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Punti di vista

“La festa in centro Como, mia moglie che si sente male, il dubbio su quella telefonata. Sindaco, può rassicurarci?”

Ospitiamo una garbata lettera ricevuta alla mail redazionecomozero@gmail.com da un residente in Como che, nella serata del 19 luglio scorso, ha vissuto qualche momento difficile e che, nella sostanza, si rivolge direttamente al sindaco per avere qualche chiarimento in merito al servizio taxi (chiarimento che ospiteremmo subito e volentieri, sia dal primo cittadino che dagli stessi tassisti).

Di seguito, il testo integrale.

Buongiorno signor Sindaco, volevo comunicare un disservizio che riguarda il Comune di Como.

Ieri sera 19 luglio mia moglie e io eravamo in piazza Perretta in occasione del concerto con le musiche dei Queen, c’era anche Lei, l’abbiamo vista.

Intorno alle 22 mia moglie (78 anni) si è sentita poco bene e mi ha chiesto di portarla con urgenza a casa. Ho telefonato da piazza Cavour allo 031 261515 alle 22.14 ma dopo qualche minuto una voce registrata mi ha comunicato che non c’erano auto disponibili e di richiamare più tardi.

Per fortuna dopo qualche istante è arrivato l’autobus e in pochi minuti siamo arrivati a casa.

Noi abitiamo a Como da due anni e a Milano in 60 anni, usando a volte i taxi non era mai successo di non potere servircene ma soprattutto mai nessuno ci ha chiesto la destinazione prima di salire in macchina come invece è accaduto ieri sera.

A un malfidente potrebbe venire in mente che una destinazione troppo vicina alla partenza potrebbe non essere appetibile e quindi rimandabile.

Possiamo essere rassicurati su questo punto e archiviare questo episodio come sfortunato e isolato?

Grazie per l’attenzione, cordialmente.
Marco Caniggia

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