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Fdi e Lega in piazza per il 2 giugno. Affonda Cesareo (Pd): “Democrazia sospesa. Niente celebrazione per i cittadini ma loro manifestano”

“Sull’inopportunità di una manifestazione/flash-mob convocato nel giorno della Festa della Repubblica”.

Titola così una riflessione offerta su Facebook la ex consigliera comunale Dem (attualmente consigliere Cpt) Andrée Cesareo.

Chiaro riferimento all’evento organizzato stamani in piazza Cavour (e in molte città italiane) da Fratelli d’Italia e Lega. Ne abbiamo parlato ampiamente qui:

VIDEO Como, Lega e Fratelli d’Italia balzano sul predellino: Butti, Molteni e i cartelli di “sfratto” a Conte 

“Anche a voler tacere delle enormi responsabilità politico istituzionali della giunta Fontana, anche nella gestione della Fase 2, non si può non spendere due parole sulla scelta della stessa parte politica di occupare abusivamente una data di importanza nazionale per contrastare il Governo”, accusa Cesareo.

E sottolinea: “Oggi, a Como, nessuna festa, nessuna celebrazione, nessuna cerimonia per onorare e ricordare la Festa della Repubblica italiana e il suo significato storico”.

Per completezza di cronaca nessuna cerimonia pubblica. Una celebrazione c’è stata, effettivamente, ma a porte chiuse (anche per i giornalisti) alla Caserma de Cristoforis questa mattina alle 11. Comunicava ieri l’ufficio stampa del Comune: “Con la partecipazione del sindaco e di un numero limitato di autorità”.

Ecco le immagini:

Detto questo, alcuni esponenti di Palazzo Cernezzi, in effetti, hanno optato per piazza Cavour, è il caso, per esempio, del vicesindaco, Adriano Caldara che si è immortalato per Fb:

Prosegue la ex consigliera: “Forse per le misure di distanziamento sociale? Probabilmente. Ma le stesse non hanno impedito ai gruppi di Lega Nord e Fdi di assembrarsi in Piazza Cavour.
Chi li ha autorizzati? La Questura, la Prefettura e il Comune, ciascuno per quanto di competenza”.

Con affondo finale: “Non credo di esagerare nel dire che, oggi, la democrazia, sia stata sospesa: ai cittadini non è stata data la possibilità di partecipare alle celebrazioni, neanche a mezzo dei loro rappresentanti nelle istituzioni, ma ad uno sparuto gruppo di iscritti della Lega e di Fdi è stato addirittura permesso fare loro una data storica”.

Una chiosa-accusa, dai commenti al post, anche dalla consigliera Pd, Patrizia Lissi, che attacca i colleghi d’aula presenti in piazza:

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6 Commenti

  1. Manifestare è un diritto sacrosanto ma la data effettivamente è inopportuna. E’ stata annullata la parata del 2 giugno ai Fori imperiali per evitare assembramenti ed è stata sostituita da una manifestazione delle opposizioni e dei “super” democratici gilet gialli. Effettivamente si poteva scegliere altra data.
    In Lombardia tra l’altro è un poco di più che inopportuna, è sconcertante. Dopo la “Caporetto” della Regione Lombardia a guida Centro destra sul contrasto al Covid19, la delibera dell’8 marzo, le mascherine-pannolino, la contabilità dei contagi, potevano evitare di farsi vedere. Sarebbe stato meglio. Non ne hanno imbroccata una neppure per caso, si sono coperti di ridicolo. Ormai le caricature di Fontana (Lega) e Gallera (FI) sono ormai ospiti fisse da Crozza.
    A Como poi una manifestazione del centro destra è inopportuna, sconcertante e ridicola. La peggior Amministrazione della storia cittadina. Non sono neppure riusciti ad approfittare della tregua del lockdown per chiudere quello che avevano in sospeso: la piscina di Muggiò, il pasticcio di Villa Geno, i senzatetto sotto i portici di San Francesco. Sono sempre ai blocchi di partenza da quando hanno vinto le elezioni e protestano loro? Mah…
    Guai a chi mette in discussione il diritto di manifestare ma sull’opportunità, per cortesia, stendiamo un velo pietoso. ?

  2. risveglio del Pd in fase preparatoria per le elezioni, dopo anni di sonno profondo riprendono a sbraitare, la democrazia che tanto declama la Cesareo l’abbiamo già subita per cinque anni, grazie basta così

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