Che l’ingresso di Livia Cioffi e Pierangelo Gervasoni quali rappresentanti di Forza Italia nella giunta Landriscina (dopo due anni di assenza) abbia scatenato un certo numero di scosse telluriche la scorsa settimana non è un mistero.
Ne parlavamo qui:
Terremoto giunta, tensioni, resistenze e paletti. Forti dubbi sull’ingresso Cioffi-Gervasoni, nervi tesissimi in Forza Italia
Tensioni e paletti più nel sistema delle alleanze di centrodestra che nelle volontà del sindaco Landriscina, il quale ricevuta la busta coi nomi da parte degli azzurri non avrebbe mai sollevato perplessità.
E non le ha sollevate nemmeno sabato nel vertice di maggioranza con segretari/commissari/rappresentanti delle forze di maggioranza: Lega, Fratelli d’Italia, Civica Insieme e, appunto, berlusconiani.
L’incontro pare sia stato chiarificatore e, secondo quanto apprendiamo, avrebbe trovato la quadratura politica per l’ingresso dei due. Nessun veto, insomma.
La nomina dunque dovrebbe arrivare a breve anche se sono ancora in corso verifiche di compatibilità rispetto a Cioffi. Se è certo che in caso di ingresso nell’esecutivo dovrà lasciare l’incarico di presidente della Como Servizi Urbani, è altrettanto vero che gli uffici stanno ancora verificando che il ruolo di sindaco a Veleso non crei qualche cortocircuito amministrativo. Le interpretazioni legislative – sono ovviamente numerosissimi i precedenti in Italia – farebbero pensare a un quasi probabile nulla-osta ma ancora si attende il parere finale.
Sciolta questa riserva al tavolo landrisciniano troveranno nuovamente posto gli alleati più agitati del mandato.
Sarà comunque un percorso breve. Mancano meno di due anni alle elezioni e al netto della campagna elettorale i margini di lavoro, in termini quantomeno temporali, sono davvero minimi.
2 Commenti
L’ennesimo avvicendamento si è consumato. Questa Giunta in tre anni ha visto passare più Assessori che vigili urbani al mercato sotto le mura. Un’infinità, si fa fatica a tenere il conto!
Si sono viste le dimissioni di due Assessori forzisti, un’uscita e un rientro con cambio di casacca (vale 0 o 1 o 2? Mah…), le dimissioni del Vicesindaco, nonché Assessore al Decoro (sich!), sostituita da un Assessore a sua volta dimessosi precedentemente in quel di Casnate, le dimissioni dell’Assessore ai Lavori pubblici, adesso l’uscita di un Assessore precedentemente subentrato e quella, mal digerita, dell’Assessore allo Sport. Il subentro di altri due Assessori non eletti. Il tutto in tre anni di disastri politici e amministrativi.
Insomma, non si può dire che allo sfacelo di questa Amministrazione non corrispondano dignitose dimissioni dei responsabili dello sfacelo stesso. Il punto è che lo stanno facendo a “rate” e quindi l’agonia non ha fine. Ci teniamo per altri mesi, sempre che non si dimetta prima, l’Assessore al Patrimonio. E questo rende l’idea che questi avvicendamenti fanno parte di congiure delle segreterie di partito e non di una saggia valutazione di inadeguatezza.
Ps. 1000punti in più, anche se non la voterò mai, all’ex Consigliere Maesani. Si è dimessa per coerenza etica e politica. Credo che tutti sentano la sua mancanza e notino la differenza con chi è rimasto. Chapeau!
Non ritengo giusto che in un’amministrazione comunale siedano il figlio con la carica di Consigliere Comunale ed il padre con la carica di Assessore, per giunta appartenenti allo stesso partito! Semplicemente non lo trovo opportuno, ecco.