Il caso delle telecamere a riconoscimento facciale di Como, finito al centro dell’inchiesta di Wired (firmata dal giornalista comasco Philip Di Salvo con con i colleghi Laura Carrer e Riccardo Coluccini) è diventato politico e viaggia su un doppio piano. Ieri l’annuncio della deputata dem Chiara Braga che insieme con collega Filippo Sensi un’interrogazione al Governo “per verificarne gli aspetti di competenza”.
Como, telecamere con riconoscimento facciale: caso in Parlamento dopo lo scoop di Philip Di Salvo su Wired
Oggi un altro dem, il capogruppo in Consiglio comunale, Stefano Fanetti, fa sapere che la questione sarà al centro dei lavori della commissione Sicurezza.
Spiega:
Il presidente della Commissione speciale per la sicurezza urbana, Vittorio Nessi, d’accordo con gli altri membri, ha accolto la mia proposta di discutere dell’importante tema delle telecamere a riconoscimento facciale installate a Como, nella prossima seduta prevista per il 22 giugno.
Nel frattempo farò una richiesta di accesso agli atti per avere tutta la documentazione necessaria a chiarire le implicazioni di questo tipo di tecnologia per la nostra città, come messo in luce dalla recente inchiesta di Wired Italia.
Alla seduta di commissione saranno presenti il comandante della Polizia Locale Donatello Ghezzo e l’ingegner Giovanni Fazio, dirigente comunale per l’innovazione tecnologica.
Ovviamente, se avete delle domande che volete vengano poste all’attenzione della commissione non dimenticate di scrivermi qui sotto, nei commenti, o in posta.
3 Commenti
A Luisa Corti:
come al solito chi paga le tasse, non chi le evade.
Soldi buttati: chi paga ?
Aglia aglia alla Zarina violazione dei diritti alla Privcy ???