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Infopoint, fogli e scotch sui portici. Pd e civiche: “Manco alla sagra della costina”

Centrosinistra scatenato contro la segnaletica, diciamo così, artigianale (benché certamente provvisoria) posizionata in centro Como per indirizzare turisti e comaschi al nuovo infopoint, seminascosto tra via Albertolli e piazza Gobetti.

Ad accendere la miccia, i cartelli in formato A4 attaccati con lo scotch alle colonne dei Portici Plinio che invitano a seguire la freccia per arrivare in via Albertolli 7 (sebbene chiunque identifichi l’ufficio turistico con piazza Gobetti, effettivamente quello è l’indirizzo tecnicamente esatto).

Nel primo pomeriggio, diversi esponenti del centrosinistra si erano già scagliati contro la segnaletica provvisoria. Tra questi Patrizia Lissi (“Vergogna”), Luca Gaffuri (“Improvvisazione e pressapochismo”), Stefano Fanetti (“Manco alla sagra della costina mettono cartelli così”), Maurizio Traglio (“Como città turistica nell’era Landriscina. E dire che un Info Point, e anche bello, l’avevamo”), riferendosi alla contestuale chiusura della precedente struttura al Broletto, inaugurata soltanto 2 anni fa.

Poi, la nota congiunta firmata dallo stesso Traglio per Svolta Civica, da Fanetti per il Pd e da Elisabetta Patelli per Ecologisti e Reti Civiche.

“Hanno voluto a tutti i costi mortificare un Info Point che funzionava, realizzato con la dovuta cura estetica e architettonica e posizionato al Broletto, nel cuore pulsante del centro storico – si legge – Dopo aver eliminato l’insegna frettolosamente, hanno impiegato mesi per aprirne uno nuovo, nella ben poco visibile via Albertolli. L’apertura è arrivata a ridosso di Ferragosto, quando la stagione turistica comasca inizia, come tutti sanno, a Pasqua. Un ritardo che sarebbe ridicolo se non fosse una mancanza gravissima”.

“Pensavamo di aver toccato il fondo, ma quando abbiamo visto la cartellonistica che dovrebbe segnalare l’Info Point abbiamo capito che non c’è fine al peggio – aggiungono –  Simili fogli di carta scocciati alle pareti alla bell’e meglio non si vedono più nemmeno nella più modesta delle festicciole di campagna.  Sarebbe questa la Como turistica che ha in mente l’amministrazione Landriscina?  Alla faccia del l’eccellenza, della qualità e persino del semplice buon gusto”.

“Qui, purtroppo – è la conclusione – abbiamo a che fare soltanto con pressapochismo e improvvisazione. E, intanto, per la nostra città restano solo tempo sprecato e brutte figure”

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3 Commenti

  1. Ma vedo male o oltre tutto il foglio è stato attaccato sopra a un’altra locandina o foglietto presente sulla colonna??? In ogni caso: sciatteria, pressappochismo e cattivo gusto. Ce li meritiamo davvero? Io non credo proprio…

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