L’ufficio Centrale Regionale della Corte d’Appello di Milano ha formalmente proclamato eletto alla carica di presidente della Regione Lombardia il rieletto Attilio Fontana. Con la proclamazione cessano l’incarico i componenti della giunta. Fontana dunque deve nominare i nuovi assessori entro dieci giorni a partire da oggi. Fino a quel momento eserciterà anche le funzioni dell’esecutivo. Poi seguirà la prima seduta del Consiglio regionale.
A proposito di giunta il comasco Alessandro Fermi (Lega), presidente del consiglio uscente, è certamente in pole position per l’ingresso nel governo regionale. Nonostante il risultato schiacciante, è il più votato nel centrodestra regionale, intervistato su queste pagine subito dopo il voto Fermi è stato, suo solito, in professionale equilibrio sulla diplomazia. Chiedevamo il 14 febbraio:
Per il più votato del centrodestra in Regione cosa si profila? La giunta? Di nuovo la presidenza del Consiglio? (Nb: Anche se è difficile perché il rieletto Fontana è della Lega come Fermi è la doppietta presidenza regionale e presidenza del Consiglio non è cosa politicamente elegante).
Oggi esprimo soddisfazione per l’affetto e la riconoscenza. Ho contribuito a portare la Lega ad essere il primo partito in provincia di Como. Sono a disposizione.
E riprovavamo:
Super risultato nella sua Albavilla.
Albavilla uber alles (ride), 1.230 preferenze con la Lega al 56%. E’ bellissimo ma bisogna dire che tutto il territorio ha risposto benissimo, dalla Valle Intelvi alla Bassa comasca ho una presenza molto diffusa.
Il più votato anche a Como città. Bravo.
Grazie.
Farà l’assessore? (Magari dopo i complimenti ci casca)
Lei è simpatico ma…
E’ a disposizione del partito.
Esattamente.
Per storia, profilazione, risultato numerico Fermi sulla carta dovrebbe avere un biglietto d’ingresso, sicuro e pure dorato, per l’esecutivo. Ma in politica fluidità bilancini la fanno da padrone. Cinque anni fa, altro risultato strabiliante in tasca, planò alla presidenza del Consiglio. Incarico nobilissimo, ovvio, ma all’epoca si dava, come oggi, per scontata la giunta. Stavolta, spiegavamo sopra nell’inciso a una domanda, la presidenza nei fatti impossibile perché raddoppierebbe i ruoli pesantissimi della Lega a Palazzo Lombardia. Vedremo. Come vedremo se, sussurri dicono, si profileranno altri incarichi per alcuni comaschi, per esempio nei sottosegretariati.
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