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Svolta Civica: “Arti Libere non ha depositato i rendiconti entro il termine. Ennesimo insuccesso del Natale di Rapinese”

“Gli uffici di Palazzo Cernezzi hanno certificato che, ad oggi, nessuna rendicontazione relativa alla manifestazione è stata consegnata da parte degli organizzatori del Mercatino di casette natalizie, quando la documentazione dettagliata sarebbe dovuta essere presentata entro il 31 marzo scorso”. Così fa sapere in una durissima nota la lista Svolta Civica, rappresentata in Consiglio comunale dall’ex candidata sindaco Barbara Minghetti, Vittorio Nessi (capogruppo) e Luca Vozella. Dell’argomento ci eravamo occupati giusto qualche giorno fa: Natale, Arti Libere muove i legali: chi doveva pagare le ambulanze? Pellicani: “Perdite tra 30 e 40mila euro”. Oggi ultimo giorno per consegnare i conti. Dunque l’associazione non ha presentato il documento previsto dal bando di gara nonostante il termine fosse perentorio, da evidenziare invece come entro il prossimo 31 maggio l’organizzatore dovrà corrispondere al Comune il 10% del fatturato realizzato tra il 26 novembre 2022 e l’8 gennaio 2023 da destinare in beneficenza.

Ecco la nota completa:

Il Natale a Como del sindaco Rapinese si arricchisce dell’ennesimo insuccesso con ulteriori danni per il Comune
Gli uffici di Palazzo Cernezzi hanno infatti certificato che, ad oggi, nessuna rendicontazione relativa alla manifestazione è stata consegnata da parte degli organizzatori del Mercatino di casette natalizie, quando la documentazione dettagliata sarebbe dovuta essere presentata entro il 31 marzo scorso.
Ricapitolando: il sindaco ha voluto a tutti i costi organizzare una manifestazione natalizia sulla falsa riga di quelle precedenti, ma spezzettandola in micro bandi e affidamenti diretti che non hanno portato ad alcuna forma di concorrenza, hanno abbassato la qualità complessiva dell’evento, hanno comportato un costo di oltre 100mila euro per l’amministrazione (mentre in passato lo stesso era nullo o molto contenuto) e, dulcis in fundo, non produrranno nemmeno la tanto sbandierata beneficienza promessa da Rapinese, che sarebbe dovuta essere il frutto del 10% dei ricavi delle attività delle casette.
A ciò vanno sommati 20mila euro che la Croce Rossa Italiana ancora reclama per il servizio reso e mai pagato.
Da qualsiasi parte la si guardi, è chiara una cosa: l’unica vera iniziativa ideata e gestita da Rapinese (e non ereditata dalle precedenti amministrazioni) è stato un insuccesso assoluto.

Svolta Civica

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6 Commenti

  1. Per il bene di Como, sarebbe meglio se questo sindaco e questa giunta cominciassero ad azzeccarne qualcuna.
    Peccato che servirebbe da parte loro autocritica finalizzata a trovare cosa non ha funzionato fino ad oggi, e quindi capire cosa cambiare.
    Tanto per cominciare potrebbero analizzare il fallimentare evento “Natale a Como”; un consiglio alla giunta: ci sono fantastici metodi per raggiungere lo scopo, il mio preferito è il diagramma di Ishikawa.

  2. Sempre meglio.
    Comunque la scadenza del 31.03.2023 rientra nei 3/6 mesi abituali? Poi proprio con la Croce Rossa di Como di questi tempi ci vuole un bel coraggio.
    Per l’anno prossimo ci saranno comunque i fuochi d’artificio. L’umiltà non abita di casa in Comune !!!!

  3. Ahahahahahahahahahahahaha,
    e adesso il Sindaco come si giustificherà?
    Di chi sarà la colpa?
    Chi sono gli attentatori che hanno minato il suo lavoro?
    Dilettanti allo sbaraglio, sono tutti dilettanti allo sbaraglio.
    Anzi, allo sbaraglio c’è solo Como!!!
    Il Sindaco non ne infila una giusta….un motivo ci sarà o no?

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