L’interrogazione presentata da Svolta Civica due settimane fa era decisamente articolata (la trovate qui). Molti punti di introduzione e poi due domande finali su cui si chiedevano risposte al sindaco Alessandro Rapinese circa il futuro dello stadio Sinigaglia, inclusi eventuali progetti – anche della società – per un trasloco altrove dell’impianto.
Nello specifico, queste le interrogazioni poste nel documento:
– se corrisponda a verità l’ipotesi che la società Calcio Como stia valutando la possibilità di realizzare un nuovo impianto all’esterno della città, abbandonando l’ipotesi di riqualificazione della zona stadio e della struttura del Sinigaglia;
– a che punto siano giunte le trattative con i dirigenti del Como in relazione al progetto di riqualificazione dello stadio, quali siano i passaggi tecnici sino ad oggi intervenuti e sulla base di quale orientamenti di massima è indirizzata la coprogettazione dello stadio e del quartiere.
Oggi è arrivata la risposta del primo cittadino, come al solito con toni tutt’altro che particolarmente istituzionali.
Alla prima domanda, Rapinese ha risposto testualmente così: “Le intenzioni del Como 1907 vanno chieste a Como 1907”.
Sul secondo punto, quello relativo alle trattative con la società lariana per l’eventuale riqualificazione del Sinigaglia, il sindaco ha risposto così: “Ho incontrato più volte la società Como 1907 per confrontarmi sia in merito alla possibilità di aumentare la capienza dello stesso (cosa decisa ieri dalla Commissione di vigilanza, ndr), sia in merito al progetto di riqualificazione dello stesso, fermo restando che l’attivazione della procedura, compresa la progettazione, è di competenza della società e che tutti gli atti eventualmente depositati in futuro saranno a lei accessibili”.
Insomma, poco o nulla. Tanto che, insoddisfatto dalla brevità e genericità delle risposte. il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi, ha già annunciato che “trattandosi di un tema che interessa l’intera città ho ritenuto di chiedere l’iscrizione dell’interrogazione affinché venga trattata in sede di Consiglio Comunale”.
7 Commenti
Zero progettualità, ora hanno comprato il Politeama e non sanno cosa farci, lo stadio è già loro e aspettano che la società ci metta i soldi. Magari anche l’albero di Natale, perché non provano a chiedere…
Ha sbolognato..
Ora puoi..riprenderti: una risposta circostanziata è un dovere
Ma che risposta (istituzionale) è?
Rapinese Sindaco con splendida sintesi ci conferma che il “dossier” Stadio è lì sulla scrivania ma che la scrivania non è la Sua bensì quella dei dirigenti del Calcio Como 1907. È evidente, infatti, che Rapinese Sindaco non ha una minima idea di cosa fare dell’area Stadio e si trova in balia delle decisioni della Società sportiva a cui ovviamente demanderà il progetto di riqualificazione. Quindi? Se la Società deciderà altrimenti e porterà lo Stadio fuori dalla convalle, Rapinese Sindaco cosa farà dell’area Stadio? E se la Società presenterà invece un progetto che modificherà radicalmente lo stile e la funzionalità degli impianti, Rapinese Sindaco come si comporterà? Li consiglierà di costruire lo Stadio fuori città? Mah…. Povero Rapinese Sindaco si vede che è a disagio. Gli era più congeniale la parte di Rapinese d’Opposizione? Mah…
Rapinese come sempre dimostra grande sensibilita’ istituzionale… un vero democratico . Chiede rispetto ma non lo pratica per gli altri…
Ma di cosa ci stupite? Ricordo che l’assessore Colombo rispondendo ad una domanda sul Dup rispetto al futuro dello stadio affermò “Il comune non ha le progettualità al suo interno per definire quali criteri adottare sullo stadio” che detto dall’assessore significa demansionare il proprio dirigente e, detto anche da un architetto, lascia alquanto perplessi
Ah Rapinese! Il grande irreprensibile Rapinese.