non mi ha mai fatto mancare un consiglio o un sostegno. Un ringraziamento speciale lo devo alla senatrice Licia Ronzulli, che non solo ha – come già sa chi la conosce bene – un raro acume politico e grande talento, ma che, soprattutto, è una persona di rara generosità, senza la quale nulla sarebbe stato possibile. Devo ringraziare chi ha creduto con me, chi mi ha sostenuto, chi si è preoccupato, tutti i colleghi e anche chi mi ha sopportato, innanzitutto la mia famiglia: mia moglie Giulia, i miei bimbi Emilia e Pietro, che ho inevitabilmente trascurato. Sopra tutti, voglio dedicare un pensiero grato a mio papà, Emilio (esponente della sinistra comasca, docente, scrittore, intellettuale e giornalista, Ndr) . Mi ha trasmesso sin da piccolissimo l’amore e la fiducia per la politica, mi ha insegnato la voglia di poter fare qualcosa: so che oggi sarebbe fiero di me e starà ridendo degli strani percorsi delle nostre vite. Ora, al lavoro! (Non che abbia mai smesso, eh).