Segnalazione comaschissima ma davvero particolare quella che arriva oggi in redazione proveniente dall’altro capo dell’Oceano Atlantico (anzi, quasi più verso il Pacifico). Una lettrice lariana ma da una quinidicina d’anni trasferita in Canada – della quale per comprensibile esigenza di riservatezza non pubblichiamo i dati anagrafici – segnala un disguido piuttosto clamoroso nel meccanismo del voto per corrispondenza riservato agli italiani residenti in altre parti del mondo in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Sono 12 i seggi alla Camera e 6 per il Senato quelli che saranno decisi da questi connazionali. Ma torniamo alla nostra vicenda.
Siamo a Calgary, Canada occidentale, provincia di Alberta, area ricompresa nella riparto dell’America settentrionale nell’ambito della Circoscrizione Estero. E qui, qualche giorno fa, alla casa dell’elettrice comasca è effettivamente arrivato il plico con il materiale per esprimere il proprio voto e poi inviarlo in Italia. Ma, all’apertura, ecco la sorpresa.
“Quando ho aperto la busta – racconta – ho capito subito che qualcosa non quadrava. Infatti, al momento di estrarre le due schede elettorali mi sono accorta che erano dello stesso colore”. Entrambe di un identico rosa sgargiante, come effettivamente deve essere la scheda per la Camera dei Deputati. “In sostanza, mancava la scheda per il Senato e a quel punto ho dovuto chiedere informazioni su come comportarmi, perché l’errore era chiaro”, racconta ancora la cittadina comasca all’estero.
Il primo passo è stato dunque contattare il Consolato italiano di Vancouver, segnalando l’imprevisto. “Una volta riscontrata l’anomalia – racconta ancora l’elettrice – mi è stato detto che la scheda mancante mi sarebbe stata spedita in breve tempo, ma in verità non ho ancora ricevuto nulla”. Il tempo però stringe visto che per legge le elettrici e gli elettori all’estero, dopo aver espresso il voto, devono spedire, entro il 10° giorno antecedente le elezioni (ossia, in questo caso, mercoledì prossimo) la busta contenente le schede all’ufficio consolare. Quest’ultimo, poi, deve inviare le schede pervenute entro le ore 16 del giovedì antecedente le elezioni all’ufficio centrale per la Circoscrizione estero in Italia. Infine, lo scrutinio avviene contestualmente allo scrutinio dei voti espressi in Italia.
Ma oltre al problema della doppia scheda uguale per la Camera e alla mancanza di quella per il Senato, ora se ne aggiunge un altro ancora. “Io potrei anche votare soltanto per la Camera, nel caso non arrivasse la scheda per il Senato – racconta l’elettrice comasca in Canada – ma nessuno mi ha dato informazioni su cosa fare, in qualsiasi caso, della seconda scheda rosa che ho ricevuto. Naturalmente io ne userò soltanto una, ma il dubbio su cosa fare dell’altra rimane”.
2 Commenti
“Sono 12 i seggi alla Camera e 6 per il Senato quelli che saranno decisi da questi connazionali.”
Era vero solo fino alle scorse elezioni; ora, una seguito alla riduzione dei parlamentari, quelli eletti all’estero sono diventati 8 seggi alla Camera e 4 al Senato.
Nulla di cui meravigliarsi……Sul quotidiano “Libero” oggi in edicola appare una dettagliata denuncia di un candidato nella circoscrizione esteri, il quale sostiene che il 28% degli aventi diritto al voto è ultra settantenne e nessuno verifica se i destinatari delle schede sono ancora realmente in vita….