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Regionali, scontro nel centrodestra sul candidato. Moratti “Disponibile”. La Lega: “Per noi è Fontana”

E’ già scontro totale nel centrodestra lombardo sul candidato presidente di Regione per cui voterà esattamente tra un anno. Da un lato l’attuale vicepresidente di Palazzo Lombardia, Letizia Moratti, oggi si è detta continuamente interpellata per compiere quel passo. Lo ha fatto nel corso di un’intervista a “Pane al Pane” su Radio Lombardia. Dall’altro, poco dopo le 21, è arrivata una nota ufficiale del coordinatore regionale della Lega, Fabrizio Cecchetti, ha ribadito senza sfumature che il candidato per il partito di Matteo Salvini è l’uscente Attilio Fontana.

“Molti ritengono che dopo un lavoro generoso e positivo di un anno e mezzo io possa essere una risorsa per il centrodestra – ha detto Moratti – Rispetto a questo, penso di poter essere un valore aggiunto per la coalizione di centrodestra. La mia storia personale lo testimonia e da tempo ho dato la mia disponibilità”.

Poi ecco la fulminea replica della Lega: “Il candidato della Lega è Attilio Fontana: ha combattuto in uno dei momenti più drammatici della storia del Paese e della Lombardia e ne è uscito a testa alta nonostante il fango. La Lombardia continua a confermarsi un’eccellenza internazionale. Squadra che vince non si cambia”.

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6 Commenti

  1. C’è da chiedersi, già che ci siamo, perché non proporre anche Giulio Gallera, poverino perché lui no? Fontana è stato protagonista della fallimentare gestione della pandemia da parte della Regione Lombardia. Ma non solo, se guardiamo alla nostra provincia, ma dicono che i problemi ci sono anche nelle altre, l’assistenza sanitaria territoriale è assolutamente deficitaria: mancano i medici di base, quelli del Pronto Soccorso, quasi tutti i reparti sono sotto organico, per ridurre i tempi degli accertamenti diagnostici è necessario rivolgersi alle strutture private dove l’urgenza si paga a parte. E dire che la maggior parte di quanto si spende in imposte è dirottata alla sanità “pubblica” e chissà perché in Lombardia si chiama ancora “pubblica”. Non parliamo poi della situazione dei trasporti ferroviari gestiti da TreNord controllata dalla Regione: convogli perennemente in ritardo e a capienza ridotta per le manutenzioni. C’è altro, sicuramente, ma già questo è sufficiente per dire “Fontana, no grazie”, per dire “Lega, no grazie”.

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