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Sanità in Centrolago, quando un popolo vince: ritorno a Como entro settembre

Le premesse c’erano tutte: un preciso impegno dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera e del Presidente del consiglio Regionale, il comasco Alessandro Fermi.

C’era, compatta (ieri mattina le ultime firme), la volontà dei sindaci delle sponde e delle valli che con il documento stilato dal primo cittadino di Tremezzina, Mauro Guerra, ha parlato con voce unanime:

Sanità in centrolago, Mauro Guerra e il documento per la rivoluzione

Però, è noto, a volte capita: si entra amici e si esce con le ossa rotte. Oggi è andata diversamente: la sanità del Centrolago tornerà con Como dopo tre anni di accorpamento a Sondrio. Tre anni di disastri logistici, pratici, organizzativi, storie che abbiamo ampiamente raccontato su queste pagine negli ultimi mesi.

SANITA’ IN CENTROLAGO: LA CRONISTORIA

Oggi in regione l’incontro tra Gallera, Fermi e gli amministratori. L’assessore ha confermato quanto anticipato qualche settimana fa:

Sanità Centrolago, la svolta. Promessa di Fermi e Gallera: “Provvedimento entro l’estate”

Lo strumento è un disegno di legge di giunta. Il documento sarà elaborato in queste settimane: una modifica della riforma del sistema sanitario (varata la presidenza di Roberto Maroni) lombardo che perfezionerà diverse situazioni oltre a quella del lago, anche se il riassetto comasco sarà sicuramente la manovra più imponente. Lo schema sarà ultimato entro luglio-agosto, quindi approderà in Consiglio per il voto a settembre.

La volontà politica (oggi si è affacciato all’incontro anche il presidente Attilio Fontana) sembra talmente cristallina da non lasciar intendere possibili stop, rallentamenti o opposizioni.

“E’ andata bene, sì”, dice Mauro Guerra. Con una punta d’orgoglio. D’altronde fra le poche voci contrarie alla riforma tre anni fa spiccarono la sua e quella dell’ex sindaco di Menaggio, Adolfo Valsecchi. “E’ stata una battaglia di tutti i sindaci- aggiunge – oggi abbiamo chiesto che oltre il ridisegno geografico dell’appartenenza sanitaria vengano date prospettive e garanzie per la tenuta del sistema sanitario del Centrolago, ovviamente partendo dall’Ospedale di Menaggio”.

Il tempo ha poi confermato i timori iniziali dei due sindaci e l’asse dei contrari è andato a ingrandirsi. “E’ andata benissimo grazie a Alessandro Fermi punto di unione tra noi e Gallera – dice il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari – Grazie al suo appoggio e contributo quanto, come amministratori abbiamo portato avanti adesso diventa realtà. A settembre torneremo a Como, un’unione importante. Adesso sia per l’ospedale di Menaggio sia per i servizi sociosanitari  parteciperemo a un tavolo con i nuovi dirigenti regionali per costruire il futuro sanitario del territorio”.

Una nota: Claino con Osteno e Corrido non hanno firmato il megadocumento prodotto di colleghi del Centrolago. I due comunidovrebbero comunque essere riaccorpati al comasco.

EDIT: 15:46

UNA NOTA DIRAMATA DALLA REGIONE , APPROFONDISCE QUANTO ANTICIPATO STAMANE

Un impegno ad approfondire le richieste formalmente presentate dai Sindaci del medio lago di Como e della Val d’Intelvi e a rivedere gli azzonamenti nel rispetto delle indicazioni emerse dal territorio. Lo ha assunto oggi l’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ricevendo insieme al Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi una delegazione di Sindaci lariani del medio lago e delle sue valli, che hanno chiesto formalmente a Regione Lombardia che i Comuni facenti parte della ex USSL 18 vengano riportati negli ambiti della ASST Lariana e dell’ATS dell’Insubria e che l’Ospedale di Menaggio venga ricondotto all’interno dalla ASST Lariana.

Su 29 Comuni interessati, 27 Sindaci hanno sottoscritto la richiesta che è stata consegnata oggi a Fermi e Gallera e che è stata condivisa anche da tutti i rappresentanti degli ordini e delle professioni locali: gli unici due Comuni che non l’hanno sottoscritta sono quelli di Claino con Osteno e Corrido.

La delegazione ricevuta negli uffici del Presidente Fermi era composta dai Sindaci di Centro Valle Intelvi, Alta Valle Intelvi, Cavargna, Carlazzo, Menaggio, Pigra, Schignano e Tremezzina.

“Una adesione così convinta e praticamente unanime fa capire che non si tratta di una battaglia di colore politico –ha detto Alessandro Fermi-, ma dell’esigenza di portare all’attenzione regionale un problema che il territorio sente e vive in modo forte: un appello che come Regione Lombardia siamo pronti a sostenere e appoggiare accogliendo le richieste formulate. Argegno dista solo 15 chilometri dall’Ospedale Sant’Anna di Como, non c’entra nulla con Sondrio. Ho parlato con i vertici dell’ASST Lariana –ha aggiunto Fermi- che sono ben felici di riaccogliere l’Ospedale di Menaggio, mentre dai Comuni dall’alto lago aderenti alla ex USL 19, in assenza e nell’impossibilità di dare vita a un’unica ATS lariana, non sono emerse particolari criticità nel restare con Sondrio”.

Il Presidente Alessandro Fermi, facendo propria la sollecitazione dei Sindaci, ha quindi auspicato la creazione un tavolo di lavoro con la rappresentanza dei Comuni dell’attuale Distretto del Medio Alto Lario per l’elaborazione di un progetto che garantisca la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dell’Ospedale di Menaggio e che monitori costantemente l’attuazione della riforma sociosanitaria sul territorio.

“Sarà mia cura –ha garantito l’Assessore Giulio Gallera- predisporre e portare entro fine luglio all’approvazione della Giunta regionale uno specifico progetto di legge che ridefinisca gli azzonamenti e i relativi confini territoriali e amministrativi, accogliendo la richiesta dei Comuni del medio lago di Como e della Val d’Intelvi e valutando anche analoghe richieste che riguardano altre singole specificità territoriali emerse sul territorio regionale nel corso di questi primi due anni di attuazione della riforma sociosanitaria”.
Il Presidente Fermi ha assicurato che, non appena la Giunta avrà approvato questo progetto di legge, sarà sua cura adoperarsi per accelerarne l’iter legislativo così da portarlo all’approvazione del Consiglio regionale già entro l’autunno.

La riforma sanitaria varata dalla regione nel novembre del 2015 ha scorporato i Comuni del medio e dell’alto lago dal resto della provincia di Como inserendoli nell’Ats della Montagna e nell’Asst della Valtellina e dell’Alto Lario. Questo azzonamento ha comportato notevoli disagi sia per i pazienti che spesso vengono ricoverati in strutture a quasi 200 chilometri da casa, che per i parenti che per poterli assistere si vedono costretti a soggiornare in albergo se non addirittura ad affittare un appartamento, in un territorio, tra la Val d’Intelvi, la Val Cavargna sul lago e Sondrio e Sondalo, nel quale non esiste un sistema coordinato e collegato di trasporto pubblico.
Sono due le proposte messe oggi sul tavolo dai Sindaci. La prima chiede di ricostituire all’interno dell’organizzazione del sistema sanitario e socio sanitario lombardo l’unità territoriale della Provincia di Como, facendo corrispondere ad essa una autonoma Ats e Asst. Di fatto si chiede un ripensamento generale della sanità lariana: via gli sconfinamenti con Varese e un sistema organizzato sul perimetro geografico della provincia.

“Nel caso in cui Regione Lombardia non dovesse ritenere di accedere a questa soluzione –scrivono i sindaci- chiediamo che almeno i territori della sponda occidentale del medio lago e delle sue valli dei Comuni della ex USSL 18 vengano reinseriti negli ambiti della ASST Lariana e dell’ATS dell’Insubria”. In sostanza, da Menaggio in giù, tutti di nuovo con la sanità del capoluogo.

Questi territori, si evidenzia nel documento, dal punto di vista storico, culturale, socio economico, dei trasporti e della mobilità, dei sistemi dei servizi pubblici, della organizzazione amministrativa, hanno fatto e fanno riferimento a Como e alla sua provincia più che a Sondrio e alla Valtellina. Ciò vale anche per l’attuale organizzazione dei servizi e dei sistemi socioassistenziali, ma anche per le reti e il mondo dell’associazionismo e del volontariato.

 

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2 Commenti

  1. quasi comico: chi ha voluto e gestito l’accorpamento dell’ospedale di Menaggio sotto Sondrio … oggi viene applaudito perché lo riporta sotto Como.
    Anzi, toglierei il “quasi” per lasciare il “comico”

  2. La fine di un incubo per il territorio del centro lago e delle valli.Continueremo comunque a monitorare attentamente la situazione nel percorso di rientro con Como per evitare eventuali colpi di coda messi in atto da chi l’ospedale di Menaggio lo ha sempre avversato.

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