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Polizia turistica per prezzi, tavolini e scontrini. Butti stronca Graziani: “Senza senso dopo anni così difficili”

Arriva la prima stroncatura politica per la proposta dell’ex comandante della Polizia locale di Como Vincenzo Graziani (ora candidato sindaco con Verde è Popolare), di una Polizia turistica per maggiori controlli su ricevute, prezzi e tavolini. Il niet giunge dall’attuale assessore al Commercio, Marco Butti (FdI).

“In queste ore leggo alcune proposte di polizia turistica, con l’obiettivo di controllare chi ruba spazio con i tavolini – dice Butti – Ebbene dopo 5 anni intensi, e decisamente non facili per quello che abbiamo vissuto ed in parte stiamo ancora vivendo, mi sembra una proposta priva di senso”.

Elezioni, Graziani: “Polizia turistica per controllare scontrini, prezzi gonfiati del caffè e chi ruba spazio con i tavolini”

“I problemi, le criticità si risolvono con il dialogo costante ed il confronto con le associazioni di categoria e gli stessi commercianti – aggiunge l’assessore – Solo se questa strada non porta i frutti sperati, allora può servire l’intervento sanzionatorio ma, prima, lo ripeterò all’infinito, la strada maestra è quella del dialogo, accompagnato dal coinvolgimento dei commercianti, attraverso bandi ed iniziative, proprio come abbiamo fatto in questi anni”.

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11 Commenti

  1. Credo che la polizia turistica si occuperà anche dei venditori abusivi e di chi ti insegue per farsi dare elemosina e chiede soldi ai turisti insistentemente. Inoltre ci vuole la polizia turistica o comunque agenti che sappiano le lingue perché i turisti a volte si perdono e non sanno a chi chiedere informazioni stradali. Chi ci ha governato in questi anni si sveglia adesso che ci sono elezioni ma fino ad oggi dove erano? Bravo Graziani!!

  2. Bene la proposta di Graziani, finalmente qualcuno che in questa città chiede il rispetto delle leggi. Basta girare per la città e vedere lo scempio delle strabordanti occupazioni di sedie e tavolini che nessuno controlla

  3. In risposta all articolo dell,assessore al commercio del comune di Como,
    Marco Butti ,il controllo dell occupazione dello spazio pubblico è già compito della polizia locale, come il controllo degli scontrini fiscali, è già di primaria competenza della gdf. La polizia turistica,quale reparto della polizia locale, è ben altra cosa, appena ne avrò occasione, sarò felice di chiarirlo, il dialogo con i commercianti non è messo in dubbio, e all amministratore spetta quel compito’
    Alla polizia locale però, spetta far rispettare le norme e i regolamenti che il politico ha approvato, e proprio per confermare alla stragrande maggioranza dei commercianti il loro giusto comportamento, l applicazione della sanzione prevista per i pochi che violano la norma, é premiante per gli onesti.

  4. Non capisco perché tutti devono pagare le tasse (statali, regionali e comunali) mentre commercianti, e in particolare baristi e ristoratori, possono fare ciò che vogliono. Se tutti pagassero le tasse e rispettassero le regole, pagheremmo meno tutti.

  5. Le Parole dell’assessore Butti che NON trovano alcun riscontro nella realtà dei fatti ! Da anni contattato per alcune problematiche commerciali NON HA MAI RISPOSTO ! DESAPARECITOS…SOLO CAMPAGNA POLITICA. Ai politici di Como non gli frega nulla se non i loro stipendi….

  6. Le regole devono valere anche per i nuovi padroni della città ovvero i baristi e ristoratori. Basta con la solfa degli “anni difficili”. Sig. Butti vada a vedere quanto erano pieni , quanti erano e dov’erano i suoi amati tavolini negli ultimi w.e. !!

  7. No, quello che è stato fatto in questi anni non si chiama dialogo.
    Si dice “calare le braghe” davanti a ogni richiesta, senza logica alcuna.

    Basta vedere piazza Mazzini: è diventato un suk, ogni locale con arredi esterni diversi, tendoni, coperture, funghi riscaldanti e piazza impraticabile.

    Uno schifo assurdo.

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