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Totale Lissi in Consiglio: “Migranti, Segre, Iotti, Bibbiano e Salvini. Sardine? Mia speranza”

Come sempre (in) piena, totalmente impregnata di passione.

Può anche non piacere, ci sta, ma la Dem Patrizia Lissi non manca mai d’ardore e di quel fazzoletto partigiano che mostra – talora fisico e orgogliosamente indossato o, come oggi, idealmente vestito – ogni volta che si butta (pure a gamba tesissima, strutturalmente e comprensibilmente irritante per la maggioranza) nel dibattito politico e pubblico.

Insomma, lei è LA pasionaria: mai sostantivo fu tanto calzante da queste parti (si conceda l’analogia, per alcuni sdrucciola però affatto casuale: solo Alessandra Locatelli è tanto equivalente in città, sul fronte diametralmente opposto ma altrettanto pieno di consenso, è un fatto).

E le passioni, gli amori, che siano verdi, rossi, azzurri o d’altre tonalità, se civili, parlano sempre a qualcuno.

Così stasera, nell’agone del Cernezzi. Dove non ha mollato il colpo. Tra migranti, sbarchi, Ong, Salvini, Nilde Iotti, Bibbiano e Liliana Segre.

Ecco l’intervento, parola per parola:

Come siamo caduti in basso con la politica fatta di slogan, bugie e odio. Ho letto gli ultimi dati pubblicati dal Viminale sulle migrazioni.

Gli sbarchi sono sotto controllo nonostante sia tornata la piena operatività delle navi ONG nel canale di Sicilia e nel mediterraneo. C’è un interessante studio universitario che conferma che che non c’è mai stato nessun collegamento fra la presenza delle navi e numero dei migranti che partono. Quante bugie, cattiverie,insulti verso le ONG.

L’accordo europeo sui ricollocamenti, l’altra parte del fenomeno migratorio che l’ ex ministro Salvini ha pensato bene di non affrontare, con la ministra Lamorgese funziona: 172 trasferimenti in 3 mesi, mai successo in 14 mesi con il vostro capitano.

Quando un giornale, lo chiamo giornale perché sono gentile, fa un riferimento volgare, infanga con cinismo  e allusioni becere, la prestigiosa figura di Nilde Iotti (poi parliamo di violenza alle donne, solo parole…).

Quando alcuni partiti hanno strumentalizzato la vicenda di Bibbiano, infangando il sindaco (ora libero e che, secondo la Cassazione non doveva essere arrestato). Sindaco che, in una recente intervista, riferisce di aver ricevuto un mare di insulti e minacce di morte (a lui, a sua moglie e a suo figlio).
Insulti e minacce di morte che riempiono anche le pagine social di autorevoli figure istituzionale a livello nazionale.

Anche in Comune, l’ex vicesindaco Locatelli, se ne era uscita con un “Parleteci di Bibbiano!”

Quando una donna come Liliana Segre ha dovuto ricevere una scorta.

Report, qualche mese fa, svelava i legami tra Lega, Savoini, Russia, petrorubli, moscoviti, movimenti nazifascisti e internazionali sovranisti: in un paese quasi normale l’ex ministro avrebbe dovuto chiarire in Parlamento, in un paese normale si sarebbe dovuto dimettere immediatamente, in questo paese, invece, il giornalista, autore dell’ inchiesta Giorgio Mottola viene insultato, minacciato, deriso.
Mi verrebbe da dire che povero Paese l’Italia ma quello che ho provato ieri alla manifestazione delle sardine mi ha ridato speranza.

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