Dopo il segretario provinciale di Forza Italia e consigliere regionale Sergio Gaddi (qui l’articolo), anche la segreteria cittadina del Pd attacca la giunta Rapinese per il Natale a Como. “Como più vuota degli altri anni, meno persone, nessuna sorpresa e nessun entusiasmo, commercianti che lamentano la scarsa affluenza – si legge in una nota – Quanto vogliamo porre è una domanda, perché vogliamo capire cosa ci si aspettava da questo Natale: c’erano dei dubbi? Una Amministrazione così perentoria nelle sue convinzioni da disprezzare quasi ogni eredità o apporto esterno, è riuscita in un compito degno del Grinch: spegnere la magia del Natale a Como”.
“Questo è il risultato scontato di politiche autoreferenziali che prendono decisioni e impegni solo da soli, mai in rete o collaborazione.
Lo scorso anno ci fu un vero e proprio salto nel buio – in senso letterale – nel vuoto della mancanza assoluta di spirito delle feste e di progettualità – prosegue il Pd di Como città – Vi ricordate? il Sindaco disse che era il miglior Natale mai visto. Speriamo questa volta vi sia almeno più pudore. Quest’anno ci si è rifugiati nel piccolo, scontato e mediocre riproporre in versione mignon quanto per tanti anni aveva garantito notorietà, successo e risultati concreti. Con la non piccola aggravante di avere pure speso tanti soldi pubblici. 128.000 euro di sole proiezioni. Con la Città dei Balocchi la spesa era vicina allo zero.
“Intanto, altri territori imparano, migliorano e lavorano assieme – conclude la nota dei Dem – Una su tutte le cose che stridono con affermazioni passate di questa Amministrazione è nel titolo di un articolo che riguarda il Natale in altre città: “sui social il Natale sul Lago di Como è a Lecco”. E ci spiace molto. Distruggere è facile, costruire è difficile. Invitiamo Sindaco e Giunta ad abbandonare la rancorosa cancellazione dell’esistente, e di muoversi agganciando relazioni e lavorando con chi amministra altre realtà, perché solo insieme si può aspirare a raggiungere risultati che davvero rendano merito alla città e ai comaschi”.
31 Commenti
Solite polemiche di questo giornale che, come ben si sa, è in conflitto col Sindaco, e tutto fa brodo per attaccarlo.
Poi ci sono i soliti bottegai che si lamentano sempre anche quando gli affari gli vanno a gonfie vele. Se c’è meno ressa credo che ci guadagnano tutti i cittadini. Prima era una baracconata invivibile.
Buongiorno, le “solite polemiche di questo giornale” si limitano a un articolo, questo che ha letto, e a un altro che era preso da una presa di posizione pubblica del segretario provinciale di Forza Italia e consigliere regionale Sergio Gaddi. Entrambi ripresi anche da altri media. Forse le sfugge che quello che è considerato il principale quotidiano di Como e provincia, La Provincia, da giorni e giorni approfondisce il tema del Natale con più voci e interviste, sovente consonanti. Dunque, va bene tutto, va bene denigrare questo giornale e chi ci lavora, ma accusare senza fondamento no. Buona giornata.
Domandando del recarsi a Como agli abitanti della convalle si ricevono, perlopiù, risposte che suonano all’incirca come: “Como? Se posso la evito. Caos e prezzi folli.”
Ciò non da ieri, ma da una vita.
Parrebbe che le uniche persone liete di patire nel traffico, nella vana ricerca di parcheggi, e delle masse nelle strette vie, siano solo i turisti; questi ultimi da Milano o dalla Corea che siano.
Sono dispiaciuto per un Natale sotto tono (che tale non sarebbe se si pensasse al significato dell’evento), ma non posso esser dispiaciuto per l’assenza di ingorghi e delle usuali folle.
Ermete condivido pienamente, non se ne poteva piu’.
le edizioni precedenti della città dei balocchi, a mio parere, avevano un limite che era quello della mancanza di regole e limiti, c’era un’invasione disordinata di bancarelle che di fatto intasavano eccessivamente il centro; inoltre mancava di originalità e serietà nella scelta delle proiezioni per valorizzare veramente i luoghi della città (a parte alcune occasioni). ma certamente il risultato di questo Natale non è poi meglio… le tristi casette assiepate in piazza Perretta tipo corsie del supermercato ne sono un esempio; possibile non si potesse pensare a un allestimento più decoroso per piazza Cavour? anche la scelta della giostrina dei cavalli in piazza Verdi, in uno dei punti più freddi e ventosi di Como – ideale per i bambini piccoli…
Quanta malafede, i conti che si stanno aspettando sono anche quelli della gestione pre-Rapinese, ma nessuno lo dice, in quanto alle spese 00 un po’ di chiarezza potrebbe farla il giornale ma non lo fara’ di certo, chiedetevi perche’!!
Altro che rsa, e’ tornata appena vivibile, non abbastanza ma meglio di prima, provate ad abitare in via giulini e fare mezz’ ora di coda per andare a casa vostra…in coda dietro chi va in autosilo perche’ i geni precedenti hanno chiuso la vietta in fondo a via milano anziche’ riservarla ai residenti, ma per favore !!!!!!
Guarda che basta fare una ricerca su internet e i dati della città dei balocchi saltano fuori. Se invece aspetti che te li mandino via email allora…
Sarebbe bello avere anche un’estate flop! Sperariamo…
Un Natale sobrio e la sobrietà non è una cosa negativa.
Non sono stato un elettore di Rapinese ma bisogna dare atto che sta cercando di rendere vivibile la città, si può non concordare con alcune scelte (ad esempio la trasformazione delle fontane in fioriere) ma la situazione, nel suo complesso, è migliorata
Il vero e solo insuccesso (flop) è ridurre il Natale alla solita, desolante, nichilista festa del consumismo.
mi dici dove non é cosí?
Meglio ora. Prima il caos era tale da rendere la vita agli indigeni. Che necessita c’è poi di attirare turisti ne abbiamo già troppi e la vivibilità, i prezzi e i servizi sono ormai calibrati per loro. Agli autoctoni lasciate almeno un po di quiete nel periodo invernale. E poi diciamolo delle luci del panettone bauli sulla cattedrale e delle baraccopoli in citta ne avevamo piene le palle
Va bene così, Como ormai è una città di anziani e va benissimo un Natale stile RSA: silenzio, minestrina e a letto presto.
Se vi erano dubbi sul fatto che la città dei balocchi fosse una baracconata indegna, lo schierarsi dei piddini li solleva; essi sono sempre, inevitabilmente, infallibilmente e inesorabilmente dalla parte sbagliata. Andassero a proiettare monnezza a Lugano, a casa della loro segretaria e del loro tesserato n.1
Io preferivo di gran lunga i natali scorsi.
Basta con queste polemiche, finalmente Rapinese ha sistemato il Natale a Como, noi che viviamo in centro non vogliamo tutta quella gentaglia che arriva dalla periferia nella nostra bella città.
Grazie Rapi, ci è costato un po’, ma noi possiamo permettercelo e finalmente viviamo il nostro centro parcheggiando facilmente!
ma se sei in centro, a cosa ti serve parcheggiare? goditi allora questo ennesimo Natale spento…e la gentaglia abita già in centro. Fatti un giretto già alle 22 e poi mi dici..
“gentaglia che arriva dalla periferia”.
Complimenti….
Anche io che abito in periferia non vorrei che un idiota come lei venisse a fare la spesa nel mio quartiere.
Ceri commenti fanno cascare le braccia e non dico cos’altro
sicuramente lei no ha votato il nostro Rapinese, lui sta sistemando la città per tutti noi che abitiamo nel centro storico.
Io ho un garage in centro, ma preferisco lasciare la macchina nei parcheggi liberati dai periferisci.
Grazie Rapi
Vedo che la redazione di COMO ZERO ha prontamente provveduto a cancellare tutti i commenti non in linea con il loro modo di vedere le cose. Il “minculpop” preferisce lasciar parlare soltanto “gioele” e altri unti dal signore come lui. Complimenti Daniele B. ma va a ciapa` i ratt
Sergio Gaddi ha perfettamente ragione. Perdere la città dei balocchi è stato puro autolesionismo.
Una tristezza dietro l’altra. Superman è uomo di opposizione, nato per scovare regolamenti e circolari, non per guidare una città. Politica è mediazione, dialogo, comprensione di tutte le esigenze: lui invece ha i suoi pallini e i suoi bersagli, tutto qui. Comunque, fra tre anni ci saranno le elezioni: se ai comaschi va bene così, sarà giusto così.
Non capisco perché dovremmo pagare 120000 euro per luci e addobbi quando prima erano praticamente gratis. Non mi sembra un grande affare o sbaglio?
Poi: l’anno scorso il 10% del fatturato è stato versato in beneficienza oppure no? A quanto ammonta la cifra?
Tante chiacchiere e tanta incompetenza e basta, altroché.
Bella domanda. Stiamo aspettando ancora i rendiconti di gestione della precedente amministrazione, si fosse trattato di Brunati & co. si sarebbe gridato allo scandalo. Invece è calato un silenzio tombale pari al flop di queste ultime due edizioni natalizie targate Rapinese.
Beh diciamo che almeno questa Amministrazione è coerente nel perseguire lo scopo di rendere la Città di una tristezza infinita. L’aver eliminato, dopo lustri e lustri, il Luna Park, senza il minimo ripensamento, rende bene l’idea di quale sia la linea che Superman intendende perseguire. Como deve essere triste e poco attrattiva, tanto di turisti pronti a farsi spennare ce n’è in abbondanza.
il flop non nasce in una stagione , è da anni che a Como città bisogna starne distanti , prezzi , accanimento a non dare accoglienza di posteggio hanno generato un disamore che darà forse beneficio ai negozi di griffe — bisogna ripensare a questa città partendo dal girone e dalle soste e basta utopie , la bicicletta in Italia e in città dalla altimetria tormentata come Como specialmente è solo un fatto sportivo
Non date retta ai divertenti piddini e a ai loro amici che denigrano il primo Natale finalmente all’insegna della sobrietà e della misura. Se a lamentarsi è chi avrebbe voluto trasformarlo nella solita baracconata volgare, mandatelo a quel paese.
Bravo Gelindo! E voi peccatori! Penitenziagite!
E alle 17 tutti in piazza per le fustigazioni natalizie!
Se l’obiettivo era avere poca gente, riuscito!
Ma si potevano risparmiare le spese per illuminazioni veramente basic.
Meno caos e una città più vivibile. Bene così!
Se poi tutti i gestori di attività varie tenessero dei prezzi più in linea con città simili, la gente verrebbe più volentieri.
Como risulta tra le più costose nelle graduatorie nazionali.
Dare la colpa al sindaco è miopia o malafede. Gaddi in primis
Effettivamente non è proprio un granché il Natale a Como. Nel derby con la Città dei Balocchi sta perdendo per goleada e non è ancora finita. Peccato. Ennesima occasione sprecata da Rapinese Sindaco per ridurre la differenza tra quanto dichiara e quanto riesce a riesce a combinare. Non è possibile neppure dire che i conti si faranno alla fine, si stanno ancora aspettando i conti dell’anno scorso…… ma questo è un altro discorso e, a sentire da come si inquieta con le opposizioni quando glielo ricordano, deve essere anche questa “piccola” mancanza colpa di Lucini. 😊