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Giornate Fai di Primavera al varo: tutti da madame Di Febo. Indovinate chi mancava

Una splendida giornata di sole ricorda ai comaschi che la bella stagione è alle porte. Non a caso proprio oggi a Palazzo Valli Bruni sono state presentate le Giornate Fai di Primavera (23-24 marzo) in cui il Fondo Ambiente italiano permette l’apertura di luoghi culturali solitamente inaccessibili al pubblico.

Presenti sindaci e assessori dei Comuni coinvolti. Non pervenuta invece Como che, in questa partita dedicata alla promozione delle bellezze del territorio e ad attrarre turisti, non dà segni di vita.

Raggiante, nella sua giacca rossa, la madrina dell’evento, la capo delegazione del Fondo Ambiente Italiano di Como, Roberta di Febo, che ha presentato le aperture straordinarie del weekend: saranno eccezionalmente visitabili Villa Pizzo a Cernobbio, Villa Revel Parravicini a Como, Villa Passalacqua a Moltrasio, la biblioteca del Pontificio Collegio Gallio e la Tenuta dell’Annunziata a Uggiate Trevano, oltre ai due beni del Fondo in provincia: Villa Balbianello e Villa Fogazzaro Roi.

Un appuntamento che ogni anno porta migliaia di visitatori in provincia di Como e che ufficialmente lancia la stagione turistica sul nostro territorio. Ad ascoltare la capo delegazione, oltre ai giornalisti, molti di coloro che hanno reso possibile le aperture di questi spettacolari luoghi: le famiglie proprietarie di alcune delle ville, il sindaco di Cernobbio Matteo Monti e l’assessore alla Cultura e al Turismo di Moltrasio Claudia Porro che Roberta Di Febo si è prodigata nel ringraziare per la collaborazione nell’organizzazione di questi appuntamenti.

“Arte e cultura sono ancora in grado di unire le persone” ha spiegato la capo delegazione, poi lodata dal nuovo rettore del Collegio Gallio, Gian Piero Borsari: “Roberta ha una grande visione”. Non a caso si vociferava potesse essere tra i papabili a sostituire Simona Rossotti all’assessorato alla Cultura e al Turismo di Como.

Grande assente a questo appuntamento il Comune di Como. Il capoluogo, che patrocina l’evento, infatti non era presente con alcun rappresentate della sua giunta, malgrado abbia una apertura straordinaria sul territorio, quella di Villa Revel Parravicini. Unica apparsa sulla scena di Palazzo Valli Bruni è stata Anna Veronelli, presidente del consiglio comunale, che però non era presente a titolo istituzionale. Roberta Di Febo l’ha infatti ringraziata “per la sua partecipazione alla presentazione a titolo personale, in qualità di socia del Fai di Como”.

Insomma, ancora una volta Comune di Como non pervenuto al tavolo della Cultura e del Turismo. Palazzo Cernezzi si chiude in se stesso, pare abdicare al proprio ruolo di capoluogo e capofila in questo tipo di manifestazioni e lascia campo libero ai piccoli Comuni del lago che altro non aspettano: un po’ di spazio per portare i turisti sul proprio territorio.

Proprio il sindaco di Cernobbio, intervenuto, ha spiegato: “Sul nostro territorio i turisti sono già arrivati, senza chiamarli, ma siamo stati eletti da poco e stiamo lavorando per aprire nuove porte, come le Giornate di Primavera o la Giornata dei Tavolo Verde a cui stiamo lavorando”. Gli ha fatto eco l’assessore Porro di Moltrasio: “Il turismo negli ultimi anni è quadruplicato e noi stiamo lavorando per gestirlo al meglio, con eventi come questo e nuovi percorsi turistici che abbiamo da poco presentato”.

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Un commento

  1. I Comuni del lago saranno anche piccoli ma se guardiamo ad esempio solo a Villa Balbianello non possiamo ignorare gli alti guadagni che produce tra matrimoni,eventi e visite guidate.Non si dimentichi che il territorio del centro Lario occidentale sin dall’ottocento è meta di turismo forse più di Como con i suoi grandi alberghi le belle ville ed un golf tra i più antichi e titolati d’Italia.

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