I reperti romani rivenuti 16 anni fa sotto piazza Cacciatori delle Alpi torneranno a mostrarsi ai comaschi. Esattamente dove vennero riportati alla luce.
Colpo di scena, ieri sera, in consiglio comunale a Como. Nel corso della discussione sulla mozione presentata da Alessandro Rapinese per chiedere la realizzazione di un parcheggio da circa 20 posti davanti alla chiesa del Gallio, è stato l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti, a fare un annuncio piuttosto clamoroso. La zona, infatti, sarà presto soggetta a modifiche, ma di tutt’altro genere.
“Parlo dopo un confronto avvenuto con il collega Vincenzo Bella – ha detto Butti in aula – Il parere sull’istituzione del parcheggio è contrario ma ci tengo a motivare la decisione. Dopo un confronto con l’Università dell’Insubria e la Fondazione della Comunità Comasca, abbiamo infatti dato l’assenso al progetto per la valorizzazione e il ridisegno di piazza Cacciatori delle Alpi attraverso l’esposizione dei reperti rinvenuti tra 2o01-2003”.
Il riferimento è a quando nella zona vennero effettuati gli scavi per la realizzazione dell’autosilo privato a tutt’oggi in funzione, ma la cui costruzione si scontrò, per l’appunto, con una lunga serie di ritrovamenti nel sottosuolo.
Durante le operazioni di scavo, infatti, emersero capitelli, parti di colonne ma soprattutto almeno 3 imponenti murature, probabilmente resti di moli per l’attracco delle imbarcazioni che trasportavano le merci via lago. Mentre le mura vennero nuovamente coperte, molti altri reperti sono da allora conservati nei Musei civici (foto da www.archeologicacomo.it) E ora torneranno a essere visibili, facendo di piazza Cacciatori delle Alpi un piccolo museo a cielo aperto.
“Il progetto – ha spiegato Butti – è riportare i reperti nella zona ed esporli grazie alla collocazione di una struttura in vetro e a dispositivi multimediali che possano raccontare la storia di un sito che è stato molto probabilmente un antico porto della Como romana”.
Rispetto a questa prospettiva, si sono espressi in termini molto favorevoli sia Maurizio Traglio (Svolta Civica, “ottima idea, ci complimentiamo con l’assessore”), sia il capogruppo Cinque Stelle, Fabio Aleotti (“Anche io mi complimento, questa soluzione per la piazza è certamente condivisibile”).
Dal canto suo, il promotore della mozione iniziale, Alessandro Rapinese, ha ironizzato sul progetto (“In questa città non porta bene toccare i resti romani”) e poi ha ribadito la richiesta di fare un parcheggio davanti alla Chiesa del Gallio, interpretando i potenziali 20 posteggi in più come un “segnale alla città di una inversione di tendenza dopo anni in cui i posti sono stati cancellati e in attesa della Ticosa; la città oggi è troppo congestionata”).
Alla fine, però, la proposta di Rapinese è stata bocciata praticamente dall’intera aula: 2 astenuti, 5 voti favorevoli (la lista di Rapinese più il “ribelle” di Forza Italia Enrico Cenetiempo) e ben 23 contrari.
3 Commenti
a dar retta a Rapinese, a Como si dovrebbe parcheggiare ovunque. tutta la zona sotto le mura recuperarla è un delitto? e i sagrati vuoti ? tutto perfetto per posteggio! le piazze ? spazio sprecato ! piazza Roma, Cavour Gallio, San Fedele, Verdi, tutto posteggio e possibilmente libero , caso mai i negozianti si adirassero se i posteggi fossero a pagamento ! un unico dubbio: piazza Duomo forse la salviamo ? se no la Curia si adombra? peccato 25 posti in meno !
avendo la città di Como un Museo Archeologico, non avrebbe più senso valorizzarli all’interno dello stesso museo? cioè sviluppando come proposto con dispositivi multimediali ma all’interno di una struttura dove è possibile inoltre avere una visione di insieme della città romana.
E le conifere…
verranno abbattute?