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Spariti o passati da gratis a pagamento, a Como in zona stazione i parcheggi delle polemiche: “Il Comune fa cassa”

Giusto ieri davamo conto dell’ulteriore trasformazione a Como di altri 27 parcheggi bianchi, cioè gratis, in blu a pagamento. Prima era toccato all’area di viale Innocenzo (dove la modifica risale a qualche mese fa), ora all’inizio di via Regina Teodolina (foto sotto) proprio a pochi passi da dove è stato appena chiuso il parcheggio da 200 posti ex MetroPark. Sulla questione generale, puntando il dito sulla politica della sosta del sindaco Alessandro Rapinese, oggi interviene il Pd di Como.

“Dopo una bastonata, ecco che ne arriva un’altra – dichiarano i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Eleonora Galli e Stefano Legnani – Non bastava la chiusura di 200 parcheggi alla stazione di San Giovanni, che già aveva diminuito notevolmente le possibilità di parcheggio in città. In questi giorni, non distante da lì, anche 27 posti bianchi tra via Venini, via Regina Teodolinda e via Borsieri, ultimi baluardi di una categoria di stalli che non esiste quasi più, sono stati trasformati in parcheggi a pagamento”.

Poi il riferimento diretto al sindaco Alessandro Rapinese: “Eppure c’era chi, come primo punto del suo programma elettorale, aveva scritto: ‘I parcheggi servono e servono soprattutto dove si trovano i servizi di cui i cittadini necessitano’. Il sindaco si ricorda qualcosa? In questo momento, a Como, sta succedendo esattamente il contrario. I casi sono due: o il primo cittadino continua a essere incapace di vedere la città nel suo insieme e di comprendere, da un lato, le esigenze dei cittadini e, dall’altro, le ricadute delle proprie scelte, oppure ci ha visto semplicemente l’ennesima occasione per fare cassa, da bravo amministratore che pensa solamente ai numeri. E a rimetterci sono sempre i cittadini”.

Infine la conclusione dei consiglieri Pd: “Diversi, infatti, sono quelli che abitualmente utilizzavano quei parcheggi, una vera e propria boccata d’aria in una città sempre più fagocitata dal turismo e sempre meno a misura di residente. Chiediamo al sindaco, quindi, di venire incontro ai propri cittadini residenti in zona, su cui all’improvviso graverà anche l’onere del parcheggio, oltre a quelli già previsti dall’abitare in centro. E se Como, come denunciano oggi i giornali, si sta svuotando, occorre correre ai ripari, iniziando da piccole grandi cose come questa”.

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15 Commenti

  1. La cosa più vergognosa è che si tolgono i posteggi bianchi non a pagamento in zone di poco valore immobiliare e si lasciano gratis centinaia di posti in zone di pregio dove vive gente benestare.
    È il Rapinood al contrario:
    TOGLIERE AI POVERI PER DARE AI RICCHI!!!
    D’ALTRONDE È COSÌ IN TUTTO LO STIVALE E IN TUTTO IL MONDO.

    1. Ce n’è anche un altro: quelli che erano andati al potere prima, magicamente quando lo perdono si accorgono di avere le soluzioni in tasca. Ora però. Prima accidenti, non ce le avevano.

  2. Per trent’anni e più i parcheggi a Como sono sempre stati osteggiati, già dimenticato? Oggi siamo in emergenza proprio perchè chi in passato ha governato non ha visto più il la del proprio naso. A Como servono parcheggi, meglio autosilos e volendo si potrebbero trovare anche gli spazi, certo è una questione di soldi ma ci dovremmo arrivare perchè è necessario restituire le strade alla sua funzione, circolazione per auto, piste ciclistiche e pedonali, basta soste che creano solo ingorghi con rallentamenti.

  3. Ma che quelli del pd collegassero il cervello prima di parlare. Pure Lucini ci diede dentro a trasformare le strisce bianche in blu “così almeno di garantisce la rotazione dei posti”. Se lo fai tu perché non possono farlo gli altri? E intanto loro parcheggiavano l’auto dentro il comune. Ma che si vergognassero e stessero zitti che è meglio

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