E’ una sorta di fiera di (dopo) Pasqua quella che si è scatenata a Palazzo Cernezzi sul tema dei parcheggi. Dopo le ipotesi ventilate dall’assessore alla Mobilità, Vincenzo Bella, di recuperare un po’ di posti auto lungo viale Varese, nell’ambito di un progetto ancora tutto da definire e che vedrebbe contestualmente un sacrificio di verde ma anche una valorizzazione delle mura, ora tocca alla Lista Rapinese Sindaco (che per la verità fu la prima, in campagna elettorale, a ipotizzare 100 nuovi posti in viale Varese, modificando la disposizione degli stalli) lanciare un’altra ipotesi in tema di sosta. La zona non cambia granché, siamo sempre a due passi dalle mura e dallo stesso viale Varese. In una mozione appena preparata, infatti, Rapinese propone a sindaco e assessori di “trasformare in un parcheggio l’area antistante la Chiesa del Collegio Gallio”. Il sagrato, in termini “tecnici”.
In assoluto, non si tratta di una novità: un paio di anni fa – le strisce gialle sono ancora ben visibili – la zona venne infatti dedicata temporaneamente alla sosta dei residenti sfrattati per qualche mese dai lavori di riqualificazione di piazza Volta, via Garibaldi e via Grassi. E persino al di là delle scelte ufficiali, non è raro vedere auto più o meno autorizzate approfittare del sagrato per lasciare l’auto in sosta (la zona è infatti accessibile in auto).
Mentre prendono forma le varie idee sull’aumento della sosta – pur sempre nell’ambito di mini-misure tampone e sempre a ridosso del congestionatissimo centro storico – sul fronte amministrativo è in arrivo una seconda novità. Nel silenzio generale, infatti, la giunta Landriscina è pronta ad affidare a tecnici specializzati la (si presume radicale) revisione del Piano del traffico realizzato nel 2016 dalla società Polinomia su incarico della giunta Lucini ma poi mai adottato e lasciato in eredità ai successori. I dettagli sugli orientamenti di base della giunta Landriscina sono ancora top secret, ma è facile che nel prossimo lavoro si delineeranno finalmente le direzioni per temi già molto dibattuti (da piazza Roma al nodo cerniera via Grandi-viale Roosevelt-via Italia Libera, passando per la rotonda a San Rocco).
Un dettaglio ulteriore, però, è filtrato: la delibera approdata per la prima volta in giunta giovedì scorso, infatti, era ancora in buona parte frutto del lavoro dell’ormai ex dirigente alla Mobilità, Pierantonio Lorini, al quale come noto è stata tolto il settore specifico. Il documento non dev’essere piaciuto granché a sindaco e assessori, che infatti l’hanno rispedito indietro senza approvazione, chiedendo agli uffici modifiche sull’impianto del testo. Indiscrezioni a parte, comunque, se ne deduce che è iniziata la corsa del centrodestra verso un dei temi più complicati da sempre per Como.
Un commento
già in passato l’area di fronte alla chiesa era un parcheggio, considerando il tipo di intervento fatto a suo tempo, così povero e incapace di dare un senso a quello spazio, non vedo come il ritorno delle auto potrebbe peggiorare la situazione… vedo invece diversamente la questione viale varese, qui invece varrebbe la pena migliorare il verde già presente, fare una seria manutenzione ai percorsi, alle mura oggi quasi sommerse dai rampicanti, l’illuminazione…pensare magari a degli spazi per i bambini, rifare marciapiedi… le auto già presenti sono bastanti.