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Maesani attacca Bulgheroni (Como Nuoto): “Irrispettoso, parole che non gli fanno onore”

Irrompe anche sulla scena politica il derby infuocato tra Como Nuoto e Pallanuoto Como, in attesa di conoscere a quale delle due società sarà assegnata la gestione del centro di viale Geno dal Comune.
Ieri sera un duro intervento è stato pronunciato in consiglio comunale dalla consigliera Patrizia Maesani (Fratelli d’Italia).

“L’esito di questa gara è atteso da molti – ha premesso Maesani – E in queste ore ho avuto modo di leggere alcune considerazioni del presidente della Como Nuoto. Io, che tendo a proteggere gli uffici comunali, chiedo rispetto per la commissione che deve poter decidere in piena serenità”.

Poi, però, la stessa consigliera non ha risparmiato qualche bordata per Mario Bulgheroni, presidente della Como Nuoto.

“Rispetto a quanto affermato dal presidente di una società che vanta una storia importante – ha proseguito Maesani – dico che non gli fa onore ciò che ha detto a Comozero (qui le frasi). E’ stato irrispettoso, sia verso gli altri partecipanti sia verso gli amministratori. Non vorrei che ora iniziasse una specie di moda, con una commissione che a gara aperta si trova a subire pressioni”.

“Negli uffici – a concluso Maesani – ci sono persone perbene e mi auguro solo che vinca il migliore. Sottolineo che la storia di una società è importante – ha concluso riferendosi ancora alle frasi di Bulgheroni – ma altrettanto lo è avere le caratteristiche per partecipare a un bando e vincerlo”.

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5 Commenti

  1. Tutto giusto ma se non ricordo male alcuni mesi or sono era apparso un articolo in cui si dava notizia di un appalto scaduto e non rinnovato neanche sottoforma di proroga della concessione di affidamento non da pochi giorni ma da più di un anno e la società in questione ha continuato ad usufruirne ……anzi per stessa ammissione dello stesso Presidente ignorava la non proroga, che di fatto da onesto cittadino che pago le tasse trovo assurdo.

  2. tutto vero quandosi è gestori di una struttura pubblica, attrezzata e manutenuta dal proprietario. fine della gestione, fine dei giochi. Le chiavi al Comune a avanti a chi tocca.
    diverso quando ti danno un prato, uno stabile, una struttura in condizioni precarie o mancanti anche dei requisti di legge, quando non solo la manutenzione ordinaria e spesso inclusa nei contratti a carico del gestore. allora tocca al Presidente e al suo consiglio chiamare i soci a raccolta, tassarli dei costi indispensabili per rendere la struttura adeguata alle necessità. Como nuoto senza piscina vi pare possibile? forse toccava al Comune dotarla degli impianti necessari all’attività preposta dal bando ?
    Ora nuovo bando e nuovo affitto aggiornato e riveduto, di un posto che oggi è attrezzato e appetibile, alla faccia di chi ha pagato negli anni. Questo è solo uno degli esempi.
    se qualcuno avesse la voglia di dedicare del tempo al lavoro che fanno le associazioni di volontariato, che “godono” di una sede comunale, vedrebbe in che condizioni sono state concesse e come sono state conservate, ammodernate, rese efficienti negli anni, pagando anche l’affitto.

  3. Perfetto.
    Invocare “riconoscenza” sembra voler dire “ci spetta, anche qualora non proponessimo l’offerta migliore”.
    Non spetta nulla a nessuno, chi lo ha gestito fino ad ora l’ha fatto a proprio legittimo vantaggio, non per beneficenza.
    Una volta scaduta la concessione, si rimette a gara e si riparte da zero, auguri.

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