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Traglio: “Prometteva la prima mezz’ora gratis, ora rincara i parcheggi. Il pacco di Landriscina”

Si accende subito la polemica sulla decisione della giunta comunale di Como di introdurre una serie di modifiche (sperimentali, per 6 mesi) a costi e orari per la sosta in centro. Due le novità varate ieri: l’innalzamento della tariffa da un euro a un euro e cinquanta centesimi in viale Lecco, via Manzoni, via Foscolo, Largo Leopardi, Lungo Lario Trieste e viale Varese (fra piazza Cacciatori delle Alpi e via Cinque Giornate). E poi – nelle stesse zona con in più l’area di sosta accanto ai giardini Maggiolini, lateralmente a piazza Verdi – il tetto massimo di 2 ore per lasciare l’auto (qui tutti i dettagli).

Ad andare all’attacco è il consigliere di Svolta Civica ed sfidante di Mario Landriscina, Maurizio Traglio. “Aveva promesso mezz’ora di parcheggio gratuito – affonda Traglio – invece ha regalato un aumento del 50% per le prime due ore. Ecco il pacco di Natale di Landriscina”.

“A parte il fatto che creare maggior turn-over nei parcheggi più centrali della città non farà altro che aumentare le auto incolonnate in Convalle, specialmente nelle giornate di punta prenatalizie – rincara la dose Traglio – ma chi ha votato Mario Landriscina si rende conto della distanza siderale tra le sue promesse elettorali e le sue scelte?”.

In una nota allargata a tutti i gruppi di opposizione, i toni si alzano ancora: “Meno male che il centrodestra doveva fare la sosta gratis per la prima mezz’ora: siamo arrivati al punto che i cittadini comaschi e non solo, pagheranno ancora di più e oltre tutto per inquinare ancora di più”, scrivono Stefano Fanetti, capogruppo Pd, assieme al segretario provinciale Federico Broggi, a Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica, e Bruno Magatti, capogruppo di Civitas.

“Intanto, alzare il prezzo della sosta del 50% significa che il centrodestra certifica l’ennesima promessa mancata – dicono gli esponenti di opposizione – Ricordiamo tutti che in campagna elettorale fu sbandierato il progetto di portare la prima mezzora di sosta alla gratuità. Non ci stupisce che l’impegno non solo non venga mantenuto, ma che addirittura si vada nella direzione opposta. È un po’ la cifra di tutta questa contraddittoria gestione della città di Como”.

“Dare la possibilità di parcheggiare solo due ore al giorno, non è un’agevolazione per chi deve fare delle commissioni. Intanto, non possiamo decidere noi quanta premura mettere alle persone. Pensiamo che spesso chi si avvicina il più possibile al centro è anche chi ha più difficoltà a muoversi – aggiungono Fanetti, Broggi, Nessi e Magatti – Ma soprattutto è un modo per aumentare a dismisura il traffico veicolare e l’inquinamento, in un continuo turnover di auto che vanno e vengono ogni due ore per tutto il giorno, addirittura più di prima, nella speranza di trovare posto. E magari attendendolo ferme con il motore acceso. Ecologicamente, è proprio l’opposto di quanto bisogna fare con delle precise politiche di tutela dell’ambiente e della salute. Insomma, proprio non ci siamo”, concludono i consiglieri di minoranza”.

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Un commento

  1. Su aspetti come questo, ben venga che smentiscono i proclami ridicoli usati in campagna elettorale.

    Aumentare il costo della sosta e usare i ricavi per abbassare i costi (o aumentare i servizi) del trasporto pubblico.

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