La Commissione comunale che ha visto il clamoroso scontro tra il capogruppo di Civitas, Bruno Magatti, e l’assessore Vincenzo Bella (qui il video), ha visto molti altri momenti caldi. Soprattutto quando dal tema delle barriere architettoniche si è passati alle questioni della mobilità.
Innanzitutto, si è manifestata ancora una volta la siderale lontananza – ancorché con toni elegantissimi – tra lo stesso assessore alla Viabilità e il dirigente Pierantonio Lorini (dal primo aprile scorso senza il settore della mobilità ma con reti e strade). E’ stato a tratti surreale sentire l’uno e poi l’altro esprimersi su alcune questioni aperte come il futuro di piazza Roma, l’ipotesi di rotonda in piazza San Rocco oppure l’eliminazione delle fasce orarie 7-9 in via Milano Alta.
Su piazza Roma, Bella – incalzato dal consigliere della lista “Rapinese Sindaco”, Paolo Martinelli, letteralmente scatenato – ha ribadito che intende “andare avanti sulla riapertura alle auto e sull’esclusione della stessa piazza dalla Ztl che dunque inizierà da via Bianchi Giovini e con via Rodari su cui passerà il traffico sia in entrata che in uscita dalla piazza”. Lorini, invece, ha affermato che “dal mio punto di vista sarebbe rischiosa una riapertura alle auto, anzi per me sarebbe da incentivare soltanto il transito del servizio pubblico portando in centro anche la linea C 50”.
Sull’ipotesi cara all’Associazione utenti della strada (Acus) di una rotonda al fondo della Napoleona, l’assessore ha affermato che “il dirigente ha manifestato delle criticità, poiché in base ai suoi calcoli il rondò non reggerebbe la mole di traffico e andrebbe in blocco. Ma io vado avanti e la sperimenteremo entro la fine delle scuole”.
Inoltre, sulle fasce orarie di via Milano Alta, Bella ha ribadito l’intenzione di massima di eliminarle. Eppure secondo Lorini “il semaforo in fondo a via Milano Alta fa passare in media 7-8 auto verso la parte bassa, per circa una dozzina di persone. Un bus a quell’ora trasporta invece decine di passeggeri e, nell’insieme, tutti i bus che trovano la corsia preferenziale libera ne trasportano verso il centro addirittura centinaia. Sono convinto – ha aggiunto il dirigente – che il prossimo studio analitico che faremo sui flussi di traffico confermerà la penalizzazione eccessiva del trasporto pubblico rispetto al vantaggio di aprire al traffico privato”. Due mondi lontanissimi, insomma.
Durante la commissione, inoltre, il consigliere della Lega, Andrea Valeri (foto sopra) ha aperto un caso destinato a far discutere. L’esponente del Carroccio, infatti, ha chiesto lumi sulla prossima apertura di un nuovo Mediaworld (catena commerciale di elettronica) tra l’Esselunga e la Stamperia di Lipomo: 1.500 metri quadrati di superficie già approvati dalla giunta Cantaluppi di Lipomo e la cui clientela andrà a premere inevitabilmente sulla strada provinciale già trafficatissima. “Il rischio – ha detto Valeri – è che la viabilità anche di Como, con l’apertura di Mediaworld, vada definitivamente al collasso, cosa che peraltro già accade nelle ora di punta e ancor più al sabato. L’amministrazione di Como dovrebbe fare qualcosa anche se la catena aprirà nel comune accanto”.
Lorini ha confermato i rischi per il traffico ma ha affermato che “ho chiesto al Comune di Lipomo gli studi sull’impatto del traffico e non mi sono stati dati”. Dal canto suo, l’assessore Bella ha puntato il mirino sul ruolo della Provincia. “Purtroppo Mediaworld apre nel Comune di Lipomo e noi non possiamo fare nulla per impedirlo – ha detto Bella – Piuttosto, sarebbe toccato alla Provincia tutelarci ma non è accaduto. Ora chiederò un incontro anche con il Comune di Lipomo per capire nel dettaglio le ricadute sulla viabilità di Como e le possibili contromisure”.