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Via i Decreti Salvini. Braga: “Cancellata una vergogna”. Molteni: “Sciagura e manifesto per l’invasione”

Il Consiglio dei ministri ieri sera ha sostanzialmente cancellato i Decreti Salvini. Tra le modifiche più importanti, la reintroduzione di forme di protezione umanitaria (ristretta a pochi casi dai decreti salviniani del 2019), come “protezione speciale” garantita a coloro che nel proprio Paese rischierebbero “trattamenti inumani o degradanti”.

Inoltre, nella riforma c’è la convertibilità di alcuni tipi di permesso di soggiorno in permessi per motivi di lavoro: oltre a quelli “per protezione speciale”, ci sono quelli “per calamità, per residenza elettiva, per acquisto cittadinanza o apolidia, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi, per assistenza minori”.

Ancora, per le navi di chi effettua salvataggi in mare, vengono cancellate le sanzioni amministrative e la confisca della nave, a patto che gli equipaggi informino, per ogni salvataggio, le autorità italiane e quelle dello Stato di cui battono bandiera. In caso di mancato avviso e di inosservanza dei divieti, scatteranno le sanzioni penali.

Reazioni di segno opposto, inevitabilmente, anche sul Lario.

Esulta la parlamentare Pd, Chiara Braga: “Cambiare le cose mettendoci tutta la determinazione che serve, perché in fondo è questa la ragione della politica. Cancellare finalmente la vergogna di leggi sbagliate e ripristinare il principio di civiltà per cui sicurezza e umanità, insieme, sono condizioni indispensabili per rendere migliore il nostro Paese”.

“Orgogliosa del mio Partito che non ha mai spesso di battersi tenacemente e con pazienza per questo – ha concluso Braga – E con il pensiero grato rivolto a chi ogni giorno, anche sacrificando la sua vita, non ha mai smesso di spronarci a fare il nostro dovere”.

Pesantissimo, invece, il commento dell’ex sottosegretario all’Interno per la Lega, Nicola Molteni.

“Il Governo PD/M5S ha cancellato i decreti Salvini e approvato il decreto Clandestini – ha detto – Una sciagura per il Paese. Un manifesto per l’invasione e per l’insicurezza. Daremo battaglia!”.

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2 Commenti

  1. Ma qualcuno può dire all’onorevole avvocato Molteni di spiegare perché il decreto sicurezza nel disciplinare i Centri per il Rimpatrio ha stabilito che i cittadini extracomunitari in attesa di rimpatrio vengano trattenuti presso questi centi per 180 giorni, al termine dei quali questo diceva, il decreto Salvini, se lo Stato Italiano non avrà provveduto al rimpatrio (spesso ciò non è possibile perché Salvini e Molteni quando erano al governo non si sono premurati da fare un solo accordo bilaterale in tal senso con gli Stati da cui provengono queste persone) li rilascerà dal centro con un foglio che intima loro di lasciare l’Italia.
    E Molteni viene a parlare di manifesto per l’immigrazione a proposito della cancellazione di quel decreto…

  2. Strano che si gioisca per l’abolizione del Decreto Sicurezza. Non è stato abolito. Sono state modificate quelle disposizioni, tra l’altro scritte molto male, che erano contrastanti con la Convenzione di Montego Bay sul diritto dei naviganti e le norme, mai applicate, che erano lontane ai principi di umanità che evidenziano le differenze tra un Paese Civile e un Paese non civile. Solo modificando in modo radicale la Legge Bossi-Fini, ormai assolutamente obsoleta, si riuscirà a cambiare radicalmente un impianto normativo che tende a considerare gli stranieri che vengono in Italia come portatori di minacce e non come vettori di opportunità.
    I decreti Sicurezza sono serviti solo per farci additare a livello internazionale alla stregua di uno Stato canaglia. In termini pratici non hanno risolto il problema dei rimpatri e tanto meno quello degli arrivi. Troppo onore per il capitano e il suo vice.

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