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Punti di vista

O nei prati di Villa Olmo mettiamo filo spinato e guardie giurate o togliamo il divieto impossibile

A volte bisogna solo prendere atto non tanto che un provvedimento sia giusto o sbagliato, che una scelta sia stata azzeccata oppure completamente errata. A volte bisogna solo arrendersi alla realtà dei fatti.

Il che, tradotto a Como in termini amministrativi, significa rassegnarsi, e dunque alzare bandiera bianca, di fronte alla oggettiva impossibilità di mantenere fede a un impegno, per quanto annunciato e codificato in perfetta buona fede.

Nel caso specifico, per la giunta Rapinese si tratterebbe di rinunciare, una volta per tutte, all’idea di far rispettare a colpi di impossibili controlli 24 ore su 24, a suon di vigili, di multe e di guardie giurate dispiegate attorno al parterre, o magari di muretti in cemento e filo spinato elettrificato come per le mucche, il divieto introdotto nel novembre 2023 dalla giunta Rapinese di sedersi, camminare o riposare sulle aiuole davanti a Villa Olmo.

Vista la violazione continua, ci si potrebbe limitare a proibire le esagerazioni (partite di rugby o pic nic in topless, magari, per fare due esempi spiccioli) ma tornando nel contempo a ciò che è sempre stato: lasciare che comaschi e turisti possano guardare il lago, leggere un libro o prendere il sole appoggiando le terga sui fili d’erba. Senza scarpe con i tacchetti, ok. E senza ipotizzare inesistenti battaglioni di Polizia locale schierati sui tetti come cecchini per impallinare i trasgressori. Arrendendosi banalmente alla realtà.

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34 Commenti

  1. Ma smettetela di fare i fuori di testa, i prati devono essere a disposizione di tutti. E così bello vedere ragazzi turisti che godono delle bellezze del nostro parco più bello. Godetevi la natura senza fare i classici Comaschi sclerati e senza cervello.

  2. La prima volta che ho visto frotte di turisti sdraiati a Villa Olmo ho avuto un colpo ma poi ho pensato che in Europa i parchi sono per lo più liberi e Como non ha zone per il bagno libero. Quindi consentirei di sdraiarsi con asciugamani ma evitarei ombrelloni, seggioline, sdraio e barbecue. Poi c’è la bella scalinata a lago per fare qualche bel tuffo, ricordando che il lago è freddo ed infido quindi solo per esperti nuotatori

  3. Mettere le “Guardie Giurate” è meglio scordarselo perchè se operassero come quelle nella Metro di Milano sarebbe meglio “arrestarle per complicità con i saltatori di tornelli e i ladri”.
    Meglio sarebbe mettere cartelli in varie lingue, se gia non ci sono, e stabilire la sanzione a “500 euro a cranio” ma gari con pattuglie di Polizia Locale dotata di biciclette elettriche, così da migliorare la mobilità.

  4. Chi vive in città, tra catrame e cemento, vuole solo camminare scalzo su un prato ogni tanto. Che problema c’è? Il decoro? Gli africani che pisciano nei cespugli creano un problema di decoro, no il ragazzo che si sdraia sull’erba a leggere un libro.

    1. Può andare benissimo in montagna a cercare il contatto con la natura, non in una dimora storica di interesse mondiale

  5. 10 MUNUTI DI APPLAUSI!!!….Ho una amica che abita a Lugano, di fronte al Parco Ciani….Mai visto nessuno sdraiarsi sulle aiuole, farci i picnic e prenderci il sole in mutande…e non c’e nessun filo spinato ne cordoli per imoedirne l’accesso!!

  6. Sarebbe stato più intelligente invece che mettere un prato non calpestabile utilizzare sementi tipiche d’un prato calpestabile altro che divieti, filo spinato multe.. l’erba la possono calpestare solo i ricconi che pagano, mi ricordo quando ero ragazzino che c’era il custode del tempio voltiano che se ti pescava col pallone nelle aiuole ti cazziava.

  7. Basterebbe semplicemente mettere più in evidenza i cartelli con il divieto di uso delle aiuole, fatto ciò, chi né fa un uso improprio, viene multato con pagamento immediato anche con l’uso del Pos. All’estero è così, punto e basta, senza troppe sterili polemiche !!

    1. Da chi viene multato? Hai perfettamente ragione, ma se non ci sono abbastanza controlli in città e non solo a Como, a livello Nazionale facciamo ridere, tu credi che multino per un’aiuola calpestata?

  8. Raramente visto un popolo più intollerante di quello di Como.
    Siete lo specchio di Rapinese!
    Como secondo me è diventato il Comune in assoluto più inospitale di tutto il nord Italia.
    Si. Mettete il filo spinato. Così staranno tutti lontani e voi sarete di nuovo sereni. E speriamo resterete tra di voi intolleranti.
    Augurandovi che sempre meno turisti vi facciano visita.
    Infatti dei soldi dei turisti Como non sa che farsene.

    1. In questo momento è quello che ci auguriamo tutti, noi e altre città turistiche.
      Cominci a dare il buon esempio, non venga più a Como. Vada a Venezia, prenoti, paghi il ticket e si faccia trascinare dalla folla.

  9. Ma invece di perseguitare chi si sdraia su un prato, pensassero alla sicurezza nel resto della città, che sembra di essere nei bassifondi di Mogadiscio.

    1. È la stessa cosa. Una città che “si lascia andare” trasmette un’aria di impunità, di “liberi tutti”. Le gang vengono con piacere dove “è casino”.

      Il turista che vede il parcheggio di Villa Olmo invaso da 3 o 4 camper che mettono fuori tavolini e sedie, può avere due reazioni:
      1) che posto di merda, non riescono nemmeno a far rispettare le norme più basilari;
      2) che bello, l’anno prossimo vengo qui anche io col camper, tanto si può far tutto.

      Le aiuole di Villa Olmo la mattina alle sette, sono sgombre. Poi ci entra la prima coppietta, la seconda famiglia, e a quel punto entrano tutti.

      Piccola recinzione, fiori e cartellini. Fine.

    2. Forse siamo arrivati a quel punto proprio perché noi italiani non abbiamo il rispetto di una parco di una dimora storica a livello mondiale, si figuri per il resto della città

  10. Ma basta con queste polemiche lasciate lavorare chi migliora il decoro.
    Andate a sdraiarvi a Brunate o al Baradello e Spina Verde.

  11. Abbiamo creato le premesse per accogliere questo tipo di turismo, case vacanza e addirittura camper vacanza……..chi rimediera’???

    1. Rimiederà Rapinese! Lui multerà il mondo intero 🙂
      Guadagnerà il suo lauto stipendio per il dolce far niente, presenzierà è nelle varie TV ad autocelebrarsi ed autoinnamorarsi della sua voce: lui ama tanto sentir parlare … se stesso :-)). E lascerà Como con le voraggini nelle strade, le buche in ogni dove, campi di calcio che non meritano lontanamente questa definizione. Ecc.
      Ma, tutt’a posto. Tutto ok. Ogni paese ha il Sindaco che merita.
      Como è ricco! Voi avete George Clooney, la Ferragni, che pagano milioni di tasse, che jene frega del turista al vostro Sindaco…

      1. Da come scrive appare chiaro che non è di Como. Semplicemente è libero di andarsene (e di frequentare corsi di lingua italiana)

    2. Giacomo, sta succedendo così in tutta Italia e anche all’estero. C’è chi mette un freno e chi si lascia andare. Io per Villa Olmo una soluzione l’ho proposta.

  12. C’erano una volta le aiuole nel giardino di Villa Olmo, e sul retro il parco.
    Poi, qualche anno fa, qualche genio della lampada decise di allargarle a dismisura: scelta scellerata, perché lo spazio a disposizione dei camminamenti si ridusse in certi punti al minimo, non fu più possibile pensare alle funzionali panchine circolari all’ombra intorno agli olmi, eccetera.
    Ma, soprattutto, innescò il disastroso equivoco: i prati così grandi potevano essere percepiti come parco.

    Ora, non c’è dubbio che vedere sedie a sdraio, ombrelloni, partite a pallone, pic nic nel giardino di Villa Olmo sia orrendo.
    Non siamo all’Alpe del Vicerè, questo è uno sfregio al gioiello neoclassico di Como.

    Filo spinato? Muraglie con cocci aguzzi di bottiglia?
    Macché.

    Basta cambiare la PERCEZIONE.
    Reticella verde in metallo come tutte le aiuole, fiorellini lungo il bordo come una volta, e qualche cartellino basso “vietato entrare nelle aiuole”. Finito, risolto.
    All’Isola Bella si sdraiano sulle aiuole? A Villa Carlotta fanno i pic nic in mezzo alle azalee? No, perché la percezione è corretta.

    Certo un imbecille maleducato lo troveremo sempre, ma come abbiamo fatto sloggiare chi ha messa un’amaca in piazza duomo o una tenda da campeggio a Villa Geno, faremo sloggiare anche questo.

    Altrimenti è la resa, Villa Olmo è il Piave su cui non deve passare lo straniero.
    Se molliamo lì, a maggior ragione molleremo dappertutto.

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