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L’avvocato Mandelli scrive al sindaco: “Serve un Piano per traffico e sosta turistici. Quei bus, danno paesaggistico”

L’avvocato comasco Riccardo Mandelli si rivolge al sindaco Alessandro Rapinese con una lunga e dettagliata lettera relativa all’invasione dei pullman turistici a Como. Da un lato, per segnalare ancora una volta i problemi in zona Stadio Sinigaglia (tenendo presente, però, che quei posti in futuro sono destinati a sparire, ndr), dall’altro con una serie di proposte che contemplano anche la richiesta di adozione di un piano del traffico calibrato sui nuovi problemi legati al turismo. Di seguito, la lettera integrale.

Disciplina del turismo locale ed invasione di massa

Illustre Sig. Sindaco,

Faccio seguito alle precedenti comunicazioni del 12.05.2023 e del 24.05.2023, per trasmettere in allegato una serie di
fotografie che illustrano le modalità della sosta dei pullman turistici in zona Stadio nella giornata di domenica 11 c.m. alle ore 12 (se lo desidera posso inviarle anche ulteriore documentazione fotografica anche della occupazione di entrambe le corsie), in palese e documentata violazione degli artt. 157-159 C.S., in quanto:

1) la presunta ‘fermata’ dei bus in doppia fila;

2) la sosta a motore acceso in posizione irregolare senza che l’autista rimanga a bordo (v. art. 157 C.S.);

3) la sosta su strada urbana in prossimità di un’area di “intersezione” ed a meno di mt. 5 dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale (v. art.158 C.S.);

L’art. 159 C.S. prevede per le violazioni indicate l’obbligo di rimozione del veicolo. Si tratta ovviamente di condotte che debbono essere obbligatoriamente sanzionate, senza alcun margine di discrezionalità, dalla Polizia Locale.

Da ultimo, ma non meno importante, risulta evidente che la sosta/fermata dei bus turistici occlude il c.d. cannocchiale visivo verso il Monumento ai Caduti, che, in base alle norme regionali e del PGT, deve essere ovviamente rispettato anche dai provvedimenti di Polizia Urbana che regolano la sosta, senza considerare la assoluta incongruenza della localizzazione di un’area di sosta/fermata in un comparto caratterizzato dalla presenza di beni paesistici (giardini a lago) ed architettonici (Novocomum, Monumento ai Caduti e Tempio Voltiano) di rilevante valore e quindi di assoluto pregio.

Prima che la Città esploda, in senso figurato e materiale, l’Amministrazione deve provvedere all’immediata adozione di un Piano del traffico e della sosta turistici, che preveda:

1) parcheggi di “attestazione” fuori dalla Convalle (ad es. Lazzago), con frequenti collegamenti circolari del trasporto pubblico, obbligatori per i torpedoni turistici, che potrebbero accedere e fermarsi in Città solo per il tempo delle effettivo operazioni di carico e scarico dei passeggeri (cioè solo per la “fermata” prevista dal Codice della Strada), salva la possibilità anche di sosta in stalli contingentati e regolamentati con un’adeguata tariffa crescente a seconda della durata della sosta, previa prenotazione via app, con indicazione della data ed orario di arrivo e partenza;

2) la applicazione, nei parcheggi in Città, della politica di c.d. discriminazione tariffaria per i non residenti;

3) la chiusura al traffico di tutti gli accessi a lago (zona Stadio, Viale Geno), con possibilità di accessi selezionati per i residenti ed i Clienti dei pubblici esercizi ivi ubicati;

4) la creazione di un Nucleo di “polizia Turistica”, con particolare specializzazione, con il compito di contrastare la sosta/fermata irregolari ed altre violazioni dei Regolamenti da parte dei Turisti.

Confido in un Suo immediato intervento, poiché oramai il tempo è scaduto.

Cordialmente
Avv. Riccardo Mandelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Quei mega bus sono 1 scempio. Bloccano la circolazione in citta. Via da como ci sono area ticosa e parcheggio difronte ospedale s.anna inutilizzato

  2. L’aspetto divertente è che Rapinese Sindaco da un anno a questa parte sfoggia nelle sue comparsate nelle televisioni amiche una sicurezza olimpica. In realtà, i risultati sono assai modesti. Il problema della mobilità sostenibile, ma solo più semplicemente della mobilità, è il principale problema della città. Rapinese Sindaco lancia proclami, propone soluzioni fantastiche, perfino gli elicotteri per i disabili 😊, ma tra le intenzioni e i fatti ci sono le puntuali e argomentate osservazioni dell’Avvocato Mandelli e l’osservazione altrettanto puntuale di Ale che, giustamente, ci fa notare che a Como, rispetto a quanto stabilito dalla Legge 77/2020 che ha convertito il D.L. 34/2020 e dal Decreto Interministeriale 179/2021 non si è ancora provveduto alla nomina del Mobility Manager di Area. Questo è un bel problema considerando che la Legge 108/2022 ha introdotto l’obbligo del Mobility Manager scolastico. Chissà a chi i Mobility Manager delle aziende, anche per le sedi locali, o delle Pubbliche amministrazioni con più di 100dipendenti inviano i Piani Spostamento Casa Lavoro e chissà a chi si rivolgono i Mobility Manager scolastici. Quindi invece di lanciare proclami e sbruffonate in televisione, Rapinese Sindaco dovrebbe cominciare a fare almeno quello che le leggi prevedono. Almeno il minimo sindacale….. almeno quello!

  3. Il sig. sindaco nel giro di valzer che ha fatto fare ai Dirigenti e ai Dipendenti si è dimenticato:
    A) di far pubblicare la fase conclusiva del PGTU risalente a maggio 2022;
    B) la nomina obbligatoria per legge del MOBILITY MANAGER.
    Adesso arriverà il salvatore del Comune di Como, il SUPERMEGADIRIGENTE, risolverà anche queste carenze?

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