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Attualità, Politica

Terza linea forno Acsm, durissimo Rapinese: “Commissione inutile. Ecco la mozione per dire no, cosa faranno i partiti?”

Il progetto per la realizzazione della terza linea del termovalorizzatore di Acsm è al centro di un confronto politico durissimo in questi giorni (qui tutte le cronache).

Solo ieri raccontavamo dell’intervento dei consiglieri comunali Pierangela Torresani (gruppo misto) e Alessandro Rapinese (lista Rapinese e candidato sindaco alle prossime amministrative). Ebbene proprio quest’ultimo oggi ha fatto sapere di aver preparato una mozione che presto arriverà in discussione nell’aula del Cernezzi. Il documento (sotto) chiede al Consiglio comunale di esprimere “parere contrario alla realizzazione della terza linea del termovalorizzatore oggetto della richiesta di Acsm Agam Ambiente Srl”.

Rapinese ha reso pubblica l’iniziativa con un’ampia presentazione diffusa tramite il suo sito, canali social e newsletter (qui la trovate integrale).

Scrive:

In questi giorni a Palazzo in discussione c’è un tema fetido: si discute di fanghi. Si discute di fanghi talmente puzzolenti e inquinanti che in altri luoghi, poi guardatevi il servizio di Report, intere comunità hanno visto le loro vite irrimediabilmente rovinate. Ovviamente nessun comasco sano di mente vorrebbe riempire la propria città di fanghi puzzolenti e, ancora ovviamente, nessun comasco sano di mente vorrebbe ingrandire e potenziare un forno inceneritore operante sul proprio suolo…però alla base di questo ragionamento ci sono due domande: 1) I comaschi sono ben informati dai mezzi di informazione (A2A spende un sacco di soldi in pubblicità sui media)? 2) I comaschi sono a conoscenza delle dinamiche partitiche? […]

Avendo i comaschi perso il controllo dell’azienda hanno perso anche il controllo di ciò che viene infilato nel loro forno inceneritore.

Un esempio? I comaschi per alleggerire le emissioni del loro forno si sono dati, con eccellenti risultati, alla raccolta differenziata. Bene. Cosa hanno fatto i partiti per premiarli? I partiti sono andati in giro per l’Italia a raccattare rifiuti, per riempire il forno dei comaschi con immondezza di altre località. Vantaggi per i comaschi: zero. I vantaggi ambientali sono solo per chi un forno sul proprio territorio non lo vuole! […] Torniamo però al tema. Cosa sono i fanghi che i vertici dei partiti regionali vogliono trattare a Como? I fanghi sono le rimanenze solide delle operazioni di depurazione delle acque. Insomma, i fanghi sono tutto ciò che di solido passa nel sistema fognario. […] Arrivo a ciò che mi è più caro: cosa poteva fare il consiglio comunale? Una cosa semplice: dire ai politici regionali che l’estratto di merda e veleni di cui vogliono fare diventare Como la capitale se lo devono smaltire a casa propria e che Como ha già un forno inceneritore bello grosso e che i comaschi non lo vogliono rendere ancora più seducente […]. Cosa hanno fatto invece le marionette dei vertici partitici regionali? Hanno forse parlato con le loro segreterie dicendo loro di togliersi dalla testa di riempire Como di camion puzzolenti in arrivo da tutta la regione (anche se poi con ogni probabilità i camion arriveranno da tutta Italia)? NO. Le marionette cosa hanno fatto? Hanno cincischiato prendendo per i fondelli i comaschi (ai quali però in campagna elettorale dicono di volere bene). I partiti hanno pensato bene di creare una INUTILE commissione speciale (commissione che avendo i normali poteri delle commissioni permanenti già in essere è VERAMENTE totalmente inutile) al fine di approfondire la questione”.

Come detto l’intervento integrale è nel link sopra. Qui la mozione preparata da Rapinese (che presentandola chiede: “Come si comporteranno i partiti con questo documento?”):

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Il Capitano dell’unica vera Lista civica comasca mostra di voler usare appieno i poteri consiliari che nessuno del resto gli può togliere.
    La Lista Rapinese, ed il suo non piccolo consenso antagonista del sordocieco sistema partitico, è un fenomeno politico che i partiti, oltre che alimentare con la protervia amministrativa, hanno cercato per troppo tempo soltanto di contrastare e contenere: assolutamente mai però di comprendere, sempre evitando del resto qualsiasi confronto, magari teso, difficile ed aspro, su temi comuni.
    Staremo a vedere, alla prossime elezioni, quanto sia pagante questo approccio alla situazione.

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