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Annoni, otto mesi da assessore-cronista: “Persone magnifiche ma sistema lento. Al ballottaggio? Sarò in partenza”

Se sono tanti i volti “storici” a lasciare Palazzo Cernezzi, c’è anche chi invece sulla macchina amministrativa è saltato in corsa, entrando nella Giunta Landriscina solo lo scorso mese di ottobre. Si tratta dell’assessore all’Ambiente e Sport, Paolo Annoni, comasco doc e giornalista professionista, che ha immediatamente risposto presente, anzi si è offerto, quando c’è stato bisogno di sostituire l’uscente assessore Marco Galli, diventando anche una sorta di cronista social della sua attività.

“Ho capito che poteva essere utile raccontare quello che si faceva a Palazzo. Ho iniziato innanzitutto a rispondere alle decine di mail che arrivavano nel minor tempo possibile, ho fatto molte dirette Facebook quando si interveniva per sistemare piccole o grandi cose, dai cestini colmi di rifiuti, a interventi di pulizia in zone degradate. Ho pensato che forse far partecipare i cittadini, facendo vedere ciò che fanno uomini e uffici, avrebbe fatto comprendere come si muove il Comune”.

“E’ un lavoro totalizzante – prosegue – perché ti mette a contatto quotidiano con i comaschi che vivono la città. Inoltre ho scoperto qui, negli uffici, persone magnifiche, appassionate e competenti che mi sono state di enorme aiuto. E poi essendo sempre in giro per verificare le decine di segnalazioni, ammetto che, pur da comasco doc, ho scoperto punti di Como mai visti prima”.

L’impatto con l’apparato comunque non è stato semplice. “Ciò che colpisce inevitabilmente, soprattutto un profano come me che ha sempre scritto del Comune, è osservare in diretta la lentezza con cui si muove il sistema. Non si tratta di dare colpe ma è un dato di fatto oggettivo – spiega Annoni – In otto mesi è difficile riuscire a fare una delibera di un certo spessore”.

Inevitabile domandare quali siano stati i momenti più gratificanti e quelli meno felici. “Sicuramente è stato molto appagante avviare la Consulta ambientale, istituire il Garante per gli animali e mettere in rete i volontari tra le tante operazioni realizzate. Certo, spiace aver potuto inaugurare solo un campetto a Rebbio con tutti i grandi interventi sullo sport che vanno fatti in città, ma l’esperienza è comunque stata per me molto positiva”.

Un rammarico: “Sono consapevole di lasciare buchi enormi come quello della Ticosa. Sono convinto che su tale fronte il Comune da solo non potrà risolvere il problema ma dovrà necessariamente andare a braccetto con il privato. In generale, sarebbe necessario avere a disposizione più risorse. Nei settori di mia competenza ci si puà affidare a un dirigente e a poche altre persone che si contano sulle dita di una mano. Non è un attacco a nessuno, certo è che bisognerebbe riuscire a implementare l’organico”.

Non può mancare un riferimento alle imminenti elezioni. “Il giorno del ballottaggio sarò in partenza per una vacanza – sorride Annoni – vinca il migliore. E se dovesse essere la parte che mi ha voluto come assessore in questi mesi, sappia che io ci sono. Da subito o anche in corsa”.

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