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Maesani a Landriscina: “Non ho ambizioni da sindaco. Ma si rispetti il programma”

Un boccone se non indigesto quantomeno poco gustoso. E’ quello che, loro malgrado, hanno dovuto ingoiare i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia quando hanno visto e letto l’intervista al sindaco di Como, Mario Landriscina, pubblicata su queste pagine ieri sera.

A domanda precisa, circa i malesseri con l’alleato, il primo cittadino è stato chiaro “ Nessuna tensione ma il problema c’è – ha detto – a partire da diverse questioni come Como Acqua e Acsm. Ci sono state delle posizioni difformi da parte di questo gruppo. Li ho ripetutamente invitati invitati a farsi avanti qualora non si riconoscessero nelle politiche di questa amministrazione. Non ho nessun problema a misurarmi e a registrare posizioni diverse, se poi queste dovessero portarli a transitare da un’altra parte del tavolo del Consiglio, non è un problema”.

Per amor di completezza, anche la richiesta di aprire la stazione San Giovanni ai senzatetto e l’appoggio all’ordine del giorno Magatti sulle barriere architettoniche hanno dato qualche scossone. E se l’architrave dell’alleanza non dovrebbe cedere almeno per il momento, qualche suppellettile comincia a cadere, tra un tremito e l’altro.  Comunque sia, tanto è bastato per scatenare chiamate incrociate, scambi di messaggi e qualche ora di generale sindrome da assedio.
Patrizia Maesani, capogruppo di FdI in consiglio comunale, non nasconde (e non ha nascosto in queste settimane) una certa insofferenza.

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Quindi, Maesani, si traballa?

La questione non è se stare o non stare in maggioranza, noi siamo partner politici e abbiamo firmato un programma

Landriscina evidenzia apertamente la presenza di un “problema”

Ogni volta che abbiamo presentato le nostre proposte – lui parla di problemi – lo abbiamo fatto all’interno del programma

E perché cita Acsm e Como Acqua?

Stigmatizza Acsm come esempio tipico di un nostro dissidio. Io rivendico quanto abbiamo fatto in quel caso. In occasione della prima delibera abbiamo presentato un Ordine del Giorno che dava mandato all’assessore Caldara affinché nelle trattative finali ottenesse la presenza del socio pubblico, quindi Como, nei comitati di controllo. Inoltre chiedevamo che alcune funzioni corporate rimanessero sul territorio. L’Odg è stato approvato da tutti, segno che non si è trattato di sciocchezze. Poi con la delibera finale l’assessore ha ottenuto quanto chiedevamo

Un vostro colpo, insomma

Il consiglio ha il compito di dare forza politica a sindaco e assessori. Noi siamo i mediani, passiamo la palla alle punte e loro segnano. E’ così che funziona la politica. Siamo stati lungimiranti e abbiamo visto le cose

A un certo punto Landriscina, sempre parlando di Fratelli d’Italia accusa: “Invocano la partecipazione. Giusto ieri, però, c’è stata una commissione dove non li ho visti”

Si è sbagliato, era una riunione dei capigruppo di maggioranza su Villa Erba. Non sono andata, è vero, mea culpa. Ma ho avvisato l’assessore Caldara per tempo, avevo un impegno di lavoro improrogabile. Fratelli d’Italia ha un altissima performance sul fronte delle presenze in consiglio, nelle commissioni, nelle capigruppo e in giunta. Deve essere chiaro

Cito sempre Landriscina: “ Non ho nessun problema a misurarmi e a registrare posizioni diverse, se poi queste dovessero portarli a transitare da un’altra parte del tavolo del consiglio, non è un problema”

Perché dovremmo lasciare? Abbiamo programma elettorale sottoscritto senza riserve. Si tratta di applicarlo. Mi creda, nessuno di noi, io per prima, vuole fare l’assessore o il sindaco. Ma non ci si impedisca di fare i consiglieri. Una proposta politica o un distinguo non sono attacchi personali. Nessuno di noi quando ha messo in discussione qualcosa lo ha fatto contro il sindaco, la vice o gli assessori. E’ la politica, tutto qui

Ok, tutto bene. Ma parliamoci chiaro, sembrate in costante rotta di collisione

C’è un diverso sentire sul modo di fare politica. Parlavamo di Acsm: anche in quel caso ho avuto il sentore che la nostra azione sia stata sentita come un attacco personale o un’invasione di campo. I consiglieri non possono essere terrorizzati se lavorano per l’attuazione del programma. Rivendico un fatto preciso: i gruppi consiliari hanno competenze precise di proposta e controllo. Non si possono frustrare le legittime competenze del consiglio così come quelle degli assessori. Bisogna lavorare bene

Insomma, ha preso male l’intervista

Non comprendo cosa stia facendo (il sindaco, Ndr). La vostra intervista è arrivata dopo giorni di silenzio. Certo, in questi mesi sono rimasta sbigottita per il caso del Viadotto dei Lavatoi e per la vicenda Scibelli. Perplessa io ma perplessi molti altri. Poi sono stata felice di sentire che, in attuazione del programma, si agirà per un fondo di gestione del patrimonio immobiliare del Comune

Che si fa per ricucire?

Sono un’inguaribile ottimista. Dico che devono essere tirati indietro gli orologi a luglio. Bisogna sedersi a un tavolo, guardarsi negli occhi, prendere il programma e vedere come svilupparlo. Gioco di squadra

Sembra più l’invocazione a una verifica di maggioranza

No, non l’ho detto. Nessuna verifica e nessun rimpasto

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