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Punti di vista

La mano tesa a Comune, città, artisti e commercianti di Como Accoglie. Svolta storica?

Un comunicato che, per toni e contenuti, ha davvero il sapore dell’inedito, quello appena diffuso da Como Accoglie. Righe che sembrano segnalare una distensione generale del clima e dei rapporti sui pur sempre delicatissimi versanti dell’accoglienza di senzatetto e migranti (mai così attuale, invero, come dimostra la rivolta in corso al Mercato Coperto per la convivenza con questuanti e senza fissa dimora nella zona).

Una mano tesa, dunque, quella dei volontari. A 360 gradi: da Miniartextil al Comune, dai cittadini agli operatori stessi del mercato tra le vie Sirtori e Mentana. Pubblichiamo integralmente la note di seguito.

Tante cose si muovono in questi giorni attorno al portico di San Francesco: l’organizzazione di Miniartextil, evento di livello internazionale che si svolgerà proprio negli spazi della ex chiesa di S.Francesco, lancia un segnale chiaro, civico, consapevole, organizzando una raccolta fondi a nostro favore (qui l’articolo); ne approfittiamo per ringraziarli di cuore.

Il Comune apre a un nuovo dialogo e a una collaborazione importante (qui il punto su Emergenza Freddo) per gestire e cercare soluzioni a una situazione che si sta trascinando da anni, a partire da misure piccole ma concrete che possano alleviare da subito condizioni di disagio estreme e, in prospettiva cerchino di risolverle.

Giunta Landriscina

Gli operatori del mercato coperto hanno lamentato le condizioni di degrado delle zone vicine; noi di Como Accoglie, semplici cittadini che prestano un’azione volontaria, abbiamo già espresso più volte comprensione per loro disagio, anche attraverso azioni concrete, quali pulizie mattutine.

Problemi di natura globale, che non vengono affrontati con lungimiranza dalle istituzioni sovranazionali e dai governi si scaricano sulle persone più fragili e a rischio di crescente emarginazione e, infine, indirettamente su tutti i cittadini.

Ora sembrerebbe che a Como il desiderio di affrontare i problemi, anziché ignorarli e così aggravarli, si stia finalmente facendo strada.

Noi siamo sempre stati i primi a non trovare normale che le persone dormano fuori, a San Francesco, davanti al mercato coperto o in altri luoghi.

“Io mi vergogno di dover fare la pipì sul muro” dice L. giovane senzatetto; ma se non ci sono servizi igienici aperti come può fare altrimenti?

“Non è giusto che i ragazzi che passano per andare a scuola la mattina ci vedano in queste condizioni” ci racconta R. un giovane uomo che teme di perdere la sua dignità.

Crediamo che l’ascolto delle diverse esigenze e la collaborazione sia la strada giusta e confidiamo che questo porti in tempi rapidi a miglioramenti.

Da parte nostra continueremo a dare una mano, come stiamo facendo già da tre anni, consapevoli del fatto che non possiamo sostituirci alle istituzioni e agli enti pubblici o religiosi, ma anche del valore dell’azione dei singoli cittadini, soprattutto quando riescono a organizzarsi e a collaborare tra loro nei diversi contesti sociali.

i Volontari di Como Accoglie

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