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“La responsabilità è politica”. Ticosa, una grandinata di accuse su sindaco e giunta. I nomi, le parole

E’ stata una grandinata (politica), quasi tutta concentrata sul sindaco Mario Landriscina. La questione? La Ticosa, naturalmente, dopo il clamoroso flop della gara per l’assegnazione della bonifica.

Prima di tutti, ieri sera in consiglio comunale, era intervenuto proprio il primo cittadino, come abbiamo dato conto.

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Poi, però, soprattutto dai banchi dell’opposizione (ma non solo), è partito un autentico fuoco di fila, con un tema conduttore: le responsabilità politiche, e non soltanto tecniche, per quanto accaduto.

Diamo conto di alcuni tra i passaggi più significativi.

Fabio Aleotti (M5S): “La città deve sapere cosa si è intoppato o di chi sono le responsabilità ma soprattutto bisogna capire cosa non ha funzionato per non si verifichi più. E ora che si annulla la gara, la cauzione che fine farà? Serve un Commissione speciale per gestire la problematica, una sola seduta oridinaria non basta”.

Maurizio Traglio (Svolta Civica): “Una Commissione è un atto dovuto ma temo manchi un passaggio politico, oltre a quello procedurale. Bisogna accertare se ci siano conseguenze che derivano dalle scelte politiche fatte, anche perché come organizzare e far funzionare un ufficio non è un fatto soltanto tecnico”.

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Ada Mantovani (Gruppo misto): “Le relazioni prodotti dai dirigenti non sono esaurienti, serve un confronto con lei, signora sindaco, con l’assessore Marco Galli e con il segretario generale. Credo serva l’indizione di una Commissione ad hoc se non un consiglio dedicato. Sono rimasta allibita dalla quantità degli errori commessi e dalla loro natura che riguardano aspetti della procedura non di speciale difficoltà. In questo Comune non si lavora bene da anni, c’è un avvicendamento di dirigenti che fa paura. La politica non può chiamarsi fuori: è mai possibile che almeno lei, signor sindaco, non abbia, nel rispetto delle procedure, preteso report o promosso incontri per avere un costante aggiornamento su una gara così attesa? Ed è possibile che la sua vigilanza si percepisca solo ora, a cose fatte? Gli errori sembrano ingiustificabili, frutto di una mancanza di linea di governo vigile e incisiva”.

Sergio De Santis (Fratelli d’Italia): “Oggi paghiamo anche la mancata adesione del Comune alla stazione appaltante, proposta che Fratelli d’Italia a suo tempo votò ma che venne bocciata dal consiglio. La proposta dell’assessore Negretti fu respinta e oggi ne paghiamo le conseguenze”.

Stefano Fanetti (Pd): “Quest’ultimo disastroso sviluppo sulla questione Ticosa getta un’ombra sul sindaco. Non raccontiamoci storie e non sminuiamo le responsabilità: è l’ennesimo flop di una giunta inconcludente sui temi importanti della città. Speravo che il sindaco ci mettesse la faccia chiedendo scusa o assumendosi le sue responsabilità, ma non lo ha fatto. L’assessore Galli sembra un Re Mida al contrario, ma il problema è il sindaco: campione di scaricabarile, privo di qualsiasi sensibilità amministrativa, che si trincera dietro le colpe degli uffici. Ma è grave che chi ha le redini della città non abbia il polso della situazione. L’ultima soluzione sensata sarebbe porre fine a questa triste esperienza amministrativa”.

Vittorio Nessi (Svolta Civica): “Concordo con chi mi ha precedeuto: l’analisi non può essere mantenuta solo su un profilo tecnico. La Ticosa è soltanto l’ultimo grave errore di una serie: la responsabiltà dei dirigenti, se ci sarà, verrà accertata ma io penso che l’assunzione di responsabilità debba essere anche politica per una struttura organizzativa che è basata su scelte fiduciarie e che nasce con la decisione sbagliata di fare a meno del capo di gabinetto che è il raccordo tra la parte tecnica e quella politica”.

Matteo Ferretti (Fratelli d’Italia): “E’ un dispiacere vedere che per degli errori grossolani andranno persi così tanto tempo e denaro pubblico. Sono d’accordo sulla Commissione”.

Fulvio Anzaldo (Rapinese Sindaco): “Non lo ordina il dottore di fare il sindaco. Sulla Ticosa, il sindaco non può sperare di distribuire la responsabilità su altri, eppure ci ha provato chiedendo soltanto ora lumi agli uffici. Le relazioni dei dirigenti sono la prova provata delle responsabilità del primo cittadino, perché dimostrano che non era al corrente delle fasi della procedura. Se il sindaco cerca un responsabile, ancora una volta, non ha che da guardarsi allo specchio”.

Alessandro Rapinese (Rapinese Sindaco): “Il caso Ticosa è perfettamente in linea con tutto quello che aveva fatto finora: è tutto fermo e inchiodato. La Ticosa è una delle cose più importanti della città eppure Landriscina non aveva tempo per occuparsene. Una pena, a partire dalla gestione disastrosa degli uffici”.

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2 Commenti

  1. È una brava persona ma non un bravo sindaco, purtroppo. A parte la rotatoria di San Rocco non vedo interventi decisivi..poi la macchina comunale va dotata di turbina, non ingolfata

  2. Interessanti e assolutamente condivisibili gli interventi dei Consiglieri di opposizione. Meno quelli dei Consiglieri di Fratelli d’Italia. È evidente che il loro scopo è quello di convincere l’elettorato di non essere parte del problema, ma sono in maggioranza e quindi sono assolutamente parte del problema. Forse il Sindaco dovrebbe spiegare ai suoi alleati che tra gli Assessori più imbarazzanti di questa Giunta ci sono proprio i loro amici di partito. Ma ormai, il buon Sindaco è come un pugile suonato all’angolo che aspetta solo l’ultimo gong. Mi spiace. È una così brava persona.

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