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VIDEO Incontro Rapinese-Landriscina. L’ex sindaco amaro: “Ho perso finti amici. Fate campare lui meglio di me”

Alla fine, sebbene con un giorno di ritardo sul protocollo tradizionale, l’incontro è avvenuto. Questa mattina il nuovo sindaco Alessandro Rapinese ha incontrato il predecessore Mario Landriscina, dopo che ieri la stretta di mano era slittata a causa di impegni del secondo.

Il faccia a faccia si è svolto a Palazzo Cernezzi e prevede anche il passaggio di consegne, con l’illustrazione di Landriscina a Rapinese di tutte le pratiche principali aperte e di quelle più urgenti che l’attuale primo cittadino si troverà sul tavolo.

E’ stato un incontro molto cordiale tra i due, superati senza alcun accenno i disguidi di ieri. La scena questa volta è toccata più a Landriscina che non a Rapinese, il quale dopo aver sottolineato ripetutamente la disponibilità del predecessore ha dato due piccole notizie: la prima è stata che “questa mattina mi ha telefonato il sindaco di Milano Beppe Sala”, che durante la campagna elettorale aveva sostenuto Barbara Minghetti; e poi l’intenzione di consultare anche ben oltre oggi il suo predecessore per le pratiche più difficili. “Sarebbe da stupidi non sfruttare l’esperienza di chi mi ha preceduto”, ha rimarcato Rapinese.

La presenza in consiglio comunale di una sola lista a sostegno di Rapinese al posto della classica coalizione con più soggetti è stata definita da Landriscina “un valore incredibile; oggi c’è un’opportunità straordinaria anche se diversa dal solito”.

L’ex sindaco – che a domanda precisa non ha voluto rivelare chi ha votato al ballottaggio (“potete scordarvelo”, le sue parole) – ha affidato a Rapinese soprattutto la Ticosa: “A me è andata male. Ero partito anche discretamente bene, firmando un assegno pesante per l’acquisto dell’area. Ma poi è andata come è andata e il peso del fallimento pesa sempre sulle spalle del sindaco. La questione è un pastrocchio importante, tifo perché lui lo risolva”.

Sui rapporti nei cinque anni precedenti, l’ex sindaco ha affermato che “ci sono stati scambi duri, è volato qualche epiteto ma io non porto assolutamente pregidizio. Oggi Rapinese rappresenta la città e deve essere aiutato”.

Landriscina poi ha auspicato che “si lasci campare Rapinese meglio di me”, poi l’amarezza: “Ho perso tanti amici, alcuni veri e alcuni finti, e chiunque viene qui deve metterlo in conto. Ho sofferto, ma è comunque una sfida bellissima”.

Rapinese ha poi aggiunto che “siamo nella stessa squadra, lo penso davvero, e per questo ho voluto questo momento”.

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4 Commenti

  1. Non sputerei al primo giorno su un metodo sconosciuto.
    Ha diritto, come gli altri, a lavorare qualche giorno….cento mi pare.
    Poi se cannella andranno bene le polemiche.
    Aprite la testa, non accontentatevi di portarla sopra il collo.

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