Poco dopo il rimpasto di giunta a Palazzo Cernezzi e la promozione di Chiara Bodero Maccabeo dagli uffici all’esecutivo (nuovo assessore con deleghe a Verde, parchi e giardini, rapporti con il Consiglio comunale, comunicazione e URP, eventi, marketing territoriale e rapporti con le Università), Fratelli d’Italia ha diffuso una nota dai toni decisamente polemici.
“Apprendiamo dalla stampa locale che il Sindaco di Como, nelle consuete vesti di Super Eroe, ha effettuato un rimpasto di Giunta, nominando un nuovo assessore, ridimensionandone uno ed attribuendosi alcune deleghe. Il tutto, esattamente come facevano i sindaci eletti con i partiti, se non addirittura peggio. Ma andiamo con ordine”, è l’incipit.
“Un nuovo assessore (Chiara Bodero Maccabeo, ndr) è una storica sostenitrice del Sindaco che, prima di entrare in Giunta ha trascorso qualche mese tra le mura di Palazzo Cernezzi, giusto il tempo per toccare con mano l’ambiente e poi al primo pit stop diventare assessore – si legge – Siamo certi che ora il verde a Como sarà perfetto e non cresceranno più erbacce. Curioso che la delega sia la stessa dell’ex assessore Lombardi, quasi come se la regola sia la seguente “se mi contraddici ti siluro, se mi hai sostenuto puoi anche meritare un premio”.
“Il secondo aspetto che emerge dal rimpasto – conclude la nota di Fratelli d’Italia – è il forte ridimensionamento dell’assessore Colombo che perde due deleghe importanti e pesanti come mobilità ed urbanistica: non che in questi 14 mesi sia pervenuta qualche scelta su questi fronti. Infine, restando in tema di deleghe, spicca come il Sindaco si sia attribuito quelle alla mobilità e all’urbanistica: curioso che chi criticava a destra e sinistra, da agente immobiliare si sia autoassegnato proprio la delega all’urbanistica… Ah i partiti che cattivoni, peccato che alcune liste civiche si comportino peggio”.
3 Commenti
eventi che si possono riassumere nel titolo “la finta metamorfosi……”
Lasciate ogni speranza voi che entrate….. Dante vive. Volta un po’ meno.
Chi lo fa fare alla gente di prendersi una laurea, magari anche in urbanistica, quando basta alzare due tapparelle e diventare sindaco.