Non è passata inosservata a molti consiglieri comunali, ieri sera, la dichiarazione in aula di Paolo Martinelli, ex Lista Rapinese Sindaco oggi nel Gruppo Misto. Un misto di orgogliosa rivendicazione del proprio operato da – testuale – “consigliere-cantoniere” di opposizione con mirino puntato su Tavernola; e poi il ringraziamento ripetuto, volutamente rimarcato nei confronti del sindaco Mario Landriscina, della giunta e dell’assessore ai Lavori pubblici, Pierangelo Gervasoni, per aver dato seguito alle numerose segnalazioni in particolare sul centro sportivo di via Adamello, effettivamente rinato a nuova vita.
“Volevo ringraziare la giunta Landriscina, il mio sindaco e anche l’assessore Pierangelo Gervasoni perché sono passato dal piazzale Famiglia Mauri e finalmente ho visto le auto in sosta ordinata, la segnaletica realizzata e persino i container nel centro sportivo di via Adamello spariti – ha affermato in consiglio Martinelli – In meno di 11 mesi il nostro centro sportivo dove c’erano spogliatoi fatiscenti e dove entrava acqua ovunque, sono stati rimodernati e sistemati, con l’adeguamento degli impianti elettrici, l’imbiancatura degli spogliatoi, del locale degli arbitri e di quello per gli ospiti”.
“Sottolineo questo – ha proseguito Martinelli – perché a Como tra il dire e il fare c’è di mezzo Palazzo Cernezzi e io da consigliere di minoranza voglio rimarcarlo perché in meno di 11 mesi portare un tema in aula e trovare la giunta che ascolta, stanzia i soldi ed esegue i lavori non è cosa da poco. Sono fiero di aver parlato sempre e solo di Tavernola nel mio mandato svolto da semplice consigliere-cantoniere: invito tutti a fare quttro passi nel quartiere perché in 5 anni qualcosa è davvero cambiato”.
Non ha voluto dare indicazioni sul proprio futuro, il consigliere, lasciando trasparire la volontà di decidere se candidarsi ancora o no – o rivelare con chi – soltanto al momento opportuno.
“Un giorno forse deciderò di non candidarmi – ha detto sibillinamente – Non dico che i prossimi candidati debbano raccogliere il mio testimone, però quello che ho fatto come semplice consigliere-cantoniere ora si vede. Grazie ancora alla giunta Landriscina e un sorriso al sindaco che qualche volta ho messo in discussione, ma che ora sento di dover ringraziare”.
2 Commenti
L’onestà intellettuale di sottolineare i meriti dell’altra parte politica risulta più facile quando da mesi ci si prepara al cambio di casacca. L’unico ostacolo, a questo punto, potrebbe solo essere l’ingombro di un’eccessiva idea di sè.
(Per la buona Torresani, d’altra parte, non si può dire nulla di diverso).
Tranne la strada dove abita.