(Nota: abbiamo chiesto a Traglio, come chiederemo a altri, tre videodomande per il sindaco Landriscina. Le troverete lungo l’intervista)
Un anno esatto tra tre giorni. Celebrare una sconfitta non è mai cosa gradevole soprattutto quando lo scarto si è giocato su poco più di mille voti. Maurizio Traglio, l’uomo del sogno, della visione di una Como che “superi il confine di Albate” oggi siede tra i banchi dell’opposizione. Stretti, strettissimi e non solo per l’imponenza fisica (è un bel marcantonio) ma anche per una storia personale e professionale che i confini della convalle li ha superati abbondantemente e che forse, talora, ambisce a un respiro più ampio del nostro palazzotto di confine.
Come si sente?
E’ complicato da esprimere. Umanamente, privatamente benissimo. Sul fronte comunale per niente bene perché dall’opposizione poco si può fare o quasi nulla. Incidere è molto difficile, non so come vada altrove ma qui la parte che si può portare avanti è assai modesta
Ne abbiamo già parlato qualche mese fa. Trasuda una certa sofferenza quando siede in aula
Non so se “sofferenza” sia la parola giusta, certo delusione nell’osservare il tempo speso solo in piccole cose. Non sento mai parlare di visione della città. Dopo un anno non è stato offerto nemmeno un isegno generale. Ricordo cosa dicevano in campagna elettorale e mi pare ogni promessa del sindaco (e della Regione che lo ha fortemente sostenuto) sia finita in nulla. Abbiamo visto qualche giocattolo sul lungolago, nient’altro
Come vanno i rapporti con Landriscina?
Non ho nessun rapporto
Non vi parlate?
Ci vediamo in aula
Pesa ancora l’epico scontro televisivo di un anno fa iniziato con le accuse di Landriscin e concluso con l’annuncio di una querela da parte sua. Fu un match
Non è stato un match solo delusione, preferisco pensare che le persone che frequento condividono con me una visione diversa della vita
Salva qualcuno della maggioranza?
Ci sono persone che si impegnano fattivamente. La maggioranza ha persone che mettono capacità. Non farei nomi, però
Ma no, li faccia
Marco Butti, per esempio, cerca di lavorare costruttivamente. Così anche Simona Rossotti. Poi i risultati non sono ancora evidenti forse perché, ripeto, manca visione generale. Ma è una cosa che non spetta a un assessore. La squadra ha le qualità del caposquadra
Quale visione avrebbe portato in caso di vittoria?
Bisogna andare oltre il confine di albate. Como ha un profilo di rilievo. La mia visione vedeva Como occupare un posto di rilievo tra le città ambite in Europa per qualità della vita, benessere, servizi, offerte e un’identità precisa.
Cos’è Como oggi?
Un lungolago malfatto. Cosa sarà in futuro non lo so. Non si può perdere tempo, il mondo cambia intorno Milano sta diventando uno dei pilastri d’Europa. Speriamo vi sia interesse dei grandi investitori. Al momento la progettualità della maggioranza si limita ai parcheggi sotto le mura
Rapporti con i colleghi d’opposizione
Non sempre abbiamo opinioni collimanti. Rapinese ha una visione diversa dalla mia
Vi parlate?
Non ci sono grandi conversazioni. Ha competenze tecniche notevoli conosce e bene macchina amministrativa ma anche lui non ha una proposta significativa per la città
Gli amici del Pd?
E’ nella nostra alleanza, c’è conversazione, c’è confronto. Ma Svolta civica è Svolta Civica
Sempre più freddo coi Dem, lo era già stato
No, ma è un partito in trasformazione, anche a Como. Io non ho la loro tessera, non l’ho mai avuta, non mi interessa averla. E’ un partito dal felice e con un presente non brillante
Dietro le sue spalle, in consiglio, tra le sedie del pubblico siede sempre il primo dei non eletti di Svolta Civica, Luigi Ostinelli. Sta studiando per una sostituzione?
Questa (ride) è malignità da cronista. E’ una persona gentile, disponibile e generosa. Si appassiona ai temi della città. E’ lecito pensiate che io possa non restare ma non è così
Cioè andrà a Palazzo per altri quattro anni
I primi tempi pensavo sarebbe stata durissima, durissima. Ora ho capito che ci sono temi che voglio osservare da vicino. Questo immobilismo non va bene.
Resta per combattere?
Per contribuire
E tra quattro anni? Ci riprova?
Non lo so. Al momento ho avuto importanti evoluzioni professionali, le mie aziende impegnano moltissimo
Nemmeno una tentazione? Tutto sommato ha perso per 1.284 voti
Abbiamo perso con onore
Tre aggettivi per Mario Landriscina
Non ho aggettivi, amico mio. Il sindaco ha il mio rispetto poiché sindaco, punto
C’è qualcosa che non le ho chiesto e che vuole dire?
Vorrei spendere una parola per il mio gruppo. Barbara Minghetti vive il Consiglio Comunale con enorme impegno e sacrifici grandissimi. Fa di tutto per esserci e la ringrazio, è una persona di splendida generosità. Sono molto riconoscente al nostro capogruppo Vittorio Nessi, come ha grandissime competenze, buon senso, determinazione. Como ha perso due assessori di grande qualità ma ha guadagnato consiglieri di rilievo