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Sosta più cara: stroncatura forzista di Andrea Bernasconi (con Fantozzi e Corazzata pazzesca)

E’ vero, alla fine si parla di una citazione. Ma che citazione, però. Una delle più celebri di tutti i tempi, almeno per la cinematografia italiana. Sveliamo l’originale: “Per me, la Corazzata Kotiomkin (sic) è una ca…a pazzesca”.

E’ del tutto probabile che molti abbiano già scoperto l’arcano. Si tratta della mitologica scena del film “Il secondo tragico Fantozzi” in cui il ragioniere più amato d’Italia, alla fine di un drammatico cineforum aziendale in serata di partitone di calcio, stronca “La corazzata Potëmkin”, film di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn.
Che c’entra tutto questo con articolo di politico su Comozero.it? Molto.

A utilizzare esattamente quella citazione, infatti, è stato il presidente di ComoCalor nonché noto esponente di Forza Italia, Andrea Bernasconi. E l’oggetto degli strali fantozziani è nientemento che il provvedimento appena varato dalla giunta Landriscina sulla sosta in centro città.

Ovvero, l’innalzamento sperimentale per 6 mesi della tariffa per la prima ora di sosta nei posti blu da un euro a un euro e cinquanta centesimi in viale Lecco, via Manzoni, via Foscolo, Largo Leopardi, Lungo Lario Trieste e viale Varese (fra piazza Cacciatori delle Alpi e via Cinque Giornate). E poi – nelle stesse zona con in più l’area di sosta accanto ai giardini Maggiolini, lateralmente a piazza Verdi – il tetto massimo di 2 ore per lasciare l’auto (qui tutti i dettagli).

Ebbene, come si vede sotto con il post originale, Bernasconi su questa serie di novità si è testualmente espresso così: “Non ci sono abbastanza parcheggi. Bene! Allora aumentiamo la tariffa e limitiamo il tempo di sosta a due ore massimo al giorno. Seguono i famosi 92 minuti di applausi!!”. Dove i 92 minuti di applausi sono un richiamo quanto mai esplicito alla famosa “ca…a pazzesca” del film di Fantozzi.

Insomma, una stroncatura devastante della decisione dell’esecutivo di Palazzo Cernezzi da parte del forzista, il quale peraltro, proprio dietro nomina diretta del sindaco Mario Landriscina, è ora presidente di ComoCalor.

Da vedere, ora, al di là del caso specifico, se Bernasconi abbia soltanto aperto la strada a frattura ben più ampia di un singolo punto di vista personale tra la giunta e l’intera Forza Italia o se, invece, il caso sia destinato a rimanere isolato pur con tutto il suo evidente peso politico.

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