Forse in virtù di aver mantenuto una discreta lucidità, lunedì scorso, nell’ambito di un dibattito sul futuro Ticosa ampiamente surreale, il Pd ora lancia un appello a sindaco e giunta: Vogliamo vedere il progetto del Comune”.
Contorsioni e surrealismo tra Forza Italia e opposizioni: Comune in Ticosa più vicino
“Non abbiamo preclusioni a prescindere, ma vogliamo vedere le carte. Abbiamo timore che sia un bluff, magari dal punto di vista della sostenibilità economica, ma per capirlo dobbiamo sapere cosa ha effettivamente in mente l’amministrazione comunale del sindaco Landriscina”, dicono Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco e Stefano Legnani, consiglieri comunali e segretario cittadino dem.
Dunque, le richieste: un’illustrazione e a breve in Commissione Urbanistica e poi “un’assemblea tematica per illustrarlo ai cittadini e condividerlo”, come peraltro già ottenuto dai dem in aula grazie all’approvazione di un ordine del giorno specifico.
“Ci sembra abbondantemente giunta l’ora – chiudono gli esponenti Pd – Anche perché rimane il fatto che il centrodestra è quello delle grandi opere, ma poi non hanno i soldi per fare il resto che forse è più urgente”.
2 Commenti
C’è una domanda fondamentale che, ad oggi, nessuno ha posto.
Il progetto presentato dall’Ass. Butti prevede di radere al suolo l’edificio (proprietà Nessi&Majocchi) dove attualmente è situato, al piano terra, Leader Price.
Considerato che un imprenditore privato giustamente non regala nulla a nessuno, avendo bilanci da far quadrare e dovendo tutelare il proprio patrimonio, qual è il “do ut des” che l’assessore ha in mente per convincere il privato a cedere l’area, anche tenuto conto che, in una ex-Ticosa riqualificata, tutti quei metri cubi hanno sicuramente un discreto valore?
Pensa al valore che può avere un immobile (es. un albergo) in pieno centro storico, magari ubicato al posto dell’attuale Palazzo Cernezzi. Oppure al valore di un ipotetico appalto avente ad oggetto la costruzione della nuova sede del Municipio in Ticosa; o ancora al valore di un altro ipotetico appalto avente ad oggetto la costruzione di un Albergo al posto dell’ala nuova di Palazzo Cernezzi, o, meglio ancora, al valore di una concessione di progettazione, costruzione e gestione di tale Albergo.