Anche Civitas (che a Palazzo Cernezzi esprime il consigliere Guido Rovi) assieme alla coalizione nata per le prossime elezioni, a pochi minuti dall’inizio del consiglio comunale che dovrà decidere sul destino dell’autosilo al Collegio Gallio, prende posizione. E la prende in maniera netta: schierandosi con i Padri Somaschi, contrarissimi alla realizzazione del parcheggio multipiano, e stroncando anche sul piano tecnico-pratico l’opera (che, con l’annuncio di Pd e Svolta Civica di non partecipare nemmeno al voto e le diffuse contrarietà anche nel centrodestra, si può considerare già quasi condannata a non vedere la luce).
Di seguito, la lettera integrale firmata dalla candidata sindaca Adria Bartolich, da Bruno Magatti, e che vede anche la sigla di due alleati di coalizione, il Comitato Assemblee Popolari e Noi di Centro.
L’INGORDIGIA
Siamo abituati a veder nutrire la fame di posteggi inghiottendo alberi e divorando terreni.
In questo scenario si inquadra la disputa che vede studenti, genitori ed ex-alunni del collegio Gallio contrapporsi a un manipolo di “scienziati dello sviluppo” che hanno fiutato l’ennesimo affare che consisterebbe nel realizzare un grande parcheggio a ridosso della scuola dei Padri Somaschi
Qualcuno non ha mezze misure e pensa che la presa di posizione dei Padri Somaschi sia “stonata” e di retroguardia.
Secondo questa vulgata il caro rettore, i cari genitori, i cari studenti e i carissimi ex- allievi dovrebbero smettere di inventarsi favole e farsene una ragione. Dalla parte degli illuminati investitori c’è una variopinta compagine di consiglieri comunali, trasversale come spesso succede in casi del genere, e che comprende anche le nuove vestali dello sviluppo, quello ben raccordato con chi di affari se ne intende.
Sappiamo che dietro l’angolo si sta per aprire un duro contenzioso legale del quale si vedrà eventualmente l’esito. Gli argomenti per noi, tuttavia, sono di carattere politico e, senza essere parti in causa, stiamo convintamente dalla parte della scuola, dei ragazzi per la salvaguardia degli spazi per la loro attività, che per altro non è certo iniziata ieri. Condividiamo anche la preoccupazione dei genitori e degli studenti per l’esposizione ai gas di scarico delle auto in salita sulle rampe, incompatibile con le finestre aperte nelle aule.
Aggiungiamo il dato incontrovertibile dell’angusto spazio di via Barelli e della conseguente certezza di momenti di ingorgo e ridotta fluidità, altro tema che fa a pugni con il benessere ambientale.
Meglio dare un’occhiata alla situazione. La maggior parte dei cittadini risiede nei quartieri esterni, con minimi servizi, mentre lo spazio pubblico, quello della relazione e dell’incontro, quello in cui si promuovono eventi e manifestazioni, quello dell’aperitivo e della distensione è concentrato in quel ristrettissimo spazio che accoglie l’asse commerciale cittadino. Questa situazione stimola il ricorso continuo alla mobilità privata per arrivare “in convalle”.
Sembra si persegua una logica per la quale, servono parcheggi, si adocchia un ‘area e, al di fuori di qualsiasi progettazione urbanistica lungimirante, si pensi di farci un bel autosilo. In questo caso senza pensare all’ingorgo che si creerebbe e anche dei posti macchina, ora del Comune, che verrebbero per forza erosi dalle necessità di garantire un’entrata e un’uscita dall’autosilo. In altre parole il Comune cederebbe delle sue proprietà per la realizzazione di un parcheggio privato che finirebbe per essere un altro attrattore di traffico.
In alcuni precisi momenti la richiesta di stalli intorno alle mura non trova risposta. È un dato. Ma bisognerà pur smettere di offrire una risposta stazionaria, sempre uguale a se stessa, a un sistema della mobilità e a una domanda che variano nel tempo. Solo il governo del processo previene comportamenti e stili che potenzialmente possono solo far crescere la domanda, senza mai esaurirla.
I Padri Somaschi e gli utenti del collegio, di ieri, di oggi e di domani stanno affermando qualcosa di molto semplice: non a qualunque costo. E noi siamo con loro.
Adria Bartolich
Bruno Magatti – Civitas – Progetto città
Roberto Adduci – Assemblee Popolari
Dino Troja – Noi di Centro