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Nuovo governo, nella tempesta politica Berlusconi-Meloni riprende quota Alessandra Locatelli ministro

A poche ore dalla possibile nascita del nuovo governo Meloni, sebbene in un clima politico già tempestoso nel centrodestra nazionale, torna a riaffacciarsi con forza l’ipotesi della comasca Alessandra Locatelli ministro. Dopo le prime indiscrezioni della scorsa settimana, quando il nome di Locatelli venne immediatamente associato all’espressa volontà del leader leghista Matteo Salvini di avere per il partito il ministero della Famiglia, oggi il Corriere della Sera (e non soltanto il Corriere, ma quest’ultimo con tanto di foto tra i nomi più papabili) torna a rilanciare il nome dell’attuale assessore regionale nonché consigliera comunale a Como per il ministero per la Disabilità e la Famiglia, cioè con gli stessi incarichi già ricoperti nel primo governo Conte dal 10 luglio al 5 settembre 2019 e che tutt’ora riveste in Regione Lombardia come esponente della giunta Fontana.

La trattativa sui vari dicasteri, però, è chiaramente investita dalle fortissime turbolenze post-elezione dei due presidenti di Camera e Senato, rispettivamente il leghista Lorenzo Fontana e il meloniano Ignazio La Russa, con il clamoroso strappo di Forza Italia soprattutto nel secondo caso e le frizioni pesantissime tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Dunque, a questa mattina, lo scenario – per paradosso – è in fortissima evoluzione ma nello stesso tempo, per quanto riguarda i ministeri, congelato.

Nella “fotografia” a ieri delle varie assegnazioni, però, non comparivano in lizza per ministeri né il leghista Nicola Molteni, né il meloniano Alessio Butti.

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9 Commenti

  1. Gioele mi è simpatico e concordo quasi sempre su quello che scrive; ma SIC nel senso in cui palesamente è usato da lui è latino e scrive senza H. O voleva scrivere SIGH? Anndava bene comunque…

  2. Ieri un giornale di centrodestra titolava “Falsa partenza” per commentare l’elezione al Senato di La Russa contro, evidentemente, i desiderata di Berlusconi. Oggi la polemica si sposta sulla presunta non ricattabilità della Meloni che dichiara di voler unire la Nazione ma fa eleggere Fontana, personaggio assai divisivo, Presidente della Camera. Oggi le polemiche sul Ministero alla Ronzulli proseguono e riprende quota la nomina della Locatelli come Ministro. Insomma, è solo un problema di partenze false? Si è litigato per l’alternativa tra La Russa (sich!!) e Berlusconi (doppio sich!!) alla seconda carica dello Stato, si crea l’alternativa tra Ronzulli (sich!!!) e Locatelli (doppio sich!!!) mentre non si è trovata un’alternativa a un personaggio come Fontana (triplo sich!!). Visto che siamo già tornati all’antico, possiamo dire che “si stava meglio, quando si stava peggio”? 😊

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