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“Tecnologia che rischia di essere già obsoleta”. Cantù, FdI boccia lo smart parking da 800mila euro

Dubbi, perplessità, rischio di una spesa eccessiva rispetto ai benefici tecnologici. A Cantù, Fratelli d’Italia non rinuncia a essere la “coscienza critica” all’interno della maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Alice Galbiati (Lega) e anche sulla prossima rivoluzione della sosta assume un atteggiamento più che prudente. Anzi, nettamente scettico.

Ma se la materia specifica è chiarita, molto interessante è anche la lunga premessa con cui il gruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Cernezzi motiva questa e le tante altre uscite dissonanti rispetto alla maggioranza di cui pure fa parte.

“Noi non siamo l’opposizione all’interno della maggioranza – scrivono – ci dipingono così, siamo sicuramente una voce “fuori dal coro”, poiché la vocazione del nostro partito è quella di essere dalla parte del cittadino sempre e di far valere il nostro ruolo politico per portare alla luce quello che non va bene in questa città”. Si coglie, insomma, tutta la sofferenza per l’appartenenza a una “coalizione inevitabile” ma evidentemente tutt’altro che ben digerita.

E infatti, secondo passaggio: “Abbiamo provato a farlo in Consiglio Comunale e ci è stato detto che potevamo telefonare, abbiamo provato a farlo nelle riunioni di maggioranza e sono state disattese le nostre richieste, abbiamo seguito le vie istituzionali e non abbiamo trovato risposte, per cui abbiamo deciso di dirlo a tutti attraverso i media e poi qualcuno si farà un’opinione, qualcuno farà una scelta e sicuramente qualcuno non sarà d’accordo”.

Tornano al tema della sosta smart, Cantù è alla vigilia di un grande cambiamento: su progetto della controllata Canturina Servizi da circa 800mila euro, l’amministrazione (che ha approvato il pacchetto nell’autunno scorso proprio con l’astensione di Mirko Gaudiello di FdI) cambierà tutti i parcometri ormai vecchi e li sostituirà con apparecchi nuovi tramite cui si potrà finalmente pagare con carta di credito a app dallo smartphone. Proprio su quest’ultimo punto, però, ecco i dubbi di Fratelli d’Italia.

“Non vediamo l’ora che si arrivi a questa grande innovazione della sosta canturina con l’introduzione dello Smart Parking – hanno premesso Raffaele Marcantonio, Valeriano Maspero e Natalia Cattini – Da un punto di vista delle funzionalità, la vera innovazione non sta solo nel pagare la sosta con il telefonino, che per Cantù sarebbe un salto nel tempo pazzesco, ma quello di avere un parcheggio disponibile senza girare a vuoto per la città, una vera e propria rivoluzione per chi deve districarsi tra i sensi unici del centro alla ricerca di un parcheggio”.

I dubbi, però, stanno nell’esito della ricerca del posto libero via app: “Sull’applicativo 4Park risultano 2 parcheggi liberi in via Roma, visto l’evento più unico che raro, prenota lo spazio, chiude il telefonino perché è dotato di una vettura con le funzionalità di navigazione e viva voce integrato e si rimette alla guida verso il parcheggio. I tempi di percorrenza negli orari in cui si fatica a trovare parcheggio, diciamo che possono oscillare dai 5 ai 12 minuti e molto probabilmente nella migliore delle ipotesi, il parcheggio sarà già stato occupato, nella peggiore verrà occupato dall’auto davanti, il cui conducente non vorrà sentir ragioni del fatto che quel posto era stato prenotato”.

Perplessità sono state espresse anche sul fatto che “verosimilmente questa prospettiva nella più rosea delle ipotesi non vedrà la luce prima del prossimo anno. Nel frattempo dovremo continuare a litigare con l’ausiliario che non vuole sentir ragioni sul fatto che non funzioni il parchimetro, non ci siano cambiamonete o sistemi di pagamento alternativi. Oppure chiedere a gran voce che nel frattempo si trovino soluzioni intermedie a questo grande e dispendioso innovamento tecnologico che la città di Cantù ha deciso di intraprendere”.

Infine, i meloniani hanno “proposto a Canturina Servizi l’introduzione del sistema EasyPark per sopperire ai gravi disservizi causati dal mancato rinnovamento delle colonnine di pagamento” ma “Canturina Servizi ci ha inoltrato la risposta del tecnico incaricato il quale in buona sostanza ci ha fatto sapere che ritiene inutile avere due sistemi che in futuro si equivarrebbero (per completezza d’informazione aggiungiamo noi, solo nei servizi vista l’enorme disparità di costi tra i due sistemi)”.

“L’applicazione 4Park conta allo stato attuale (fonte Google Play) più di 500 download – concludono i meloniani canturini – non ci è dato di sapere quanti possano essere quelli su AppStore ma possiamo considerare il valore del servizio nelle recensioni lasciate dagli utenti. Paragonandolo con l’applicazione “equivalente”, EasyPark ci ritroviamo con più 5 milioni di installazioni solo su Google Play, inutile in questo caso soffermarsi sulla portata dell’applicativo visto che è installato anche di serie sulle automobili, permettendo di essere usata senza soste grazie ai comandi vocali e senza distrazioni per l’automobilista”.

Molti altri i dubbi sollevati sul sistema, tanto che hanno prodotto un durissimo un inciso conclusivo sul rischio che Cantù adotti “una tecnologia che rischia di diventare obsoleta un quarto d’ora dopo che è partito il camion da Verona per venirla ad installare”.

Chiesto, in ultimo, a Canturina Servizi, l’accesso agli atti che hanno portato alla scelta di questo progetto.

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