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Simona Saladini si ricandida sindaco a Cernobbio, lista civica con tonalità ‘meloniane’. “Ripartiamo con una squadra forte”

Novità nella già piuttosto affollata corsa a sindaco di Cernobbio. Assieme all’uscente primo cittadino Matteo Monti, all’outsider civico Andrea Michele Gazzola e alla certa presenza di una o un esponente del centrosinistra, si lancia nell’agone anche la già prima cittadina Simona Saladini. L’annuncio è arrivato dalla stessa interessata, senza commenti ma con la pubblicazione del simbolo della lista civica con cui si presenterà. La lista si chiama “Progetto Cernobbio” e come simbolo ha la storica fontana della Riva. Non appaiono loghi di partito, anche se è impossibile non notare la precisa scelta dei colori: nella parte inferiore del tondo, su un fondo azzurro, si legge “Saladini Sindaco” in giallo.

Di fatto, almeno da un punto di vista cromatico, le stesse tonalità del simbolo di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. Nella parte superiore, bianca, la scritta Progetto Cernobbio in azzurro, attorno alla sagoma della fontana. C’è poi una seconda versione della presentazione dove il simbolo resta sempre quello ma la cornice è tutta blu con scritta del nome in giallo.

Saladini, esponente di Forza Italia fino al 2013, quando lasciò il partito, e fino ad allora berlusconiana di ferro, fu già sindaco del centrodestra a Cernobbio nel quinquennio 2003-2008 e poi ancora nel 2008-2013. Si ricandidò per il ruolo di primo cittadino nel 2018, ma questa volta in abiti prettamente civici, alle elezioni poi vinte da Matteo Monti. Ora dunque il terzo tentativo per il voto di primavera.

In mattinata Saladini ha spiegato: “Il mio non è un ritorno in campo, torna qualcuno che se n’è andato. Io Cernobbio non l’ho mai lasciata, l’amore per la mia città non è mai finito. Qui stanno crescendo i miei nipoti, sui nostri monti passo il mio tempo libero, qui ho radici saldissime. I manifesti che oggi sono sparsi per Cernobbio rispondono a una domanda, quella di tanti cittadini: far ingranare di nuovo la marcia a una città che ha le dimensioni di un paese ma il peso (e la bellezza) internazionale. A Cernobbio passa il mondo, eppure la Cernobbio di tutti i giorni, dei servizi, dei parcheggi, del domani concreto è stata come congelata. Me lo hanno chiesto in tanti, ci ho pensato molto. E dopo averci pensato molto ho la certezza che con una squadra forte e valida sì, insieme possiamo far ripartire la città, la città vera che ha bisogno di risposte vere. Il nostro progetto è soprattutto questo, rimettere al centro i bisogni reali dei Cernobbiesi, con la quotidiana capacità amministrativa e con una visione chiara del futuro”.

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