RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Violento attacco di Rapinese alla pagina Fb di satira RapiGoverno: “Come le BR e il Ku Klux Klan, venite fuori. Smettetela”

E’ solo una pagina di satira politica su Facebook come milioni di altre sul social di Mark Zuckerberg, ma RapiGoverno – i cui promotori e animatori non sono pubblicamente noti – si è meritata un attacco di una violenza spaventosa da parte del sindaco di Como. Il tutto, sempre via Facebook, tramite un video di 20 minuti con paragoni addirittura alle Brigate Rosse, alla mafia o al Ku Klux Klan, con decine e decine di commenti adoranti sotto il filmato (“Sei un grande”, “Avanti così”,  “Cercano vendetta”, “Si vergognino” ecc) senza la benché minima eccezione su toni e modi quasi al confine con l’intimidazione vera e propria (tutto questo, naturalmente, solo per chi può commentare e leggere la pagina personale del sindaco, viste le centinaia di persone espulse e bloccate, compresa la gran parte di questa redazione che non ha accesso personale al primo cittadino nemmeno via normale telefono, ndr).

“La maggior parte delle critiche che mi arrivano sono di soggetti che non hanno un nome e un cognome, usano nickname non rintracciabili e questo consente loro di parlare senza assumersi alcuna responsabilità – è l’esordio di Rapinese, prima di un paragone di una pesantezza evidentemente spropositata – Non è un caso che le peggiori associazioni, che ne so terroristiche, malavitose eccetera non siano pubbliche; cioè, la ‘ndrangheta non ti dice chi è l’addetto alla cocaina, quello agli omicidi o quello alla corruzione. Allo stesso modo, io temo che esponenti politici che ben conoscono le dinamiche che hanno portato il Comune a essere quello che è, poi allontanati dai cittadini che non li hanno votati alle elezioni, stiano usando i social nell’anonimato, senza assumersi responsabilità di ciò che dicono, per attaccare Rapinese”.

Viene poi citata espressamente la pagina RapiGoverno: “Si definisce sito web di informazione e media. Ma allora, se ti occupi di informazione, l’Italia l’ha ben disciplinata: devi essere iscritto a un albo (in realtà non per scrivere su facebook, ndr), dove si sa chi sei, cosa fai, ti formi, ci sono aspetti legati alla deontologia, sei responsabile se dai informazioni sbagliate. Se sei un media e hai un sito devi avere una partita Iva (non per facebook, ndr) devi essere tracciabile ed essere trasparente, eppure nessuno sa chi ci sia dietro. E’ grave perché se ti occupi di informazione o campagne mediatiche, allora lo puoi fare serenamente alla luce del sole, se invece fai una guerra politica contro chi ti ha battuto alle elezioni e non lo vuoi fare nelle opportune sedi, cioè a Palazzo Cernezzi, o con i modi opportuni di chi fa politica, a me vengono in mente le Brigate Rosse: avevano il progetto politico di sovvertire il potere costituito e non lo facevano certo dando i nomi e i cognomi, perché gli obiettivi erano inconfessabili”.

“Quando mi capita di avere a che fare con alcune componenti politiche che vogliono demolirmi, li capisco bene – prosegue Rapinese – tant’è che quando mi capita di avere a che fare a Palazzo Cernezzi, loro dicono una cosa, io ribatto, ma nessuno può sostenere oggi un confronto politico con me, soprattutto con i partiti che oggi sono all’opposizione perché so bene le responsabilità e le dinamiche tra loro. E allora si ricorre a qualcosa di segreto. Le associazioni segrete sono vietate nella misura in cui compiono azioni deplorevoli”.

Secondo Rapinese anche le norme di Facebook “non consentono di non poter individuare le persone responsabili di pagine, la policy vuole che siano riconoscibili le persone fisiche o giuridiche che gestiscono le pagine. RapiGoverno non rispetta nemmeno la legalità, ma la politica è molto sopra la legalità. Il politico non solo deve rispettare la legge, ma deve anche essere opportuno. Io ho fatto critiche durissime ma sempre esponendomi con nome e cognome; io di querele ne ho prese un sacco, sono stato rinviato a giudizio, mai condannato. RapiGoverno non ha fondamento legale né in termini di opportunità, io invito fin da subito gli esponenti segreti e incappucciati tipo Ku Klux Klan di RapiGoverno a venire a Palazzo Cernezzi e stare di fianco a me un giorno, siate opportuni”.

E ancora: “Sarebbe gravissimo se dietro RapiGoverno che ci fossero dei giornalisti (per inciso, visto che in un passaggio al sindaco sfugge un, diciamo così, malandrino lapsus con la parola RapiZero vagamente assonante a questa testata, pronunciata al posto di RapiGoverno, noi non c’entriamo nulla, giusto per la trasparenza, ndr). I giornalisti sanno bene non possono fare informazione al di fuori dei confini fissati dalla Repubblica e se invece non sono responsabili di ciò che scrivono e lo fanno nell’anonimato e non nelle opportune sedi, allora andiamo a legittimare la mafia, la ‘ndrangheta, il Ku Klux Klan e tutte quelle associazioni segrete che hanno degli interessi”.

“E’ grave anche che a RapiGoverno per esempio venga espressa solidarietà dai componenti politici che siedono in consiglio comunale. Vogliamo quelle logiche lì? Se però i partiti vogliono fare campagna contro Rapinese con strumenti illegali e inopportuni, io non scendo su quel terreno” prosegue il primo cittadino.

“Non vorrei mai che dietro ci fosse gente che ha subìto delle mie iniziative – insiste con allusioni Rapinese – abbiamo cambiato molte cose, andiamo verso la trasparenza e la concorrenza e chi prima non le voleva è arrabbiato. Ma se queste cose non le dici in forma trasparente, nelle sedi opportune, ma iniziamo a usare siti segreti, la cosa può sfuggire di mano e in questa Repubblica momenti in cui le cose sono sfuggite di mano ce ne sono stati. Io non ho niente da nascondere, venite fuori: ci vogliamo confrontare? Non siamo ai tempi del Fascismo quando l’oppositore veniva deportato. In questa Repubblica puoi dire e fare quello che vuoi, poi se dici minchiate paghi”.

“L’unico mio intento è migliorare Como e non ho mai detto di essere perfetto – conclude il video – ma non incappucciatevi, non fate riunioni segrete senza dire chi siete, state umiliando la nostra bellissima Repubblica: uscite allo scoperto, venite alla luce del sole, assumetevi le vostre responsabilità. Poi però se si scoprisse che siete giornalisti o candidati alle ultime elezioni o persone che devono conoscere la macchina amministrativa, beh, lì sarebbe grave. Se vi frustra che siamo bravi e non c’è una singola cosa che potete rinfacciarci attualmente, allora non comportatevi tipo le Br o il Ku Klux Klan per raggiungere i vostri scopi inconfessabili tramite una paginetta Facebook che non so nemmeno perché vi consenta ancora di esistere. Rispettiamo la legge e noi politici siamo opportuni, nascondervi con dei cappucci dietro siti internet è veramente triste. Mi sto facendo un culo che la metà basta, mi sto ammazzando 10 ore al giorno per sistemare la mia città e sento questi moscerini che mi ronzano all’orecchio, nascosti. Ma comportatevi come uomini e donne, nella Repubblica c’è gente che è morta per le dotarci delle regole: se avete qualcosa da dire venite a Palazzo Cernezzi, se poi doveste identificarvi come RapiZero, ehm, RapiGoverno, con voi sarò ancora più tollerante. Il percorso dove vi siete infilati è pericoloso, smettetela, ma non perché ve la faccio pagare io, ma perché non si sa mai dove possono arrivare certe dinamiche”.

RapiGoverno replica al sindaco: “Non infrangiamo alcuna regola, lui banna gli utenti noi pungiamo con rispetto”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

26 Commenti

  1. Mi sa che han toccato qualche nervo scoperto del nostro illuminato sindaco.

    Strano per uno che ha sempre fatto della calma e della pacatezza il proprio modo di essere.

  2. Facciamolo lavorare cosí almeno la mattina col caffé c’é un sorriso…andiamo a lavorare con un senso di allegria…..é finita la noia….

  3. Se avete le palle, uscite allo scoperto !!! Chi si nasconde è un codardo, lui sicuramente può andare in giro a testa alta, voi non so…..

  4. Maaaaa!
    a me il RAPIGOVERNO più che le brigate rosse mi sembra sano giornalismo di inchiesta, che i vari giornalai e siti locali per chiari interessi di tornaconto economico, non vogliono più fare oppure non sanno fare.
    Io trovo la pagina corretta (mai un insulto) divertente e molto ben scritto e circostanziato.
    invito il primo cittadino a farsene una ragione deve rendere conto a chi non la pensa come Lui.

  5. Poverino, c’è qualcuno che osa prenderlo in giro e allora via coi paragoni con le BR e il KKK.

    Ma si dia un contegno degno della carica che ricopre invece di velate minacce “non perché ve la faccio pagare io, ma perché non si sa mai dove possono arrivare certe dinamiche”.

    PS: le 10 ore al giorno in cui si sta ammazzando comprendono anche queste inutili polemiche o il video è contato a parte?

  6. Citizen+K Dopo 18 anni di insulti???? Mettendoci la faccia però! Insulti poi…non esageriamo!

    Ben diverso da “soggetti che non hanno un nome e un cognome, usano nickname non rintracciabili”….che comunque, arrivassero a minacce si potrebbero intercettare benissimo!

    Poi la satira va accettata. La accettano tutti. L’ umorismo cinico ci sta’ ed è quello che diverte di più, ma ci deve essere un limite. Tutti devono porsi dei limiti.

    Certamente se fosse imitato da Crozza sarebbe tutta notorietà e non si lamenterebbe!
    E’ il nickname legato alle offese che infastidisce. Non è satira politica vista da comici, ma da chissà quale “nemico”.

    Mah.

  7. Sindaco,mi pare nervoso…accetti le critiche,lei ne ha fatte tantissime e,spesso,in modi quantomeno discutibili;sorvoli su quelle pretestuose o aprioristiche;consideri invece quelle ragionevoli e motivate;ed eviti certe piazzate,oltretutto perdendo tempo.Essere eletto e’ solo la qualificazione:la gara comincia dopo,e’ lunga e difficile,non si corre a soli.

  8. Trovo una caduta di stile clamorosa da parte del Sindaco che voleva ispirarsi al’ avv. Spallino, l’uso di un simile linguaggio “.. Mi sto facendo un culo che la metà basta, mi sto ammazzando 10 ore al giorno..”
    Il Sindaco Spallino mai si sarebbe espresso così. Peccato che questo linguaggio il Sindaco Rapinese lo usi anche nelle varie assemblee istituzionali causando imbarazzo a noi cittadini, che volenti o nolenti ce lo siamo ritrovati eletto.
    Sindaco :” più forma e sostanza, meno proclami, insulti e supponenza. Grazie!”

  9. Il RapiSindaco ha sbraitato e inveito contro chiunque per tre legislature e ora si scaglia contro chi, con puntualità e ironia, lo mette spalle al muro. Chi semina vento, raccoglie tempesta, dicono.
    Ciò che più gli rode, in vero, è l’anonimato che gli impedisce le sue abituali minacce di querele e denunce, di cui è testimone un’altra pagina FB che lo riguarda.
    Accetti le critiche e ci faccia il callo. Per un Sindaco è normale riceverne, dovrebbe saperlo. Ma soprattutto porti risultati utili alla città e ai cittadini, solo così le critiche diminuiranno.

  10. A “l’ndrangheta non ti dice: il nostro addetto alla cocaina è lui” mi sono lanciato dall’Everest.
    Il sindaco più cringe della storia della nostra bellissima Repubblica, lo vedo bello nervosetto il Rapinello

  11. Venti minuti di video, con annesso tempo per la preparazione del testo, prove, ecc…
    Ma non sarebbe meglio se il sindaco usasse il tempo per pensare al bene della città piuttosto che alla sua immagine?

  12. Sindaco che, a parte le dichiarazioni di facciata, si trova in evidente difficoltà ed imbarazzo.
    Pensavo resistesse di più prima di scoppiare

  13. Da Rapinese d’Opposizione, a Rapinese Candidato, a Rapinese Sindaco, a Bovero Rabinese perseguitato dal Ku Kux Klan, il passo è stato più breve del previsto!

  14. Attenzione!!!!!! Rapinello si è infastidito per le critiche che gli sono piovute addosso. Suvvia abbia un briciolo di decenza ed eviti sproloqui di questo tipo. Mi ha stupito un passaggio, ovvero quando invita a comportarsi da uomini: forse non si ricorda uno dei suoi pessimi comportamenti quando da rappresentante delle istituzioni, fece un video di uno squallore totale, davanti al Comune, assieme al suo amico avvocato, oggi presidente del consiglio comunale. Questo è stato uno dei tanti atteggiamenti che fece in anni di opposizione Quanto al lapsus è chiaro come il nostro Sindaco sia in malafede con questa testata.

  15. Non ha mai ricevuto offese, sono stati trattati in modo satirico i risultati dei suoi primi 100 gg. rispetto alle sue promesse elettorali (sempre per i primi giorni di mandato). In passato era lui che offendeva, ed anzi continua a farlo (Barbagia, Zulu’, ecc.).
    Diceva di odiare l’arroganza di Bruni ed ispirarsi a Spallino, penso che per il momento in fatto di arroganza abbia ampiamente superato Bruni. In merito a Spallino confronti i suoi risultati schermistici ed avremo anche il confronto come sindaco.

  16. “Nessuno può sostenere oggi un confronto politico con me”, dichiara il Sindaco. Parole gravi ed emblematiche, specie se pronunciate da un rappresentante delle Istituzioni. Il timore del dissenso crescente non può giustificare affermazioni come questa, ancorché peggiori degli inverosimili paragoni tra libertà di critica e citate trame eversive ed omicide. Spero di aver interpretato male, sostenendo il dubbio interpretativo come segno di garanzia e tolleranza. Ma se non fosse così, simili accuse non possono cadere nel vuoto.

  17. Dopo 18 anni di insulti e sfottò a tutti ora il magnifico supremo sig. Sindaco si offende e si preoccupa per una pagina di satira pungente che urla “il Re è nudo?”.
    Ah la pagina in questione non banna nessuno, a differenza sua

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo