“Non la conosco personalmente ma la stimo per le capacità che ha dimostrato e sono pronta a sedermi a un tavolo con Barbara Minghetti”.
A parlare è Adria Bartolich ex deputata, ex segretaria generale della Cisl di Como e nome messo in campo (nell’ambito del confronto interno al centrosinistra) dalla lista Civitas dell’ex assessore Bruno Magatti per la corsa 2022 a Palazzo Cernezzi.
Nelle ultime ore la notizia della candidatura, targata Pd, di Minghetti (qui tutti gli approfondimenti) ha subito spinto Federico Broggi, segretario provinciale Dem, a tenere compatte le varie anime del centro sinistra dichiarando come sia in atto un cambiamento “storico” per la città, invitando queste “due donne autorevoli”, al dialogo e a lavorare insieme. Insomma, chiara la volontà di non far passare un testa a testa conflittuale tra le due lesivo per la coalizione. La stessa Minghetti è stata chiara: “Sono disponibile se tutte le anime della coalizione saranno d’accordo”.
“Mi fa piacere sapere di questo interessamento e ripeto io ci sono. Ovviamene però sarà necessario adempiere ad alcuni passaggi fondamentali”, spiega a ComoZero Adria Bartolich che non transige su certi elementi.
“Voglio capire cosa Barbara Minghetti pensa della città e che programma ha. Dobbiamo necessariamente confrontarci sui contenuti, su come intenderebbe ridare spinta propulsiva a una città che sta marcendo. Una città che ha problemi enormi, a partire dalla Ticosa, che durano da tempo e dove sarà arduo e complesso mettere le mani. Tutto ciò da parte mia andrà fatto in maniera aperta e laica”.
Queste le premesse gettate sul campo da gioco da Adria Bartolich che essendo – come spiega lei stessa – una politica “vecchio stampo”, avranno però bisogno di un ulteriore, decisivo passaggio. “Se il dialogo che per me è auspicabile porterà a compattare le varie anime del centro sinistra allora ci siamo. Oltre alle nostre persone, in tale contesto, sarà fondamentale anche che si esprimano chiaramente i dirigenti di partito e della coalizione. Rispettati questi canoni non vedo ostacoli a ragionare sul futuro insieme”.
19 Commenti
Giorgio, quindi tutti i supposti candidati avrebbero dovuto uscire con un programma? Cos’è, una barzelletta? Io qui di candidati che hanno accettato e fatto anche i nomi dei futuri assessori ne vedo solo una, la Minghetti. Bartolich risponde alle domande su cosa ne pensa della candidata, correttamente , dicendo in soldoni che non la conosce e che prima di dichiarare la sua disponibilità , vorrebbe sapere cosa intende fare. Tutto questo è logico . Di due nomi non ha parlato solo Magatti ma anche Broggi, ma Bartolich fino a questo momento non mi risulta abbia mai detto di essere il candidato sindaco. La Minghetti si. Seguo sempre Como Zero e lei tutte le volte commenta in modo rancoroso qualsiasi cosa riguardi la Bartolich, qui parlando di inconsistenza , termine quanto mai fuori luogo per una persona così a cui tutti riconoscono competenza e capacità innegabili, perfino io che sto dall’altra parte. Ha un problema personale con lei? La risposta è stata secca? Ha fatto bene. Le dice ” Me lo dica con nome e cognome” la signora ha gli attributi, lei Giorgio nasconde come il suo amico “amico di Giorgio” che sarà sempre lei immagino. Questa sì è una bella differenza. Nite-nite sa il cacchio cosa commenta parlando già come se il candidato fosse la Minghetti , d’altra parte se sceglie gli assessori sarà così . Però le elezioni bisogna prima vincerle , prima di scegliere la giunta. Usi il cervello. Lei prima di collaborare con qualcuno e che si presenta come sicuramente candidata non gli / le chiederebbe cosa pensa dei problemi della città? Dove sarebbe lo scandalo? Caso mai lo scandalo è il contrario, che si parli solo di nomi e mai della città. Perderete ancora. Signora Bartolich l’invito è sempre valido .Lei ha una grinta spettacolare
Me la vedo bene la Bartolich a braccetto con Caprani, lo zio Butti e la Locatelli !!! :))
E comunque immagina male: non sono giorgio ma un suo amico…
Eh no caro Mario, non facciamo finta di non sapere come funzionano le cose. Entrambe puntano a essere candidate e la stessa Bartolich non si è mai nascosta.
Ha un partito che spinge per lei (Civitas), ha confermato la cosa (“devo sciogliere la riserva”), è intervenuta varie volte pure qua su Comozero e la situazione è chiara “Sul tavolo, come noto ci sono due nomi. Quello di Barbara Minghetti e quello di Adria Bartolich”. Queste sono le posizioni dei partiti, mica dichiarazioni mie.
Vuole tirarsi indietro? Liberissima di farlo, lo comunichi a chi di dovere (Magatti), mica a uno stupido lettore dei tanto vituperati giornali, come il sottoscritto.
Fino ad allora è in gioco (mica che l’abbia tirata in ballo io) e non può offendersi se le viene fatta la stessa domanda che lei pone agli altri “supposti candidati”.
Nulla di peronsale, nessun giudizio su quello che può aver fatto nei decenni scorsi, ma se si offende, per me è incosistente sul punto.
Non è che ogni critica vada presa come un attacco personale, le elementari le abbiamo finite tutti da un pezzo.
Poteva condividere le sue idee, ha scelto di attaccare l’utente anonimo.
Quando usava Comozero per rispondere al Gioele di turno e lanciare il proprio nome, l’anonimato non era un problema; quando invece arriva una critica, si mette a storpiare i nomi? Abbiamo già Rapinese che fa così, basta e avanza, grazie!
Mamma mia giorgio, hai scritto un commento perfetto. Quasi quasi mi dispiace di non essere te…
Ci mancherebbe altro, nei salotti non si usa . Per questo stimo la Bartolich pur essendo di destra, non è una donna manovrabile, la sua preparazione è indiscussa e quello che ha fatto se l’è tutto guadagnato. Signora Bartolich , non corra dietro a nite-nite sa il cacchio cosa, Giorgio o sa il cacchio cosa . Passi a destra . L’accogliamo a braccia aperte.
A quanto pare, per alcuni non è chiara una cosa che dovrebbe essere evidente per qualsiasi persona con un minimo di intelletto. Il dibattito è diventato pubblico perchè qualcuno lo ha fatto diventare tale.
Dai giornali si apprendono e si sono apprese due cose:
1) Le correnti sono ancora profondamente in disaccordo.
2) E’ stata fatta una candidatura pseudo-ufficiale.
Non vi nascondo che faccio fatica a trovare una qualche tipo di connessione logica tra queste due notizie.
Mi pare ovvio che le diverse parti sono in conflitto, ma perchè questo conflitto non viene gestito in via riservata e vengono fatte uscire sempre notizie che poi vengono smentite o rielaborate?
La candidatura della sign. Minghetti da chi è stata decisa?
Il segretario del PD è uscito riimpastando una notizia che era stata, ormai, data per assodata. Forse, anche, un po’ in difficoltà; anche perchè una cosa nuova è avvenuta dopo l’ipotesi della candidatura della sign. Minghetti. La candidata è uscita subito pubblicamente rilasciando un’ intervista e parlando delle eventuali persone che avrebbero dovuto entrare nella sua “squadra”. A questo punto mi viene da supporre che non ci sia stata chiarezza nemmeno nei confronti della candidata stessa, oltre che, come al solito, tra correnti e nei riguardi degli eventuali elettori. E’ inutile stare qui a lanciare frecciatine nei confronti della sign. Bartolich per come ha risposto. Nemmeno io sono d’accordo sui toni, ma anche quelli di certi commenti non mi sono sembrati proprio signorili. Di per se ha, anche, ragione; come si fa a dire che lei dovrebbe discutere del proprio programma, quando non è stata ancora ufficialmente candidata, prima di chiederlo alla sign. Minghetti, che, però, ha messo like al post sulla propria candidatura ed è intervenuta pubblicamente)?
I giornali fanno i giornali, rilanciano indiscrezioni su chiunque, a volte a caso, a volte con qualcosa di concreto dietro. Di nomi ne abbiamo visti mille (De Santis, Traglio, Cesareo, etc..).
Poi però arrivano le dichiarazione reali, ad esempio Magatti che ha messo Bartolich e Minghetti sullo stesso piano: “Sul tavolo, come noto ci sono due nomi. Quello di Barbara Minghetti e quello di Adria Bartolich”.
O Magatti ha detto una boiata (che Bartolich dovrebbe smentire) o pari sono, quindi prima di chiederlo agli altri, che proponga il suo. Tertium non datur.
https://comozero.it/politica/minghetti-candidata-sindaco-gelo-magatti-tutti-sanno-che-preferiamo-bartolich-il-confronto-prosegue-ma-e-solo-finito-il-primo-tempo/
Buonasera sign. Giorgio, la ringrazio di avermi risposto. Mi lasci esprimere la mia perplessità sui suoi commenti. Non capisco se stia cercando di prendere in giro tutti o se stia solo prendendo in giro se stesso. Pensavo che il mio commento fosse chiaro. Ho espresso dubbi sul passaggio in sede pubblica che ha coinvolto la sign.ra Minghetti. Avvenuto prima che Magatti facesse quella dichiarazione pubblica di cui lei parla. Io non so quale sia esattamente la dinamica interna, ma la dichiarazione del sign. Magatti mi fa pensare che gli articoli sulla candidatura della sign.ra Minghetti non seguissero proprio una linea ufficiale per tutto il partito, ma una linea ufficiale solo per i suoi sostenitori (che in questo caso avrebbero mandato avanti il candidato usandolo) oppure direttamente per il candidato (ma credo e spero che non sia stato così). Se prendiamo in considerazione la prima ipotesi quello che viene da commentare è che è ovvio che se una parte si impone pubblicamente anche l’altra lo fa.
Io capisco che lei abbia le sue preferenze, ma certe cose sono evidenti. La sign.ra Bartolich avrebbe dovuto discutere di eventuali programmi privatamente e non pubblicamente. A questo punto, però, mi chiedo se anche lei sia stata travolta dalla manovra pubblica come, probabilmente, vi è stato travolto il sign. Magatti. Per quanto riguarda la sua affermazione sui giornalisti. Sappiamo entrambi benissimo che le notizie in politica non vengono mai date per caso. Soprattutto se un eventuale candidato è nel consiglio di amministrazione di qualche giornale. Mi permetta di darle un consiglio, sia meno fazioso perchè ciò potrebbe rivelarsi controproducente per chi o cosa lei difende. Saluti.
Si figuri, a domanda rispondo più che volentieri.
Temo lei confonda piani diversi; parla di correnti e linea ufficiale di tutto il partito quando invece si discute di un’area politica popolata da svariati partiti (Svolta Civica, Pd, Civitas, ma anche Azione, IV, etc..) che storicamente ha difficoltà ad andare d’accordo su qualcosa. Se aspettiamo una linea ufficiale e comune di tutti, si fa maggio. D’altronde ci sarà pure un motivo se son 10 partiti diversi.
Le prime dichiarazioni pubbliche fatte volutamente uscire sulla stampa furono quelle di Civitas “in un prossimo incontro proporremo due nomi al PD”. Roba di 3-4 settimane fa.
Non ho idea di come sia poi andata la discussione ma mi è sembrato chiaro il tentativo: provare a giocare d’anticipo, con tanto di dichiarazione ai giornali per mettere pressione. Credo fortemente che Bartolich fosse uno di quei due nomi. E le varie uscite pubbliche successive qui su Comozero credo confermino la mia ipotesi.
Nulla di male ovviamente, ma tutto successo nelle settimane scorse, ben prima che uscisse il nome Minghetti.
Credo sia stato proprio quel passaggio volutamente pubblico ad innescare tutta una serie di reazioni e pronti riposizionamenti degli altri partiti. IV aveva già sentito Traglio, il PD avrà fatto i suoi sondaggi cercando di prendere tempo e infine Svolta Civica se ne è uscita con Minghetti.
Viste le prime reazioni positive al suo nome (IV e Azione che dicono si, il Pd che si dichiara favorevole), Civitas si è trovata presa in contropiede e ha dovuto a riformulare la propria posizione, cercando tuttavia di tenere un tono “Minghetti è un nome come un altro, sul tavolo ce ne sono due”.
Classici giochi politici, come dice lei “se una parte si impone pubblicamente anche l’altra lo fa”, ma stavolta è proprio Civitas che seppur ci abbia provato per prima, si è trovata con le cose che non sono andate come sperava.
Bartolich sembra sia rimasta spiazzata anche lei (succede) e ora cerca di far passare il messaggio che lei non sia mai stata candidata nè proposta da nessuno.
Ognuno crederà alla versione che preferisce.
Mamma mia che personaggio!
Meno male che la candidata sarò la Sig.ra Minghetti, tutto un altro spessore ed educazione!
Bartolich è l’unica che pone i contenuti ed i programmi prima dei nomi. Ha una carriera politica di tutto rispetto,è stata una sindacalista volitiva e competente, ha un’idea di città espressa da sempre, mette il sociale al primo posto. A fronte di commenti superficiali e generici sul suo conto risponde in modo spigoloso ad un lettore di Como Zero. Lo fa non badando al politicamente corretto e dimostra di essere una persona che ha un anima e dei sentimenti. Sarebbe stata un’ottima candidata, la ritengo indispensabile per compensate l’impoliticita’ di Minghetti. Alla faccia dei salotti della borghesia radical chic comasca
Il suo è stato il primo nome ad uscire, senza un programma dietro, ma viene descritta come l’unica che antepone i contenuti al nome.
Sarà come dici tu, devo essermi perso qualche passaggio; se me lo può mostrare, ben lieto di essere smentito.
Liscia o gassata? Se donna ha da essere (ipotesi del resto auspicabilissima), come candidata del centrosinistra (ma la sinistra dov’è?), personalmente auspicherei una terza ipotesi. Ritengo infatti che sia l’ambiziosa in carriera che la ruspante d’annata siano inadeguate per ricoprire questo ruolo, tantomeno quello di sindaco. Se a qualcuno interessa potrei anche spiegare il perché. Nel frattempo mi chiedo se nel frattempo si possa fare un piccolo sforzo in più verificando altre risorse tra nomi meno conosciuti ma forse anche meno ingombranti. Anche perché il “non detto” del pescare tra quelli più conosciuti equivale a lasciar intendere che la notorietà da sola risolva ogni problema, concetto completamente errato.
Chissà perché ma penso che la signora Minghetti non userebbe questi termini in risposta ad un commento. E questo è già apprezzabile, a mio modesto parere.
È positivo questo confronto proprio perché le due signore rappresentano le anime del centrosinistra cittadino. La mediazione a questo livello tra due donne intelligenti è una grande opportunità soprattutto adesso che siamo a sei mesi dal voto. Non sono più praticabili le solite inconcludenti discussioni tra listarelle civiche formate da devoti rivoluzionari; nostalgici della sinistra doc; piccoli partiti liberalsocialisti, partiti ambientalisti, movimenti stellati e liste laiche della Como bene. Ed è difficile pensare che la mediazione del giovane segretario del PD, preso a sedare le faide interne al suo partito, possa trovare in tempi rapidi una quadra. È sicuramente meglio che se la vedano tra loro. Tra l’altro, e prendo alla lettera le bacchettate sulla zucca che l’onorevole mi ha tirato su queste pagine, l’esperienza politica di Adria Bartolich compensa l’unico rischio che si vede all’orizzonte per Barbara Minghetti. Riuscirà a districarsi tra i tanti in cerca di protagonismo che popolano la sinistra cittadina?
Caro Giorgio sa il cacchio cosa,
1) inconsistente sarà lei che sparacchia coprendosi nell’anonimato
2) io non sono ancora candidata a nulla perchè le candidature non sono i titoli sui giornali ma scelte decise nei luoghi competenti
3) se ha il coraggio di mettere anche il suo cognome sono disposta , fin da ora, ad organizzare un bel dibattito pubblico con lei ( inteso come Giorgio sa il cacchio cosa) e dirle cosa penso sui vari problemi della città , sempre ammesso che oltre le battute lei (sempre Giorgio sa il cacchio cosa) possa esprimere anche delle idee…ma sono ottimista e ho fiducia nell’umanità
Ma che rispostina spocchiosa e piccata; quasi si direbbe che l’abbia colpita nel segno.
La questione è semplice: lei che ai giornali non ha mai proposto alcuna idea di città, ma d’improvviso la pretende dagli altri. Atteggiamento supponente, se permette.
Per il resto candidata l’ha resa Magatti prima e l’ha confermato lei stessa dopo “non ho ancora accettato”: inutile lamentarsi dei titoli dei giornali quando è la prima ad usarli.
Ne accetti critiche e reazioni (anche da un anonimo lettore), oppure smetta di usarli; la scelta è sua.
Un applauso per la risposta. Siamo al 100%: Bartolich colpita nel segno due volte su due…
In che senso? Bartolich, senza aver mai esposto “cosa pensa della città e che programma ha”, pretende che siano gli altri a confrontarsi con lei?
Come se fosse il Papa a dover elargisce la propria benedizione.
Nome buttato nel calderone da Magatti, ma veramente inconsistente. Meno male che è destinata a rimanere tale.