Durissimo scontro, questa sera in consiglio comunale a Como, tra il consigliere Alessandro Rapinese e l’assessore allo Sport Marco Galli. Tema caldo, la piscina di Muggiò chiusa dal luglio 2019.
Ad andare all’attacco per primo è stato Rapinese.
“Se io fossi in lei, per una questione di decoro personale mi farei da parte – ha affermato il consigliere – Lei stesso ha detto che ha negoziato con Fin (per il rinnovo della convenzione, poi non avvenuto ndr) per 2 anni ma poi si è accorto che non aveva il quadro economico. Cioè, lei ha negoziato senza avere il quadro economico, come se fosse un dettaglio. Poi a ancora a fine 2020 chiedeva quali erano i motivi per cui avete chiuso la piscina e quali erano gli interventi necessari”.
“Lei è da 4 anni al governo di questo Comune e da due è chiusa la piscina – ha proseguito Rapinese – ma si rende conto di essere inadeguato? Lo dico col massimo rispetto che le è dovuto: si tolga dai piedi. Capisco che quello che sta facendo è un reddito, ma sta costando parecchio ai comaschi e ben più del suo stipendio. Si tolga dai piedi”.
Breve ma a tono la risposta dell’assessore Galli.
“Ricordo al consigliere Rapinese che le piscine e le palestre sono chiuse dal 10 marzo (2020, ndr), al di là della mia incapacità – ha affermato – Forse non se ne è accorto perché le piscine non sono mai stata alla sua attenzione. Nel programma 2012-2017 nemmeno esistevano, poi nel 2017 se n’è accorto che Muggiò era malmessa e ha deciso di calvare quest’onda, di infilarsi dentro che qualcosa portava a casa”.
4 Commenti
E qui si torna al solito quesito, chi deve fare politica? I politici di mestiere no perchè rubano, quelli della società civile, lo stiamo vedendo fanno disastri perchè non sono capaci, e non imparano dai loro fallimenti, i qualunquisti sono bravi solo a parole ma poi alla resa dei fatti poco o nulla neanche loro, quelli di destra non vanno bene perchè sono di destra, quelli di sinistra perchè vogliono fare le cose ma con i soldi di quelli di destra, insomma qui non va bene mai nessuno….
L’Assessore Galli mi ricorda quei pugili che a metà del match della vita, iniziano a pararle tutte con la faccia. Tuttavia, resistono, trascinati da un insanabile orgoglio, per non dare la soddisfazione all’avversario di finire al tappeto. All’angolo c’è il “buon coach” Landriscina titubante. Si chiede se sia il caso di porre fine al massacro con un onorevole gesto di resa. Il suo secondo, Pettignano, è anch’egli preoccupatissimo. Si è dimenticato la spugna negli spogliatoi e sta pensando a cosa dire per giustificarsi. Ma chi lo ammazza……….lo “spendido” secondo, ovviamente!
Rapinese: meno male che c’è Lei a dire in faccia a lorsignori quel che va detto.
Non che io abbia particolare simpatia per il sig. Rapinese però quando dice INADEGUATO ha solamente ragione… E non ha neppure ricordato i soldi persi per i giardini a lago e quelli persi per la ciclabile che sa solo il cielo se si farà!